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VINO NOVELLO: -1,3% NEL 2006, SNOBBATO DALLE GRANDI REGIONI

 












VICENZA – Novello ancora in salute nel 2006, ma con numeri in leggera discesa. Le bottiglie prodotte quest’ anno saranno 15 milioni 613 mila, in calo dell’1,3% sul 2005 (minore però del -2,5% dell’intera produzione vinicola), e anche i produttori scendono di numero: dai 345 dello scorso anno ai 331 attuali. Complessivamente sono stati 117.103 gli ettolitri destinati quest’anno dalle cantine italiane al novello.

Ma c’é una novità nella distribuzione dei volumi a livello regionale: rimane stabile il primato del Veneto (34,5% delle bottiglie, 30% del fatturato) e del Nord nel suo complesso (60% dell’intera produzione), ma c’é un allontanamento dal Novello delle regioni italiane leader nel vino, Piemonte (-17,2%), Toscana (-8%) e anche Lombardia (-9,4%).

Sono i primi dati del vino Novello 2006, cui è dedicato il 18/O Salone che si aprirà domani alla Fiera di Vicenza; cerimonia che sarà preceduta alla mezzanotte, com’é tradizione, dal deblocage delle prime bottiglie di questo vino giovane che può essere stappato dal 5 novembre. Un vino piacevole, apprezzato soprattutto dai giovani e dalle donne, che però rimane di nicchia, con un’incidenza dello 0,24% sull’intera produzione italiana. Eppure è un’importante valvola si sfogo per molte aziende, dal momento che nel 2006 genererà 72 milioni 893 mila euro di fatturato.

Un vino, inoltre, ha spiegato nella relazione sul Novello 2006 il direttore di “Civiltà del bere” Pino Khail, che tende sempre più a specializzarsi, privilegiando nelle vendite il canale familiare (grande distribuzione e punti vendita più ricettivi) piuttosto che quello di alberghi e ristoranti. Tuttavia il Novello, anche nel 2006 – ha illustrato Kail – terrà bene nella qualità ed nei prezzi, che generalmente dovrebbero vedere un ritocco medio all’insù del 2,2%, con un costo medio della bottiglia al consumatore di 4,7 euro.

Nel panorama produttivo italiano, spicca nel 2006 il balzo in avanti di cinque regioni (Umbria, Abruzzo, Emilia Romagna, Puglia e Marche); ma è stata soprattutto l’Umbria a scalare le classifiche, perché rispetto al 2005 ha aumentato del 61,3% la propria produzione di novello, merito peraltro quasi per intero di una sola cantina, che da 50 mila e passata quest’anno a 250 mila bottiglie. A livello nazionale, il 70,2% della produzione del ‘primo vino’ resta concentrata in cinque regioni, Veneto (34,5%), Toscana (12,9%), Trentino (10,0%), Puglia (5,8%), Friuli Venezia Giulia (5,6%).

Ulteriore conferma che il novello italiano è un prodotto orientato sempre di più alla specializzazione, arriva dal dato delle cantine con maggiore produzione: il 7,2% delle aziende produce il 45% delle bottiglie immesse sul mercato, e vi sono allo stesso tempo 24 cantine che producono più di 200 mila bottiglie ciascuna, per un saldo che é quasi la metà (7 milioni e 20 mila bottiglie) del totale italiano. I vitigni utilizzati per il novello italiano sono 62, mentre 67 sono le bottiglie ‘monovitigno’ e 42 quelle prodotte con uve autoctone.


( Fonte Ansa )