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A tavola con Hemingway

Craig Boreth ripercorre i gusti dello scrittore Usa, guidandoci in una straordinaria avventura gastronomica

 

 

( Un’immagine d’archivio dello scrittore statunitense Ernest Hemingway )

 

(A tavola con Hemingway – di Craig Boreth – Ultra, marchio di Lit edizioni, pagine 192, euro 17,50)

 

I tavoli dei ristoranti, trattorie, bar e caffè sono stati luoghi di incontro e di snodo determinanti nelle trame dei romanzi come nella vicenda umana dello scrittore americano Ernest Hemingway, grande divoratore di vita. I piaceri della buona cucina e l’amore per l’alcol sono elementi centrali di questo connubio tra la letteratura e la vita reale. Nel volume edito da Ultra, marchio di Lit edizioni, Craig Boreth, scrittore e giornalista nonché imprenditore nel campo del cibo di alta qualità, ripercorre le orme di ‘Papa’ Hemingway e dei suoi gusti sempre aperti alla sperimentazione, guidandoci in una straordinaria avventura gastronomica che ha inizio con i sapori incontaminati dell’infanzia e le estati trascorse in Michigan per concludersi sulle montagne dell’Idaho.

 

Lungo la strada si riassapora la solare sensualità dei piatti italiani, lo sfarzo cittadino di quelli francesi, la tempra latina della cucina spagnola e l’intensa semplicità di quella cubana, senza dimenticare un assaggio della forza primordiale dei cibi africani. Due speciali esplorazioni conducono prima nelle cantine e poi nei bar di Hemingway. Una vera e propria biografia culinaria, divertente e appassionante per gli amanti della grande letteratura così come per i veri buongustai.

( Il bar cubano Floridita frequentato dallo scrittore statunitense Ernest Hemingway )

Una sequenza di folli avventure gastronomiche, in Spagna per saggiare la concezione della vita come fiesta e nell’Africa orientale dove sono stati scritti gli appunti culinari di un cacciatore, di questo narratore che, seconto Peter Griffin, ”Ernest aveva il talento di trasmettere alle persone l’idea che chiunque affermi di nutrire appetito per la vita deve nutrire anche un sano appetito per il cibo”.

 

Hemingway, osserva l’autore Boreth, ”usa i cibi e le bevande locali per comunicare lo stato interiore dei suoi personaggi. Quando gustano la cucina locale con la cognizione propria delle persone del posto, i personaggi di Hemingway si sentono a casa, e altrettanto facciamo noi lettori”.

 

Il volume presenta oltre 100 ricette d’autore. Una testimonianza dell’essere ‘uomo di mondo’ anche ai fornelli. E così il ricettario spazia, col gusto dei primi anni di vita, dalla ‘torta di mele in campeggio’ alle frittelle, altro comfort food quando si dorme sotto una tenda. ai ricordi del soggiorno in Italia e della guerra, col purè di castagne, lo zabaglione a colazione, le scaloppine al Marsala , e l’anatra arrosto all’Harry’s bar. La passione per i drink è testimoniata dagli appunti sul liquore di ribes nero, legato al soggiorno in Francia fino all’iberico Punch al rum alla Barguete e ovviamente la Sangria. Foto e testi raccontano infine i gusti dell’esporatore per eccellenza. Curry di uccelli selvatici, filetto di leone per un pic-nic in montagna, dopo una piccata di antilope alcina, frutto di un buon safari.

 

Un intero, conclusivo capitolo, è dedicato al bar di Hemingway. Lo scrittore si sa beveva. Molto. Ma ha saputo anche scriverne, con una antologia di cocktail per chi ha la tempra di un matador. Di Hemingway restano ricette per i Bloody Mary, il Daiquiri. Ha reso un mito il Mojito, e ha fatto omaggio in ”Addio alle armi” alla grappa. Ruvido distillato, come piaceva a lui e ai suoi personaggi.

 

 

( Fonte Ansa )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.