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Da Campobello di Licata il vino rosso Campione del Mondo del 2017

L’Azienda Milazzo sbaraglia tutti al Concours Mondial de Bruxelles e si aggiudica il premio rivelazione Vino Rosso con il Terre Della Baronia 2014 e porta a casa 11 medaglie.

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Il vino rosso Campione del Mondo del 2017 è il Terre Della Baronia 2014 dell’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata che grazie all’altissimo punteggio conseguito conquista la Gran Medaglia d’oro e il titolo di Vino Rosso Rivelazione dell’edizione numero 24 del Concours Mondial de Bruxelles, che si è tenuto in questi giorni a Valladolid, in Spagna nella regione Castiglia e León.

 

Il Concours Mondial de Bruxelles è uno dei più prestigiosi e rigorosi concorsi enologici internazionali. Un concorso dai numeri impressionanti. Tre giorni di degustazioni, 320 degustatori, 2.400 calici, 2.000 litri d’acqua e 2.000 panini, per assaggiare alla cieca 9.080 vini.

La giuria della 24ª edizione era composta da sommelier, giornalisti specializzati e esperti, provenienti da oltre 50 paesi.

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La Sicilia ottiene risultati molto lusinghieri: il premio per il vino Rosso rivelazione, 6 gran medaglie d’oro, 18 medaglie d’oro e ben 39 medaglie d’argento.

A sbalordire i risultati dell’Azienda Agricola G. Milazzo che arricchisce un plamares che non ha paragoni a livello internazionale.

Ottiene riconoscimenti per tutte le tipologie di vino: con gli spumanti metodo classico, con i vini bianchi e con i vini rossi, per un totale di ben 11 medaglie.

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Il Terre della Baronia rosso, che proprio poche settimane fa si era aggiudicato la medaglia d’argento al Challenge International du Vin di Bordeaux, si aggiudica il punteggio più alto nella categoria vino Rosso. Si tratta di un vino Biologico ottenuto da due vitigni autoctoni: il -Nero d’Avola e il Perricone.

Il Maria Costanza Rosso ottiene due medaglie d’oro con l’annata 2013, come già avvenuto nel concorso enologico del Vinitaly e al Challenge International du Vin di Bordeaux.

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Medaglia d’oro per il Duca di Montalbo 2002, già medaglia d’oro al Challenge International du Vin di Bordeaux.

“Il premio rivelazione e le medaglie d’oro ottenute per i vini rossi premiano la scelta trentennale della nostra azienda di percorrere una strada originale per la valorizzazione del Nero d’Avola. Un lungo lavoro che si connota per essere il risultato della sperimentazione portata avanti in oltre 30 anni di ricerca sui cloni della varietà siciliana per eccellenza, per individuare il miglior adattamento al nostro terroir”. Così Saverio Lo Leggio, Amministratore Delegato dell’azienda di Campobello di Licata commenta i risultati del Concours Mondial de Bruxelles.

 

“I vini rossi – spiega Lo Leggio – sono i più premiati della nostra collezione, grazie ad un terroir unico, ad uno scrupoloso lavoro in vigna e a un lungo affinamento in bottiglia che li rende estremamente morbidi, complessi ed eleganti.

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Questi riconoscimenti premiano la nostra scelta di puntare sui vitigni autoctoni e sui vini da lungo invecchiamento. Negli anni abbiamo ottenuto risultati eccezionali, impensabili per una piccola azienda siciliana, la cosa che riteniamo straordinaria, e per la quale non ringrazieremo mai abbastanza i nostri collaboratori è il fatto di riuscire a confermarli in un contesto sempre più competitivo”.

 

Il Terre della Baronia Rosso deve il suo nome al terroir unico in cui vengono coltivate le viti: nove aree e sub aree, in cui si trovano le porzioni di vigneto di area Munti che sono state scelte proprio perché più ricche di sostanza organica e di struttura, e di un profilo argilloso che esalta l’espressione del territorio regalando una particolare ricchezza gustativa e olfattiva .

