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Vini beneventani, boom in Usa.

 

Operatori americani nel Sannio


Prende il via oggi la strategia elaborata dalla Confagricoltura di Benevento per promuovere le aziende vitivinicole sannite sui mercati internazionali. Con lâintento di supportare ed organizzare lâofferta dei vini beneventani, riducendo il distacco tra le piccole e medie aziende di Benevento ed i mercati internazionali (in primis, gli Usa), le prime aziende interessate che presenteranno i loro prodotti oggi sono: âMustilliâ? di SantâAgata dei goti, âLa Rivoltaâ? di Torrecuso, âNifo Sarrapochielloâ? di Ponte e âTorre Gaiaâ? di Dugenta.
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La Confagricoltura di Benevento sta svolgendo un monitoraggio delle aziende vitivinicole sannite per avviare un’azione promozionale del settore che prenderà il via domani in provincia di Benevento e cio’ in seguito a richieste pervenute da imprenditori operanti nella ristorazione e nell’import di prodotti italiani negli Stati Uniti. è quanto rende noto il presidente della Confagricoltura sannita, Andrea Postiglione Coppola.
âIl successo del settore vitivinicolo provinciale, che rappresenta quasi la metà della produzione viticola campana, è legato strettamente alla qualità – dice Postiglione Coppola – I nostri vini più rinomati, lâAglianico e la Falanghina, cui si è aggiunto la Coda di Volpe, ormai hanno ricevuto ampi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Tanto è vero che gli imprenditori italo americani Marcello e Sima Verzino, operanti nel settore della ristorazione a livello internazionale, con attività in diverse città del mondo (Roma, Atene, New York e Phoenix in Arizona), hanno chiesto alla Confagricoltura di agevolarli nella conoscenza della realtà vitivinicola provincialè.
âCon lâintento di supportare ed organizzare lâofferta dei vini beneventani, riducendo il distacco tra le piccole e medie aziende di Benevento ed i mercati internazionali – continua Postiglione – le prime aziende interessate che presenteranno i loro prodotti domani sono Mustilli di S. Agata dei Goti, La Rivolta di Torrecuso, Nifo Sarrapochiello di Ponte e Torre Gaia di Dugentà.
âCon questa iniziativa – continua Postiglione – si tende ad organizzare lâofferta dei prodotti agricoli aziendali in modo continuo con qualità standardizzate e in quantità tali da soddisfare la domanda dei mercati internazionali: se non si farà questo le nostre produzioni finiranno per essere relegate ai margini del mercato e destinate ad occupare delle nicchie sempre più strettè. âInoltre – conclude il presidente di Confagricoltura – occorrerebbe promuovere tra le cantine aziendali forme associative che potrebbero ritornare utili agli imprenditori agricoli per affrontare meglio le sfide del mercatoâ.


( Fonte  Denaro )