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Aiuto! Voglio mangiare una zucchina senza svenarmi per pagarla

 

Ho letto questa interessante riflessione di una â donna di casa â riportata sulla newsletter di Paolo Marchi- identità Golose- ed integralmente ve la riporto.


Buona lettura


Roberto Gatti



Margherita Sotgiu, non è una cuoca né una ristoratrice, mi ha scritto da Milano come golosona curiosa e siccome non dice sciocchezze, pubblico la sua mail soprattutto per il passaggio sulla zucchina, la cui foto lâ ho tratta dal sito:http://community.webshots.com.



âGentile Paolo,
sono molto interessata a tutto quello che tratta di alimentazione, mi incuriosisce anche la cucina molecolare, acquisto solo riviste di cucina, mi impegno con vero piacere nell’arte del cucinare piatti di altri continenti, ma quando ho voglia di esprimere ai miei commensali tutta lâallegria dell’ospitalità (e quindi non devo solo esibirmi), non posso fare a meno di cucinare i piatti che fanno parte delle mie tradizioni. Quei piatti che fanno un poâ parte della tua persona, che mi hanno fatto crescere con la mia famiglia, quelli che credo abbiano contribuito a formare il mio carattere, che sono i ricordi delle giornate importanti, quando si cercava di esprimere tutta la gioia di ricevere gli amici e i parenti e per loro si cucinava per festeggiare quella speciale ricorrenza.
âHo usato tante parole per esprimere il mio parere su questo desiderio di stravolgere le nostre tradizioni culinarie. Ben venga la ricerca e la chimica in cucina ma quando non abbiamo più le nostre radici e prendiamo spazio da quello che realmente siamo, come comunichiamo con gli altri e cosa passiamo ai nostri figli? Un poâ di squilibrio aiuta a vivere in modo più allegro, ma troppo rischia di stenderci.
âSi fa una fatica tremenda a trovare dei prodotti buoni, naturali, e per averli devi pagare delle cifre spropositate. Chi se ne frega del mango e della papaia, se per trovare una zucchina mangiabile devo andare in una gioielleria dove la trovo al prezzo quadruplicato rispetto a quanto la pago a Cagliari da un qualsiasi fruttivendolo. Perché non si spendono più energie per semplificarci la vita, anziché spendere miliardi per complicarla? Dovremmo ricordarci più spesso che il primo contatto col mondo, per noi esseri umani, è proprio il cibo. Rispettiamolo!â?.


         ( Fonte Identità Golose )