Qui sono state impiantate delle selezioni clonali di Nero d’Avola che ogni anno danno risultati straordinari.

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320 degustatori riuniti nella capitale della regione Castiglia e León: Valladolid. Per degustare 9.080 vini, sono stati necessari 2.400 calici, 2.000 litri d’acqua e 2.000 panini.

Questi gli impressionanti numeri del Concours Mondial de Bruxelles che si è svolto in Spagna e di cui oggi sono stati resi noti i risultati. La giuria della 24ª edizione, proveniente da 50 paesi: sommelier, giornalisti specializzati e esperti, dal mondo interno, si è riunita alla Féria di Valladolid per degustare i vini.

 

La giuria divisa in circa cinquanta commissioni, formate da cinque a sette degustatori ha svolto le degustazioni nell’arco di tre mattinate.

I risultati sono molto confortanti per la Sicilia del vino che porta a casa una Menzione speciale e un ricco bottino di medaglie in un contesto internazionale molto competitivo. Fra queste ben 6 gran medaglie d’oro, 18 medaglie d’oro e ben 39 medaglie d’argento.

Su tutte le aziende siciliane svetta l’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata che conquista ben 11 medaglie divise fra varie tipologie di vino.

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Il terre della Baronia Rosso conquista la Gran Medaglia d’Oro. Con gli spumanti metodo classico porta a casa due medaglie d’oro grazie al Federico II e al Riserva V38AG.

I vini rossi dell’azienda di Campobello di Licata conquistano l’oro con il Duca di Montalbo 2002 e con la terza doppietta consecutiva per il Maria Costanza Rosso 2013.

Cinque le medaglie d’argento per i vini bianchi della collezione Milazzo due per Selezione di Famiglia con le annate 2010 e 2014 ed una ciascuno per Castello Svevo, Maria Costanza e Terre della Baronia.

 

Saverio Lo Leggio, Amministratore Delegato dell’azienda, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto dai vini bianchi. “Tutti i vini bianchi della nostra collezione, dal più accessibile fino ad arrivare alle Cuvée, raggiungono il podio: la conferma migliore che la nostra metodologia di lavoro, improntata alla qualità, applicata all’intera produzione, permette di ottenere qualità a tutti i livelli”.

Altrettanta soddisfazione traspare dalle parole della titolare Giuseppina Milazzo che su Facebook dedica i risultati di oggi ai collaboratori.

 

“Non pensavamo di poter ottenere risultati simili a quelli dello scorso anno, che ritenevamo straordinari. Ma c’è tutta un squadra che si muove nella direzione del miglioramento continuo e della qualità”.

“Un grande lavoro ed una grande squadra – continua – ci consentono ogni anno di raggiungere e mantenere altissimi livelli di qualità e confermare risultati straordinari. Il successo di oggi lo dedichiamo a tutti i nostri collaboratori a cui va il nostro sentito ringraziamento per quanto fanno ogni giorno con passione e dedizione”.

 

“Oggi – conclude Giuseppina Milazzo – non possiamo non citare il responsabile lavori in vigna Ignazio Ninfosi e il responsabile di cantina l’enologo Giuseppe Notarbartolo, che nel 2015 ricevette l’encomio da parte di Assoeneologi – Associazione Nazionale Enologi Enotecnici Italiana, per la qualità del lavoro svolto”.

 

Adesso appuntamento in Cina che diventerà capitale mondiale del vino nel 2018. Il Concours Mondial de Bruxelles ha scelto il distretto di Haidian, Pechino, per la sua 25ª edizione, che si svolgerà dall’11 al 13 maggio 2018 Per la prima volta nella sua storia ventennale, questo concorso itinerante ha scelto un paese extraeuropeo. La decisione è stata annunciata durante la cerimonia di chiusura dell’edizione 2017, quando il sindaco di Valladolid, Oscar Puentes, ha solennemente consegnato il calice da vino ufficiale del Concours Mondial a Mingjie Chen, Vicesindaco del distretto di Haidian, a Pechino.

 

 

( Fonte Scrivolibero )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.