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Intestino d’inverno, per la terza età le fibre sono importanti

Mantenere l’intestino sano. Soprattutto durante la terza età è un obiettivo fondamentale.

 

Il metabolismo si indebolisce, calano le difese immunitarie e questo può rappresentare un problema di fronte alle aggressioni esterne della stagione invernale: virus, batteri e temperature basse. A far ammalare può essere anche un fisico debole, malnutrito. E anche in questo caso l’intestino svolge una funzione chiave. “Spesso l’anziano ha malattie croniche che determinano uno stato di infiammazione, che anche se di basso grado può ostacolare ‘utilizzo corretto dei nutrienti dell’alimentazione”, spiega Fabrizio Franchi, direttore dell’Unità Operativa di Geriatria Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza.

 

L’intestino è un secondo “cervello”. Un organo nel quale si organizzano molte funzioni fondamentali. È popolato da microrganismi benefici “che compongono la flora batterica intestinale, ed è importante mantenere l’equilibrio di questi microrganismi che vivono dentro di noi e svolgono una miriade di funzioni metaboliche salutari per l’organismo”, spiega ancora Franchi. L’alimentazione deve essere sempre equilibrata, ma uno spazio importante va riservato alle fibre. E per farlo non bisogna andare lontano. Basta affidarsi alla Dieta Mediterranea.

 

L’ideale è con i primi freddi sono zuppe calde che contengono cereali come farro, orzo, avena e legumi. “Il ruolo dei cereali per la presenza zuccheri è importantissimo – spiega Franchi -, soprattutto se ci offre la possibilità di integrare l’apporto di fibre. Queste ultime hanno un ruolo determinante, perché esercitano un’azione positiva sul microbiota”. Poi frutta e verdura “variando la qualità in base alle varietà stagionale, carne, formaggi – continua lo specialista – per il loro contenuto di calcio e di altri nutrienti – protettivi nei confronti delle malattie cardiache e del diabete di tipo 2 – e legumi, fonti di proteine spesso dimenticate “che sono anche ricchi di proteine, costano meno della carne e sono poco usati nella nostra cucina”, spiega ancora Franchi che presiede la “WAPS Pandora” (Well Aging Project Society Pan Detection of a Righ Aging), specialisti e i ricercatori per la terza età che si riuniranno in Convegno a Roma il 22 e 23 novembre. Infine, un pilastro del buon mangiare mediterraneo, “un bicchiere di vino – conclude l’esperto – è sempre concesso, perché, antiossidanti o meno, aiuta lo spirito”.

 

 

( Fonte salute24.ilsole24ore.com )