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Il Vocabolario del Vino

 

Docente universitario, sommelier e scrittore. Il rischio? Che sia troppo criptico, troppo poco divulgativo. Invece è anche giornalista ed allora il rischio diminuisce. Se poi lo si conosce e lo si apprezza (impossibile non farlo) per la passione per il suo mestiere, la capacità innata di coinvolgere la gente, per laltissima professionalità in più campi, allora i dubbi su un suo prodotto editoriale non possono che essere fugati allistante.
Lui è Roberto Rabachino, torinese, 47 anni, presidente coordinatore nazionale dell A.S.A., lAssociazione Stampa Agroalimentare, responsabile piemontese della F.I.S.A.R., la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, già laureato in Scienze delle Comunicazioni e in Scienze Analitiche sensoriali con successivo master di specializzazione in Giornalismo, nonché direttore responsabile della storica rivista di enologia, gastronomia e turismo Il Sommelier? e conduttore, ideatore e curatore dei testi di importanti trasmissioni enogastronomiche nazionali e libero docente alla Facoltà di Scienze Enogastronomiche dellUniversità di Lugano.
Già autore di oltre dieci libri di enologia e gastronomia, ha recentemente concluso, per Daniela Piazza Editore, la sua ultima opera, il Vocabolario del vino. Il sottotitolo recita Glossario completo dei termini enologici e descrittivi del vino?, ma in realtà il libro è ben di più. E infatti un lavoro di grande spessore, reso semplice e facilmente consultabile dalla profonda conoscenza che lautore ha del mondo del vino e dellenologia. E mi soffermerei proprio sul facilmente consultabile, perché lautore ha voluto rendere semplice un mondo, quello del vino, troppo spesso contornato da parole difficili e senza spiegazione, a volte ostico ai neofiti, che si sentono tagliati fuori dal comprendere terminologie e usanza.
Invece lacquisto e la lettura di questo libro garantisce una preparazione di base adeguata a sapersela cavare (e se si studia per bene a diventare invidiati esperti) in tante circostanze: al ristorante quando cè da scegliere e poi degustare un vino, a cena con amici per valutare la loro cantina, in fase di selezione per eventuali acquisti e i regali.

Possiamo proprio affermare che finalmente il vino ha il suo vocabolario, con la finalità, come dicevamo, di introdurre gradualmente i neofiti del bere ai termini, ai concetti ed ai piccoli segreti del misterioso ed affascinante mondo dellenologia. Una chiave di accesso per avvicinarsi alla realtà del vino con consapevolezza e con maggiore soddisfazione senza tralasciare le proprie emozioni.
Scrive infatti Rabachino: Chi conosce bene il vino e sa descriverne le caratteristiche può sembrare, agli occhi di un profano, un alieno che parla uno strano linguaggio fatto di parole comuni usate però in contesti del tutto inconsueti: profumo etereo, finale aromatico, intensità cromatica, tannini a trama fine, etc. Visto così il vocabolario del degustatore appare sicuramente un po ostico. La verità è che degustare un vino è attività complessa, dove entrano in gioco tanti fattori e soprattutto tante conoscenze e sensibilità personali. Questa premessa non deve spaventare i neofiti del bere. Per avvicinarsi al mondo della degustazione possono bastare alcune nozioni di base. Ecco, questo è quello che voglio comunicare.?
Lesauriente manuale in forma di vocabolario risolve tutti gli enigmi che si possono presentare quando si affronta il meraviglioso e misterioso mondo dellenologia, senza necessariamente dover affrontare un esame da sommelier?. Infatti prima del glossario dei termini enologici, Rabachino ci insegna come procedere allesame, visivo, olfattivo e gustativo, di un vino, indicando parallelamente come scegliere e comportarsi con un bicchiere in mano, come lasciarsi guidare dalle proprie emozioni alla meditazione ed al piacere del bere degustando ed apprezzando coscientemente il nettare che si assapora.
Il libro è corredato da alcune citazioni di grandi personaggi che hanno parlato di vino, ad iniziare da Andrè Simon Il vino è un amico, il vino è una gioia e, come il sole, il vino è patrimonio di tutti?.
Impossibile, a fine lettura, non uscire e andare in n enoteca per iniziare a sperimentare magia e gusto della preziosa bevanda


 

( Fonte Traspinet )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.