Home Arrabbiature VINO CONTRAFFATTO: SEQUESTRATO FALSO ‘PRIMITIVO DI MANDURIA’ DI NOTE ETICHETTE

VINO CONTRAFFATTO: SEQUESTRATO FALSO ‘PRIMITIVO DI MANDURIA’ DI NOTE ETICHETTE

(AGENPARL) – Roma, 20 dic – I militari della Guardia di finanza hanno eseguito un sequestro di vino ‘Primitivo di Manduria’ commercializzato da un’importante azienda abruzzese operante in campo nazionale e internazionale.

 

I finanzieri, coordinati dalla Procura di Taranto, hanno accertato la commercializzazione di ‘Primitivo di Manduria’ ‘doc’ e ‘Igt’ attraverso marchi ingannevoli, di esclusiva pertinenza di una importante cantina sociale con sede a San Marzano di San Giuseppe (Ta). Scoperte irregolarita’ anche nell’etichettatura delle bottiglie di vino, caratterizzate da un illecito riferimento, quale soggetto responsabile dell’imbottigliamento, a una ‘societa’-ombra’ con sede in Manduria che, in realta’, non ha mai acquistato, ne’ venduto vino. In particolare sono state utilizzate denominazioni e marchi (‘Terre del Sud’,’Follia’, ‘Oversessanta’, ‘Oversettanta’, ecc.) nonche’ e’ stata costituita la societa’ ‘Vigneti del Sud’ che, connotati da “evidente forza evocativa” dei marchi legittimamente registrati dalla cantina sociale, sono stati ritenuti idonei a trarre in inganno l’acquirente sull’origine, la qualita’ o provenienza del prodotto da un determinato produttore. I fatti accertati, infatti, hanno evidenziato l’aggiramento della normativa in materia di tutela dei marchi commerciali e lo sviamento delle informazioni destinate al consumatore, attraverso condotte finalizzate ad indurre in errore l’acquirente finale sulle caratteristiche del prodotto vinicolo. Il sequestro dei prodotti, nonche’ delle etichette, del materiale di confezionamento e pubblicitario (per un totale di circa 500 mila pezzi), e’ avvenuto presso stabilimenti, depositi ed esercizi commerciali dislocati sull’intero territorio nazionale. L’attenzione dei finanzieri si e’ focalizzata, altresi’, sulle pagine internet che pubblicizzavano gli stessi prodotti, accertando la falsita’ delle informazioni promozionali fornite sull’origine del vino.

Conseguentemente sono state attivate le procedure connesse all’oscuramento delle stesse. I responsabili dell’impresa abruzzese sono stati denunciati, a vario titolo, con le accuse di contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci.

 

( Fonte www.agenparl.it )

 

Chiarimenti

 

Leggo su facebook queste precisazioni, che ritengo doveroso portare alla conoscenza dei lettori di questo sito

RG

 

” Valentino Sciotti

Gentilissimo Sig. Gangi,

faccio seguito alla notizia che lei ha rilanciato riguardo a presunto sequestro di Vino Primitivo di Manduria falso, per chiarirle che la realtà dei fatti è ben lontana da quanto riportato ma, si tratta semplicemente di una guerra tra due ex soci di una azienda in liquidazione.

 

Per esaudire la curiosità legittima sua o dei lettori del suo blog, è bene che lei sappia che a fine anno 2003, la Farnese che era già leader in tutto il Sud Italia nella esportazione di vini in tutti i continenti, ha deciso di avviare una cooperazione che ha portato alla nascita della Feudi di San Marzano con quote paritetiche, unitamente alla Cantina Sociale di San Marzano. In solo otto anni, la Feudi di San Marzano, è diventata Azienda leader in regione ed i suoi vini sono stati esportati in oltre 50 paesi, portando accresciuta redditività ai contadini del territorio e grande notorietà internazionale alle tipologie vinicole regionali. Nella forma di cooperazione la Farnese metteva a disposizione know-how in campo enologico, commerciale, di marketing e manageriale e la Cantina di San Marzano, che fino ad allora vendeva localmente solo qualche decina di migliaia di bottiglie, metteva a disposizione la struttura operativa ed i vigneti dei propri soci, ricevendo in cambio anche l’assegnazione della carica di Presidente in capo al Presidente della Cantina stessa ed in secondo tempo, l’incarico di gestire la distribuzione nazionale. A fine 2012, senza che, a mio avviso, ve ne fosse alcuna ragione plausibile, Il presidente della Feudi di San Marzano, che era anche presidente della Cantina Sociale di San Marzano, poneva in essere azioni di contenzioso, fino a mettere in liquidazione la società e forte della sua doppia carica, ne restava di fatto l’unico a gestirla ed a prendere ogni decisione, fino alla nomina del liquidatore avvenuta lo scorso luglio. Di fatto noi che avevamo dato il contributo determinante alla nascita ed al successo dell’Azienda pugliese ne venivamo esclusi da ogni fase operativa, gestionale e di controllo e, per far fronte a richieste dei nostri clienti, con i quali eravamo anche moralmente obbligati, abbiamo costituito la Vigneti del Salento con sede in Manduria. Da questo punto in poi la conflittualità si è esasperata passando ad azioni legali da ambo le parti che hanno avuto l’apice nel momentaneo sequestro legato a marchi oggetti di contenzioso e ad a quella che noi riteniamo con assoluta certezza, una errata interpretazione della norma sulla etichettatura vigente in materia.

 

Fin qui i fatti, tutto il resto è oggetto di disputa con richieste di sequestri e denunce di violazioni di registrazione marchi, da ambo le parti e, per le quali la parola è stata demandata agli organi competenti che dovranno esprimersi sul reale accertamento dei fatti.

 

Non vado oltre perché non è questo il luogo adatto per gli approfondimenti ma, le confermo che non si tratta di nessun vino Falso.

 

La ringrazio per l’opportuntià di chiarimento che mi darà con i suoi lettori e la

 

Saluto Cordialmente 

19 Dic.2013 ore 18,18 “