Home DEGUSTAZIONI VINO Da Conti Zecca il “Nero” in verticale, 2001, 2003, 2005, 2012

Da Conti Zecca il “Nero” in verticale, 2001, 2003, 2005, 2012

Il Salento è un territorio meraviglioso, il regno pugliese del Negramaro, una zona vinicola caratterizzata da estati calde e grandi brezze marine che spirano sui vigneti, una ricca varietà di suoli, argillosi, rossi, ciottolosi e ricchi di minerali. Insieme agli amici e colleghi Pasquale Porcelli e Roberto Gatti sono stato a Leverano presso una delle aziende storiche e più significative di Puglia, Conti Zecca, ad accoglierci il direttore Valentino Caputo.

roberto-gatti-pasquale-porcelli-valentino-caputo-luigi-salvo-conti-zecca-giornalevinocibo (1)

( da sx a dx : Roberto Gatti, Pasquale Porcelli, Valentino Caputo e Luigi Salvo )

La storia dell’azienda è lunga oltre cinque secoli, nel 1935 inizia il percorso di vinificazione in proprio delle uve e nasce a Leverano la cantina, qui oggi sono lavorate le uve provenienti dalle quattro tenute di famiglia per un totale di 320 ettari vitati: Cantalupi, Donna Marzia, Santo Stefano e Saraceno.

 

Conti Zecca è un’azienda dal glorioso passato che ha saputo guardare al futuro, il Nero nasce da un’intuizione dei fratelli Zecca che, negli anni Ottanta, decisero di introdurre e di sperimentare nella propria Tenuta Cantalupi, in agro di Salice Salentino, cloni scelti di Cabernet Sauvignon.

La sua prima uscita sul mercato fu con l’annata 1997, era un blend di Negramaro, Malvasia Nera e Cabernet Sauvignon , con l’annata 1998 arrivo il grande successo e tantissimi riconoscimenti, la sua indiscussa qualità sposava un elemento di novità nel panorama enologico regionale, il matrimonio tra l’autoctono Negramaro in prevalenza con il 70% ed il Cabernet Sauvignon, che ne completava il gusto con il 30%.

Vino dalle riconosciute qualità, Il Nero permane 18 mesi in barriques di legno francese, 12 mesi in botti di rovere da 30 Hl e almeno 6 mesi in bottiglia

 

Abbiamo testato il Nero in una verticale di quattro annate la ’01,’03, ’05,e’12, il risultano ci ha confermato, se ce ne fosse stato bisogno, che riesce a coniugare potenza e piacevolezza.

 nero-conti-zecca-2001-giornalevinocibo

Nero 2001

Nel bicchiere è luminoso granato, effonde sensazioni fruttate di more e prugne secche, note di cenere, spezie dolci e tabacco. In bocca sorprende, il calore è controbilanciato da buona sensazione di acidità e di tannini aggraziati, il finale ha precisi ritorni olfattivi. 89

 

 

nero-conti-zecca-2003-2-giornalevinocibo

Nero 2003

Splendido granato scuro con riflessi rubino, naso poliedrico ed accattivante, petali di rosa appassiti, frutto di amarena, mora, cassis, spezie dolci, note balsamiche e di liquirizia. Sorso rotondo e deliziosamente fresco e lungo. Sontuoso 92

 

 

2005 

Nero 2005

Vivido rubino scuro, ha bel naso inteso di floreale di rosa, fruttato di amarena e mora, sensazioni erbacee, tocchi balsamici, di caffè, cuoio e tostatura. Sorso succoso e straordinariamente pimpante, il tannino bilancia l’apporto calorico, la persistenza aromatica è lunga tra frutto e mineralità. 93

 

 

nero-conti-zecca-2012-giornalevinocibo

Nero 2012

Luminoso rubino impenetrabile, naso potente di frutto, mirtillo, mora ed amarena, sensazioni nette di pepe nero, chiodi di garofano. Alla beva è inebriante con una grande freschezza che sostiene la lunga e piacevole rotondità. 90

 

Un pugliese poliglotta!!!

 

 

( Fonte giornalevinocibo )

 

 

Annotazioni a margine

 

Avendo partecipato alla stessa degustazione, ne avevo scritto al link :

 

https://www.winetaste.it/conti-zecca-azienda-storica-del-salento/

 

 

Buona lettura

RG