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Basilicata: L’ Aglianico del Vulture Punta a Docg


Il vino Aglianico del Vulture punta ad ottenere la Docg, la denominazione di origine controllata garantita. Con l’approvazione della bozza di modifica del disciplinare di produzione della Doc Aglianico del Vulture e dello schema del disciplinare di produzione della Docg Aglianico del Vulture Superiore, si e’ conclusa la fase istruttoria del gruppo di lavoro coordinato dalla Camera di Commercio di Potenza, di cui fanno parte la Cantina di Venosa (organo proponente), le organizzazioni Coldiretti, Confagricoltura, Cia, il Consorzio di tutela del vino Aglianico del Vulture, il Consorzio Qui Vulture.


 


Tra le caratteristiche per ambire alla Docg c’e’ ”la sussistenza dei requisiti di particolare pregio e di rinomanza nazionale ed internazionale del prodotto stesso”, caratteristiche che l’Aglianico del Vulture possiede da tempo. L’ultimo riconoscimento in ordine cronologico arriva proprio in questi giorni da Asti per la premiazione di tre aziende di Rionero in Vulture al 34esimo Concorso Enologico Nazionale-Premio Douja d’Or 2006. L’iter per arrivare all’approvazione del nuovo disciplinare di produzione della Doc ed al riconoscimento della Docg del vino Aglianico del Vulture Superiore prevede preliminarmente un’istruttoria tecnica dell’Alsia, l’agenzia di sviluppo e innovazione in agricoltura.

Il riconoscimento delle denominazioni di origine viene effettuato con decreto del ministero delle Politiche Agricole, previo parere conforme del Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini, sentita la Regione interessata.


 


( Fonte Adnkronos )


 


Osservazioni


Trovo molto strano che vini di questa caratura come l’ aglianico del vulture o l’amarone della Valpolicella , ancora non siano stati riconosciuti come vini Docg. Credo che tutto ci derivi ,soprattutto , da intoppi burocratici o per disaccordi all’interno dei vari Consorzi ed organismi di tutela. Il mio auspicio piu’ grande affinch si arrivi molto presto a questo meritato riconoscimento per entrambi i due rossi citati, che a mio avviso, sono tra i primissimi in fatto di qualit, ed anche nel mondo fanno volare molto in alto il nome Italia.


Roberto Gatti


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.