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Vino rosso, helicobacter pilori e radicali liberi

 


 


  


 


Analizzando 13 vini rossi provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dellUniversità di Siena si sono concentrati sugli effetti contro lHelicobacter pylori, il principale patogeno della mucosa gastrica, e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro lHelicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la  presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano dAbruzzo, il Nero dAvola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, i vini del Salento in Puglia, la Barbera del Piemonte, il novello di Chieti, il Gutturnio. 


 


Un bicchiere abbondante di vino a pasto – dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre leffetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica. Se il consumo però aumenta oltre i 350 millilitri a pasto, letanolo agisce in senso negativo sullo stomaco provocando danni che possono essere anche di notevole entità.


 


La ricerca è stata finanziata dall’Associazione Nazionale Città del Vino; hanno sostenuto il progetto anche i Comuni di Montefalco (Perugia), Nizza Monferrato (Alessandria) e le aziende Cantina Due Palme e Cantine Albano Carrisi di Cellino San Marco (Brindisi); la Cooperativa Olearia Vinicola di Orsogna (Chieti); la Cantina Valdibella di Camporeale (Palermo).


 


Come si legge dalla relazione conclusiva della ricerca, curata da Marco Biagi insieme ai ricercatori della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento, i responsabili maggiori dellattività sullHelicobacter pylori sono gli stilbeni, in particolare il resveratrolo. Questo componente, ormai ampiamente studiato e su cui ormai si pensava di aver detto tutto, non finisce di stupire. Il resveratrolo isolato ha unattività altissima su Helicobacter pylori, paragonabile a quella dei comuni antibiotici di sintesi.


 


Appare quindi evidente che un vino rosso, ricco in polifenoli e resveratrolo, ha in sé tutti gli elementi per manifestare unazione protettiva sulla mucosa gastrica.  Come ulteriore approfondimento è stata studiata lattività antiradicalica in vitro, usando diverse metodiche spettrofotometriche, Photochem e DPPH.


La presenza di radicali liberi anche nello stomaco promuove linsorgenza di diverse patologie infiammatorie e i dati ottenuti dalle moderne ricerche suggeriscono che linfezione da Helicobacter pylori provoca uno spostamento dellequilibrio redox nei fluidi gastrici con aumento della concentrazione dei radicali stessi. Lo studio dellattività dei vini rossi sulla protezione della mucosa gastrica non poteva quindi non prevedere saggi sullattività antiradicalica.


 


Alla concentrazione del 5% tutti i vini hanno rivelato un alto potere antiossidante, sempre superiore al 50%. I vini con la concentrazione di polifenoli più alta sono risultati più attivi, oltre l80%. Nellattività antiossidante gli antociani e le procianidine giocano un ruolo importante: i vini più ricchi in antociani si sono rivelati i più attivi in assoluto, infatti, il vino Cabernet Toscana, sebbene non particolarmente ricco di polifenoli totali ma ricco in antociani, al 5% ha evidenziato unattività dell84%. Le leucocianidine di V. vinifera, anche se isolate, hanno un potere antiossidante superiore al 90% a concentrazione di 100 μg/mL con un IC50 molto simile a quella della Vitamina C. Da quanto si può ricavare dai risultati ottenuti si possono trarre delle interessanti osservazioni che riguardano lattività salutistica del vino rosso.


 


La qualità delle uve e dei processi di produzione, oltre che sugli aspetti meramente alimentari, influiscono in maniera notevole anche su quegli aspetti salutistici che sono intimamente connessi con le caratteristiche proprie del vino.


Proprio il vino può essere portato ad esempio per spiegare limportanza del fitocomplesso: lattività del prodotto intero sulla protezione della mucosa gastrica è superiore a quella dei propri componenti isolati alle stesse concentrazioni in cui si ritrovano nel vino, che quindi, anche per la sua natura idroalcolica, rappresenta il veicolo ideale per lazione dei principi attivi.


Concludendo, è giusto ribadire che il vino non è la somma ma la moltiplicazione delle proprietà dei suoi componenti e si può senzaltro azzardare a dire che il moderato consumo di vino rosso può e deve essere promosso, insieme alla cultura del buon bere.


 


( Fonte Infowine )


 


 


Osservazioni di Winetaste


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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.