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Vini francesi: 130 trattamenti chimici

Le Canard Enchaine ha svolto una indagine sui vini francesi scoprendo ben 130 trattamenti chimici nella lavorazione del prodotto.

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Il laboratorio ha testato più di 300 vini francesi, alla ricerca di una vasta gamma di trattamenti, tra cui pesticidi e fungicidi. Dei vini testati, il 90 per cento aveva qualche traccia di pesticidi, anche se tutti i livelli erano al di sotto dei limiti di legge consentiti.

 

Limiti per i livelli di pesticidi nell’Unione Europea variano a seconda dell’agente, ma sono generalmente molto piccoli – per esempio, uva da vino possono contenere solo un massimo di 1 milligrammo per chilogrammo di miclobutanil fungicidi, e 0,2 mg / kg del penconazolo fungicida.

 

Ma “anche se le singole molecole erano al di sotto dei livelli di soglia di tossicità,” l’azienda che ha testato i vini ha detto che “c’è una preoccupante mancanza di ricerca sugli effetti di accumulo, e di come le molecole interagiscono tra loro.”

 

Alcuni dei vini testati contenevano tracce di nove tipi di pesticidi, aumentando i timori che piccole quantità di sostanze chimiche potrebbe causare danni.

 

Trra i trattamenti chimici trovati, ve ne sono alcuni che vanno dallo zolfo sino al ferrro, alla gelatina e alla colla di pesce, compreso anche il potassio. Rra le sostanze chimiche usate, il ferro cianuro di potassio è molto pericoloso e rischia di causare seri danni e problemi e va usato con cautela e particolare attenzione.

 

In Italia, non si sa bene quali siano e come siano i nostri vini, in quanto non è stata realizzata una vera e propria indagine o per lo meno non è stata così approfondita, come quella francese.

 

 

( Fonte notizie.it )