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Falanghina nel calice e… sul trono

La ripresa in Campania passa anche e soprattutto per la tavola… e più precisamente per la cantina.

 

Che la nostra regione possa vantare un’importante tradizione enogastronomica è ormai dato consolidato, ma finalmente anche i numeri iniziano a mostrare una crescita costante di questo settore da sempre considerato volano per l’economia campana. Numeri importantissimi già per quel che riguarda l’export, numeri sempre migliori poi da quando il Sannio, terra di grandi vini ma spesso in passato troppo attenta alla quantità, si è scelta anche la strada della qualità, il marchio Sannio Dop, infatti, ha portato a risultati eccellenti. A far registrare segnali di crescita è ora il vino che può contare su un’annata più che florida. Secondo le stime di Assoenologi, riportati in anteprima da ‘Il sole 24ore’, la produzione di vino made in Italy nel 2015 crescerà del 10 per cento rispetto allo scorso anno. Si produrranno, infatti, 46,3 milioni di ettolitri di vino contro i 42 dello scorso anno.

 

Un segnale positivo che riguarda non solo la quantità ma anche la qualità della vendemmia. Un risultato che, come evidenziato dal quotidiano economico, fa segnare una significativa inversione di tendenza rispetto al trend dell’ultimo quinquennio, nel quale, a causa di condizioni meteo difficili raramente si sono prodotti più di 44 milioni di ettolitri. E dunque, anche il forte caldo di questa stagione si rileva un forte alleato per il settore vitivinicolo: secondo gli esperti le temperature elevate avrebbero quasi azzerato parassiti e malattie della vite.

 

A conquistare la leadership è ancora una volta il Veneto, ma in questo quadro più che positivo un posto importante lo trova anche la Campania che aumenta la sua produzione di ben il 20 per cento. Un forte balzo in avanti per la nostra regione, che lascia facilmente immaginare una forte ripresa anche per le aree interne del Sannio e dell’Irpinia da sempre a forte vocazione vitivinicola e con un parterre di vini d’eccellenza di tutto rispetto.

Libero Rillo, presidente del Consorzio Sannio Dop, ha commentato i numeri molto positivi affermando: «L’incremento sarà di un venti per cento circa, l’ultima vendemmia fu negativa, vista la cattiva qualità della vendemmia, negativa anche dal punto di vista della qualità. Nel 2015 il trend si è invertito: la qualità e ottima e anche la quantità, questo farà molto bene all’economia della Campania e anche del Sannio».

 

La regina, è ancora una volta la falanghina: «Sicuramente sta facendo da leone: i primi dati indicano una vendita della falanghina in forte incremento. In particolare – commenta Rillo – quello che sta andando benissimo è la vendita della falanghina in bottiglia. Questo ci fa piacere, ma è anche un onore per il Sannio». E dunque, ancora una volta, numeri e dati dimostrano che chi ha creduto in quel bicchiere, in quei grappoli, ha creduto in un progetto vincente, ha creduto a una storia fatta di ODORI, di colori, di sapori eccellenti: c’è tanto in quel bicchiere, potrebbe esserci molto di più.

( Fonte ottopagine.it )

 

 

Annotazioni a margine

 

Ricordo la località di Torrecuso come patria eletta, in termini qualitativi, della viticoltura beneventana ! Ricordo con molto piacere alcune aziende della zona, produttrici di ottimi bianchi ed anche di ottimi rossi, cosa insolita e non facile da trovare in giro per l’ Italia 

Tra queste : fattoria La Rivolta ; Fontanavecchia, Torre dei Chiusi,  Iannella ecc.. Oltre 10 anni fa ne avevo scritto al link :

 

http://www.vinit.net/vini/Le_Mie_Degustazioni/Il_Beneventano_e_Torrecuso___terra_benedetta_per_grandissimi_vini_1742.html

 

 

ed anche qui :

 

http://www.vinit.net/vini/Le_Mie_Degustazioni/Una_Falanghina_da_sogno___485.html

 

 

Buona lettura

Roberto Gatti