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“Sfruttare l’enogastronomia per fare turismo”

Nibbiano (Pc) – 21 settembre. “E’ più facile sentire parlare di Piacenza in ambito nazionale che a livello regionale”.

 

E’ quanto sostiene il giornalista (Stampa e Avvenire tra le varie collaborazioni) e scrittore enogastronomico Paolo Massobrio, ospite domenica scorsa a Nibbiano in occasione della manifestazione DiTerreDiCibiDiVini, terza tappa del Valtidone Wine Fest, durante il convegno “Enogastronomia in Valtidone: un’opportunità?”. Ad incalzare il curatore del Golosario erano le domande di alcuni invitati, mentre a tenere le fila era Daniele Razza, assessore del Comune di Nibbiano.

“Piacenza – ha continuato Massobrio – è una città periferica e spesso sull’Adriatico, che vi vede così lontano, si fa un po’ di confusione. Sono in molti a sostenere che la “Coppa” sia di Parma e la stessa cosa accade per altri prodotti, ma come osservatore esterno vorrei specificare che il primato spetta di diritto alla Coppa piacentina, proprio come accade nell’immaginario milanese, che identifica la provincia, e più precisamente la Valtidone, come un territorio che custodisce la tradizione della qualità”. E proprio su queste risorse, ha suggerito il giornalista, occorre fare leva per attirare turismo e visitatori, il cosiddetto turismo di prossimità. Il consiglio è quindi di unire le energie – non solo dei privati, ma anche degli amministratori – verso la capitale lombarda, sfruttando anche il volano che un evento mondiale come Expo 2015 può offrire.

Massobrio ha quindi voluto parlare dei prodotti DeCo di Nibbiano, del batarò in particolare, citandolo come pietanza tradizionale da promuovere attraverso azioni mirate e inglobate in un progetto più ampio di promozione turistica che intende evidenziare anche castelli, paesi, chiese e soprattutto da tutelare come peculiarità e “biglietto da visita” del territorio.

 

La discussione, con l’intervento di Giovanni Struzzola, dell’Unione Commercianti di Piacenza, si è indirizzata sulla potenzialità dei social network e sulla loro attendibilità come mezzi di comunicazione nel settore enogastronomico. Secondo Massobrio, la comunicazione delle ultime generazioni deve essere presa sul serio, a patto che sia usata con intelligenza. “Dai giovani si può imparare – ha detto il giornalista – e apprendere l’utilizzo di nuovi mezzi può essere molto utile, anche a livello locale, ma tutto deve avere un ordine”. Bisogna quindi saper distinguere: alcuni sistemi sono spesso manipolati.

Tra gli altri intervenuti, Giancarlo Spezia (Fondatore di Tecnovict, azienda specializzata nello studio e costruzione di macchine operatrici per il vigneto), Albino Libè (Provincia di Piacenza), Fabio Bernizzoni (Presidente della Strada dei vini e dei sapori dei colli piacentini) e Roberto Miravalle (Presidente Consorzio Vini DOC dei colli piacentini), che hanno sottolineato l’importanza dell’unione per creare forza e per entrare nel mercato, lamentando però alcune carenze nel sistema ricettivo. L’imperativo è fare progetti e investire. Tra i presenti anche Andrea Poggi ed Elisabetta Montesissa (Coldiretti Piacenza) e Antonio Grossetti (presidente Consorzio Salumi Dop Piacenza).

“E’ fondamentale – ha sostenuto Massobrio – esercitare azioni di marketing territoriale: anche le sagre, le feste di paese, manifestazioni come quella di oggi sono importanti perché fanno comunicazione. Senza questo evento non sarei venuto e non avrei potuto apprezzare la bellezza del borgo di Nibbiano”. L’invito è di sfruttare l’Expo, esortando la Provincia a giocare un ruolo chiave, attuando una politica di coordinamento.

Per concludere, il giornalista ha illustrato alcuni dati per dimostrare come il territorio piacentino abbia un certo appeal, riportando l’esempio dell’applicazione per smartphone del “Golosario Piacentino” (con contenuti e informazioni enogastronomiche delle nostre zone), che in poco tempo ha visto aumentare esponenzialmente i propri lettori, attirando la gente verso la nostra provincia.

Il Valtidone Wine Fest si conclude questo fine settimana con l’ultimo appuntamento a Pianello Val Tidone.

 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.