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Meno grassi nella dieta per combattere gli attacchi di emicrania

Attenzione soprattutto a burro, strutto, panna, formaggi, lardo, cioccolato, oli di cocco e di palma

 

Che il cibo possa avere un ruolo nel favorire gli attacchi acuti di emicrania, in chi ne soffre abitualmente, è da tempo più che un sospetto. Le certezze, però, non sono molte. Per questo è interessante uno studio, condotto da ricercatori dell’Università Federico II di Napoli, appena pubblicato on-line su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, nel quale si è indagato l’effetto della riduzione dei grassi sugli attacchi di emicrania.

Buoni risultati nel ridurre l’apporto di grassi saturi

Dopo un periodo senza alcun intervento dietetico, 83 pazienti affetti da emicrania cronica, che abitualmente consumavano una dieta ricca di grassi saturi, hanno partecipato a uno studio che prevedeva due regimi dietetici da seguire per tre mesi. I due regimi erano leggermente ipocalorici rispetto alle abitudini alimentari dei soggetti e caratterizzati l’uno da un basso contenuto di grassi (inferiore al 20% delle calorie totali) e l’altro da un normale contenuto di grassi (circa il 30% delle calorie totali). In entrambi i casi, la fonte principale di lipidi era rappresentata dall’olio d’oliva, mentre era modesto il contenuto di grassi saturi (presenti soprattutto in burro, strutto, lardo, panna, insaccati, formaggi, cioccolato e negli oli di cocco e di palma). Rispetto al periodo pre-dieta, i pazienti hanno riscontrato una riduzione del numero e della gravità degli attacchi di emicrania con entrambi i regimi dietetici, ma con risultati migliori con la dieta con meno grassi.

Cautela anche con altri cibi

«Nel nostro studio – commenta Aldo Ferrara, professore di medicina interna e primo autore della ricerca – abbiamo osservato che i pazienti con emicrania tendono a consumare pasti ricchi in calorie e grassi saturi. Un’alimentazione un po’ più moderata su entrambi i fronti è già capace di ridurre le crisi, ma risultati migliori si raggiungono se si fa qualche sacrificio in più rispetto al contenuto lipidico, soprattutto di grassi saturi». Altri consigli? «Prima di tutto – risponde Ferrara – è importante mantenere un peso nella norma e poi individuare, aiutandosi con un diario alimentare, i cibi e le bevande – o i loro componenti – che sembrano scatenare l’emicrania. Attenzione a: vino rosso, formaggi stagionati,cioccolato, alcol, caffeina, aspartame, anche se molto dipende dalla predisposizione individuale e, spesso, anche dalla contemporanea presenza di altri fattori, come il ciclo mestruale».

 

 

( Fonte corriere )

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