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Un’altro pezzo storico d’ Italia in mano agli stranieri

Non solo sudafricani in Chianti, +11% stranieri

 

L’arrivo dei sudafricani nel Chianti quest’anno fa seguito all’acquisto per la prima volta nel 2013 di un’azienda vitivinicola nello stesso territorio, La Ripintura, a Greve in Chianti, da parte di un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, a conferma della capacità dell’agricoltura italiana di attirare stranieri la cui presenza è aumentata nel settore dell’’11 per cento durante gli anni della crisi.

È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’acquisto da parte di un gruppo di imprenditori sudafricani della tenuta trecentesca di Vignamaggio a Greve in Chianti, costruita dalla famiglia Gherardini a cui apparteneva Lisa, la modella del dipinto della Gioconda di Leonardo Da Vinci, di proprieta’ dell’avvocato Gianni Nunziante dal 1988, che conta 42 ettari di vigneto a Chianti Classico (160 ettari l’estensione totale del terreno, di cui 11 ad oliveto).

 

Dopo i grandi marchi del Made in Italy, gli stranieri assaltano le campagne italiane con un aumento dell’11 per cento delle aziende agricole passate in mani estere durante gli anni della crisi ed oggi si conta un totale record di 17.286 imprenditori agricoli stranieri che operano in Italia nel settore agricolo, secondo le elaborazioni Coldiretti, sulla base dei dati Inea-Infocamere rispetto all’inizio crisi nel 2007. L’agricoltura è il settore che è stato piu’ in grado di attirare gli stranieri in netta controtendenza all’andamento generale. Gli investimenti nelle aziende agricole – sostiene la Coldiretti – non sono infatti delocalizzabili e le opportunità di sviluppo che possono creare sono legate ai territori italiani, a differenza di quanto accade per le altre attività economiche, dove spesso al passaggio di proprietà ha fatto seguito la chiusura degli stabilimenti ed il loro trasferimento fuori dai confini nazionali.

La maggioranza delle aziende agricole acquisite dagli stranieri – conclude la Coldiretti – si trova in Toscana (14 per cento), il 13 per cento in Sicilia, il 7 per cento sia in Veneto, che nel Lazio e in Campania.

 

( Fonte Il Velino )