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Bere con metodo, ma steineriano

I vini biodinamici, ispirati alla «filosofia agricola» di Rudolph Steiner, sono buoni oltre che etici? Abbiamo scelto dieci etichette di varie regioni italiane valutandone il gusto e il rapporto qualità e prezzo. E per i più integralisti ci sono anche i vini vegani.

 

 

 

( AM SAND GEWÜRZTRAMINER 2012/ TENUTE LAGEDER (ALTO ADIGE)

Vino complesso, profumo di frutta esotica matura, floreale ed erbaceo, con sentore di agrumati e di piccola frutta rossa. Retrogusto secco, fresca acidità. Si consiglia di berlo entro 3 – 5 anni. Uve provenienti da agricoltura biologico-dinamica controllata (certificazione Demeter). È il frutto della sapiente fusione di tradizione e innovazione dell’azienda di Alois Lageder, fondata nel 1823.

19 euro.)

 

 

Tradizionale, biologico o biodinamico? A proposito di vino, il requisito fondamentale è che sia buono. Ma molti appassionati sono convinti che quelli prodotti al di fuori del primo metodo siano decisamente meno gradevoli, se non addirittura cattivi. E molto più cari.

 

 

( GEWURZTRAMINER BIO VEGAN/ ALDENO (TN)

Realizzato con uve biologiche, è un vino sapido, persistente, con forti sentori aromatici, morbido e fruttato, dal profumo straordinariamente intenso. Prodotto sulle colline di Trento e Callian, è certificato Vegan, totalmente privo di sostanze di origine animale. La cantina produce anche Pinot Nero, Chardonnay, Cabernet. 10 euro. )

Visitando il Merano Wine Festival il primo giorno, quello dedicato alla bio&dynamica, assaggiando i vini presentati dai vignaioli italiani ed europei che coltivano le loro vigne “secondo natura”, chi persisteva in questa convinzione ha avuto la possibilità di ricredersi.

 

 

( TAMERLANO 2011/CÀ DEL VENT (LOMBARDIA)

Uve Chardonnay provenienti da vigne di oltre 30 anni , vinificate ” a minimo impatto”. Vino di gran equilibrio, armonioso, sapido, aromi persistenti. Un grande bianco della Franciacorta. 29 euro. )

Perché i vini creati seguendo la filosofia di Rudolf Steiner (ebbene si, si è occupato anche di agricoltura) cioè prodotti in modo sostenibile e nel rispetto dell’ecosistema, senza utilizzo di fertilizzanti e pesticidi di origine chimica ma scegliendo l’uso di preparati particolari a base di erbe e minerali, sono buoni, sani, di elevata qualità e non costano di più.

 

( TITOUAN GAVI DOGC CASTELLO DI TASSAROLO (PIEMONTE)

Cortese di Gavi che naasce fuori dalla cantina, dalla natura, nella vigna, da Henry Finzi-Constantine e dal suo cavallo Titouan. È un vino ben strutturato e rotondo, armonioso e di grande equilibrio. Profumo intenso, con sentori floreali, avvolgente, acidità delicata. 7 euro. )

 

Dietro a ognuno di questi vini ci sono storie affascinanti di luoghi e di persone, di produttori che discendono da generazioni di vignaioli o che invece sono stati folgorati «sulla via di Bacco» e hanno deciso di cambiare vita e professione per dedicarsi alla loro passione. Pionieri, filosofi e veri e propri coach della natura, che non si limitano a lasciarla fare ma si impegnano per ottenere una terra sempre più fertile, seguendo anche cicli cosmici e lunari sia per la semina che per i lavori nei campi.

 

( PROSECCO BIO TERRE DI MARCA/ CORVEZZO (TREVISO, VENETO)

Prosecco Biologico Spumante Extra Dry DOC Treviso. 
Uve Glera, Millesimato brillante, equilibrato, sentori di pera e di fiori, consigliato come aperitivo o abbinato a piatti a base di pesce o al prosciutto crudo dolce. 8 euro. )

 

In un percorso ideale, da una regione all’altra, abbiamo scelto dieci etichette di vini biodinamici che non hanno niente da invidiare a quelli «tradizionali». E per chi cerca qualcosa di ancora più particolare, abbiamo trovato anche un vino vegano. Perché tutti hanno il diritto di potersi concedere un buon bicchiere.

 

 

( GAUDIUM ORO DI DIAMANTI (EMILIA)

Un nome che promette gioia e soddisfrazioni per il palato questo Pignoletto, spumante biologico emiliano, fresco e ben bilanciato, dagli aromi di fiori e frutta. Ideale come aperitvo, ma anche a tutto pasto. 9 euro. )

 

( OSATO VALDARNO DI SOPRA DOC/ LA SALCETA (TOSCANA).

Un rosato molto piacevole, ottenuto con uve Merlot Cabernet Franc Sangiovese. Sapido e fresco con sentori di lampone,di foglia di pomodoro, di erba e di fiori, con una leggera nota tannica. Costa 12 euro. )

 

( PETRUCCI/ PODERE FORTE (TOSCANA)

Questo Sangiovese al 100%, ha il nome storico del Podere. È un vino che colpisce e che non si dimentica, ti cattura e ti avvolge nella sua complessità. Color rosso rubino aromi di ciliegia e lampone, spezie e frutta matura con un finale minerale. Costa 90 euro. )

 

 

( MARCHE IGT SYRAH 2011/PAOLINI & STANFORD, OFFIDA (AP MARCHE)

Syrah in purezza, solido, complesso, invecchiato per 24 mesi in tonneau e barrique di di rovere francese di primo passaggio, quindi un lungo affinamento in bottiglia. Ha vinto il Bollino Oro, massimo riconoscimento assegnato dal Merano Wine Festival La giovane cantina Paolini e Stanford ha il nome dei due soci fondatori: un giornalista ascolano e un chirurgo americano che spinti dalla stessa passione hanno deciso di produrre vini di alta qualità nel modo più naturale possibile. Circa 18 EURO. )

 

( TEODORA / TENUTA TERRE NOBILI (CALABRIA)

Vino color rubino, profumo intenso e persistente, con sentori di piccoli frutti rossi, cotognata e spezie, ottenuto con uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio Calabria Igp. La bottiglia porta il nome dell’imperatrice bizantina Teodora, moglie di Giustiniano I, donna volitiva e affascinante, che da semplice ballerina seppe conquistare l’imperatore e in seguito governare con lui. Forza, sensualità e fascino, come il vino. 
Costa circa 30 euro. )

( Fonte Vanityfair )