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Agrinsieme: “più impegno per valorizzare l’agroalimentare emiliano-romagnolo”

Le associazioni Emiliano-Romagnole dell’agricoltura che si riconoscono in Agrinsieme chiedono alla nuova giunta Bonaccini una politica più decisa di valorizzazione dell’agroalimentare regionale. Il 2014 è stato un anno orribile per la nostra agricoltura, che ora però va archiviato per puntare al futuro.

 

“Sono state chiuse – spiega Agrinsieme – 1.900 aziende agricole nell’ultimo anno. Dalla zootecnia alla frutticoltura fino alla barbabietola, bisogna convergere su strategie di valorizzazione degli areali produttivi; governare l’offerta giocando un ruolo importante nella programmazione, organizzazione e commercializzazione; operare su modalità di differenziazione e innovazione del prodotto e andare verso una maggiore aggregazione del sistema”.

 

E’ questa, in sintesi, la road map per il 2015 indirizzata alla nuova giunta regionale da Agrinsieme Emilia Romagna. Il raggruppamento riunisce Confagricoltura, Cia, Fedagri-Confcooperative, Agci-Agrital e Legacoop Agroalimentare e conta in regione oltre 40mila imprese associate.

 

Il 2014, nonostante le condizioni meteo avverse, ha visto una crescita quantitativa rispetto al 2013 di alcune delle produzioni tradizionali del nostro territorio: il pomodoro da industria è cresciuto in produzione del 26% a livello regionale; la frutta ha visto un aumento produttivo per quanto riguarda pesche, nettarine e albicocche; e anche la barbabietola da zucchero, nonostante un’estate 2014 martoriata dalla pioggia, si conferma come una produzione essenziale per l’agricoltura emiliano-romagnola.

 

Il punto ora è ottenere prezzi più adeguati dall’industria di trasformazione a cui queste produzioni vengono conferite. Guglielmo Garagnani, presidente regionale di Confagricoltura osserva ad esempio che a un aumento della produzione di pomodoro è corrisposta, quest’anno, una riduzione drastica degli introiti delle imprese agricole. Una situazione paradossale che deve essere rimediata con una trattativa adeguata con il mondo industriale.

 

 

 

( Fonte telestense.it )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.