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ANIDRIDE SOLFOROSA NEL VINO? NO GRAZIE

Con il delicato processo di coltivazione senza aggiunta di anidride solforosa? si ottengono vini eccellenti, salubri, puliti e ricchi di sostanze benefiche













 






Assiria Vini Bio presenta una linea di vini completamente biologici (coltivazione e vinificazione) senza aggiunta di anidride solforosa. Perseguendo i propri obbiettivi di selezionare prodotti di massima qualità e valorizzare aziende che lavorano con amore, passione e coraggio. Certo, perché ci vuole coraggio a mettere in commercio vini senza conservanti. La responsabilità in caso di deterioramento del prodotto è ancora tutta del produttore.

I Solfiti
Lanidride solforosa è un additivo chimico denominato dagli esperti la regina dei vini? per le sue molteplici funzioni (antisettico, regolatore della fermentazione, miglioratore organolettico, antiossidante) con formula chimica SO2. E un gas incolore, tossico per inalazione, corrosivo ed irritante per le vie respiratorie e il tubo digerente, provoca alterazioni nel metabolismo di alcuni amminoacidi e della vitamina B1. Si trova in moltissimi alimenti conservati (è ladditivo più usato come conservante) ed è riscontrabile in etichetta ingredienti come antiossidante E 220, E 223 e E 224 (metabisolfito in forma di sale).

Effetti sull’organismo

L’anidride solforosa contenuta nel vino (ebbene sì, in tutti i vini anche quelli da agricoltura biologica) può dare luogo a episodi classici come il cerchio alla testa, pesantezza o più seri fenomeni allergici come l’asma. La Fda americana ne ha proibito luso sui cibi da consumare freschi e alcuni solfiti non sono permessi in Svizzera e Australia. In Italia è lunico antisettico permesso in enologia e il limite massimo nei vini destinati al consumo diretto è di 220 mg/l.

Effetti sul vino

Protegge il vino dalleffetto ossidante e concede una totale garanzia di conservazione, facilita lestrazione dei pigmenti dalle bucce (azione solubilizzante), favorisce la sedimentazione dei composti colloidali dei mosti (azione coagulante), inibisce i batteri e i lieviti sui quali effettua anche unazione di selezione, prediligendo quelli che producono più alcol e che portano a termine la fermentazione (azione antisettica) permette una miglior conservazione della freschezza e dellaroma del prodotto (miglioratore organolettico). Ha anche un effetto sbiancante impedendo limbrunimento enzimatico. Lanidride solforosa si trova sotto due forme libera e combinata la cui somma fornisce lanidride solforosa totale. La frazione libera è quella più importante in quanto più attiva e meno dannosa perché volatilizza, quella fissa si combina ai componenti del vino ed è più persistente. Se la dose di SO2 immessa è troppo elevata il vino assumerà un sapore ed un odore pungente ed un sgradevole retrogusto. Il vino pur essendo un prodotto alimentare complesso; coltivazione, vinificazione, imbottigliamento e sottoposto a lavorazioni con uso di molte sostanze chimiche, fino ad ora ha goduto di una favorevole impunità essendo stato esente dallelencare gli ingredienti in etichetta. Come altresì imposto a tutti gli altri prodotti alimentari.

Legislazione
Ma qualcosa cambierà nelle etichette dei vini prodotti e commercializzati nellUnione Europea. A partire dalla vendemmia 2005, infatti, entra in vigore lobbligo di riportare in etichetta o nella retro-etichetta in caratteri chiari, indelebili e sufficientemente grandi, la dizione contiene anidride solforosa? o contiene solfiti?, qualora il vino superi il valore di 10 ml/L (quantità prodotta naturalmente nel processo di fermentazione). Tale indicazione vale anche per i vini provenienti dallestero. Anche i vini da uve di agricoltura biologica contengono solfiti aggiunti e in alcuni casi (vedi indagine del movimento consumatori) con dosi ai limiti del consentito. È necessario quindi valutare accuratamente le proprie scelte chiedendo informazioni approfondite ai produttori.

Senza solfiti
Attraverso il delicato processo di coltivazione e vinificazione senza aggiunta di anidride solforosa? (e con il lavaggio delle uve) si ottengono vini eccellenti, salubri, puliti, ricchi di sostanze benefiche (polifenoli e antiossidanti risultano fino a 5 volte di più) con i profumi naturali delluva e della campagna (terroir) i gusti tipici del vitigno esaltandone le caratteristiche varietali ed autoctone ma soprattutto invitano alla piacevole beva.

Questi vini sono assolutamente garantiti fino a 3 anni dallimbottigliamento (con la sperimentazione finora attuata) e non hanno necessità di conservazioni particolari (tenute ferme le normali norme attuate da enoteche e ristoranti).
Allimpegno nel produrre vini salubri, nutrienti e di ottima degustazione offriamo unadeguata e dovuta informazione a tutte le persone interessate a valorizzare la vendita e accrescere la fiducia nei consumatori.


( Fonte Assiria Vini Bio )


 


Considerazioni finali


 


Mi auguro che in un futuro, il piu vicino possibile , il nostro legislatore imponga ai produttori lobbligo di indicare in etichetta il quantitativo espresso in mg/lt di solforosa contenuta nel vino. Indicare solamente che il vino contiene solfiti è utile ma anacronistico in quanto il 99% dei vini oggi in commercio li contiene. Credo che il consumatore abbia bisogno di piu trasparenza e sia giusto  possa tranquillamente decidere quale vino comprare ( quello con meno SO2 ) ed invece lasciare sullo scaffale vini con concentrazioni di SO2 esagerate, come mi è capitato di leggere in una scheda tecnica di un vino ( ? ) bianco con ben 180 mg/lt.

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