Home News Cambia il clima, la Cantina si «converte» al Bordeaux

Cambia il clima, la Cantina si «converte» al Bordeaux

Tra i più convinti sostenitori, Andreas Kofler presidente dei Produttori Cortaccia «Le varietà bordolesi raggiungono il pieno sviluppo proprio grazie al calore»

 image

BOLZANO. C’è chi lo affronta acquistando terreni in alta montagna come Franz Haas che ha investito ad Aldino, o come Elena Walch che nei prossimi anni produrrà spumante Trentodoc da vigneti di Civezzano, sopra Pergine, acquistati nel 2016. Di fatto il mondo del vino dà per assodato l’innalzamento delle temperature e il conseguente cambiamento climatico e pensa al futuro. Ma non al prossimo anno, bensì alle strategie generazionali dei decenni a venire. Come sempre in questo settore che rimane fortemente legato ai cicli della terra. Poi c’è chi coglie l’occasione per rilanciare la produzione di vini rossi come avviene, ormai da qualche anno nella “piccola Bordeaux” della Bassa Atesina, il comune di Cortaccia. Qui si coltivano da sempre con discreto successo Sauvignon Blanc e Merlot, i vitigni internazionali più importanti al mondo che proprio a Bordeaux hanno la loro patria d’elezione. Anche se non tutti gli anni i due vitigni, specialmente il Sauvignon Blanc, raggiunge la perfetta maturazione. Tra i più convinti c’è il giovane e dinamico presidente della cantina Produttori di Cortaccia Andreas Kofler.

kellerei-kurtatsch-cantina-cortaccia-benvenuto-welcome-willkommen-2

«Le nostre tenute vinicole si trovano ad un’altitudine che va dai 220 ai 900 metri sopra il livello del mare. I terreni più bassi risultano essere tra i più caldi dell’Alto Adige e se il calore eccessivo impedisce ai vini bianchi di raggiungere il loro pieno potenziale per la perdita di acidità – spiega Kofler – al contrario, le varietà bordolesi raggiungono il pieno sviluppo proprio grazie al calore». E la qualità aumenta notevolmente, soprattutto nel Cabernet Sauvignon.

«A Cortaccia, i terreni ripidi e più caldi esposti a sud est sono ideali per queste nobili varietà internazionali, grazie alla perfetta esposizione al sole e all’ottimo drenaggio». Secondo Kofler, i terreni hanno caratteristiche molto simili a quelli delle famose regioni francesi di Pomerol (argilla) e Medoc (terreni scarsamente morenici) nell’area di Bordeaux.

Negli ultimi anni proprio al concetto di “Cortaccia Rossa” hanno lavorato i principali produttori della comune. Tra questi Baron Widmann, Peter Dipoli, la tenuta Milla di Gert Pomella, e Tiefenbrunner di Christof Tiefenbrunner, oltre, naturalmente alla Cantina di Cortaccia.

Un modo per distinguersi dalla produzione di vini bianchi che diventa sempre più importante in Alto Adige e ricavarsi una nicchia di rossi di elevata qualità. In Alto Adige, Cantina Cortaccia è la miglior produttrice delle varietà tipiche di Bordeaux Merlot e Cabernet, un primato destinato a crescere entro il 2027: «Progettiamo un allargamento delle nostre superfici produttive di un terzo, dagli attuali 14,5 a circa 20 ettari. La produzione aumenterà dalle 110.000 bottiglie odierne alle 145.000 bottiglie all’anno».

Simultaneamente, anche l’export subirà un’implementazione: «Al momento, il 12% della produzione dei nostri Cabernet e Merlot è destinata al commercio al di fuori dei confini regionali. Nei prossimi anni vogliamo ottenere risultati notevoli», conclude Kofler. I segnali sono positivi: «Nelle degustazioni comparative, è sempre più evidente come le nostre annate migliori siano al livello di quelle dell’area di Bordeaux».

Nei prossimi dieci anni la cantina prevede un allargamento della superficie produttiva di circa un terzo: una strategia attraverso la quale Cortaccia vuole guadagnare visibilità tra i maggiori produttori di vino rosso a livello internazionale.

 offertafilefile-24211

 

( Fonte Alto Adige )

 

Annotazioni a margine

 

Ricordo che il gewurztraminer Riserva Brental è uno dei miei preferiti in assoluto, ne ho scritto nel lontano 2005 al link :

http://www.vinit.net/vini/Le_Mie_Degustazioni/Gewurztraminer__una_perla_enologica_del_Trentino_Alto_Adige_1660.html