Home News Il vino di Monsignore tra dazi e polemiche

Il vino di Monsignore tra dazi e polemiche

Storia e scomuniche del vescovo Birago nel libro di Olmi

Controversie commerciali, disposizioni amministrative, complesse norme doganali che misero in subbuglio la citt di Bobbio nel 1748, coinvolgendo osti, amministratori, popolani e persino il vescovo in furiose contrapposizioni, sono al centro del nuovo libro di Gianluigi Olmi che stato presentato nei giorni scorsi all’Auditorium Santa Chiara.Il vino di Monsignore il quarto libro di Olmi (dopo Cronache e memorie della Bobbio napoleonica, Settecento bobbiese e Un giallo nella Bobbio del ‘600) dedicato alla storia di Bobbio.Un numeroso pubblico ha assistito alla presentazione della nuova opera, presenti il sindaco Roberto Pasquali, il presidente degli Amici di San Colombano Mario Pampanin, monsignor Piero Coletto, l’assessore Bruno Ferrari, il vicesindaco Michele Frassinelli.Rivolgendo il saluto iniziale, il sindaco si detto particolarmente grato all’autore per la sua attivit culturale, che permette alle nuove generazioni di conoscere la storia bobbiese, e a chi ha reso possibile la pubblicazione del volume; anche mons. Piero Coletto, amico dell’autore, gli ha rivolto un pensiero di gratitudine. Mario Pampanin, presidente degli Amici di San Colombano, compiacendosi per l’opera afferma che alcune vicende trattate potrebbero benissimo essere oggetto di qualche sceneggiatura.Con questo volume – ha commentato l’autore – il cui contenuto si rif, come i precedenti, alle testimonianze che ho ricavato da vecchie carte d’archivio, ho voluto aprire uno spiraglio sulle complesse vicende del commercio bobbiese, con riferimento soprattutto a quello del vino, senza per sviluppare problemi di enologia.Il volume presenta animate vicende, materia di un copioso carteggio d’archivio, nelle quali diversi protagonisti del periodo si affacciano, tra questi anche un vescovo: monsignor Gaspare Lancellotto Birago, che poi d il titolo al volume.Birago fu un patrizio milanese che divenne vescovo di Bobbio nel 1746 e che, durante i diciannove anni del suo episcopato, ebbe numerosi dissidi e vertenze con il Comune e con i suoi amministratori (scomunic ben 64 persone). Birago mor nel novembre del 1765 e fu sepolto nella chiesa della Beata Vergine dell’Aiuto, come sta a ricordare la lapide al centro del santuario da poco restaurata.Il volume di Olmi riporta poi in appendice I capitoli del dazio grosso, un raro ed inedito documento che offre un panorama merceologico dei prodotti commercializzati nella Bobbio del ‘700 con le relative imposte doganali.( Fonte Libert )