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Abruzzo Pecorino Doc Castello di Semivicoli, il vino buono che fa bene

Masciarelli Tenute Agricole lancia la nuova annata del suo vino di punta: parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza

 

 

E’ un vino che fa bene, in tutti i sensi, quello di Masciarelli Tenute Agricole. L’Azienda vitivinicola abruzzese, tra le più importanti del panorama enologico del Centro-Sud Italia, con la presentazione della nuova annata dell’Abruzzo Pecorino Doc Castello di Semivicoli 2022 rinnova il suo impegno a favore dei diritti dell’infanzia, destinando ancora una volta uno dei suoi vini più innovativi alla realizzazione di un progetto charity.

Parte del ricavato delle vendite sarà devoluto, infatti, ad Angsa -Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici – Abruzzo Onlus, impegnata a garantire una vita serena e dignitosa alle persone affette da autismo. E per essere sicura che tutti lo sappiano, sulle bottiglie accanto all’etichetta che racconta il vino ha messo anche il logo della Onlus. Masciarelli Tenute Agricole è stata fondata nel 1981 dall’intraprendenza di Gianni Masciarelli, volto noto dell’enologia abruzzese e grande innovatore, dal 2008 alla guida c’è Marina Cvetic Masciarelli, compagna di vita e di lavoro di Gianni e la figlia Miriam Lee Masciarelli.

 

Marina e Miriam

Per loro la solidarietà è diventata una best practice iniziata nel 2017 con il sostegno alla Onlus Progetto Noemi. Negli anni successivi, hanno beneficiato dei rispettivamente la Cooperativa Sociale Kaleidos (2018), Il Giardino Segreto (2019), BambiniSenzaSbarre Onlus (2020), Terre des Hommes Italia in Libano (2021) e Food for Soul (2022). “Per Masciarelli Tenute Agricole produrre vino non significa soltanto realizzare un prodotto di altissima qualità, ma trasmettere in ogni bottiglia la storia, la cultura e le tradizioni di un territorio, il ricordo delle mani che lo hanno creato, i valori di un’azienda – raccontano Marina e Miriam – E proprio il forte legame con l’Abruzzo, e con le persone che la abitano è uno dei valori fondanti”.

L’Abruzzo Pecorino Doc è il vino di punta della linea Castello di Semivicoli. Dal profumo intenso e persistente, stupisce al naso con note balsamiche, sostenute da salvia, timo ed erbe di montagna, e seguite da delicati sentori agrumati di pompelmo rosa e lime, per poi tradursi in un sorso fresco e sapido. Un bianco prodotto con sole uve Pecorino in purezza, coltivate nei vigneti che circondano il Castello di Semivicoli, seicentesca dimora baronale nel comune di Casacanditella (Chieti), acquistata e riqualificata da Gianni Masciarelli e Marina Cvetic nel 2004, ora wine resort e punto di riferimento per l’hospitality. La bottiglia è acquistabile sul sito www.store.masciarelli.it e nelle migliori enoteche e ristoranti.

( fonte quotidiano.net )

 

UN MIO RICORDO DI GIANNI MASCIARELLI

 

a sx Gianni Mascarelli con a dx la moglie Marina

Ho conosciuto Gianni Masciarelli alcuni anni prima della sua scomparsa, avvenuta il 31 luglio 2008 in un albergo in Germania. Ricordo ero con un gruppo di giornalisti di settore, durante un press tour in Abruzzo, lo abbiamo atteso oltre mezzora su un piazzale, davanti alla sua abitazione, poi ci ha accompagnati al Castello di Semivicoli , all’epoca ancora in fase di ultimazione del restauro.

Era un tipo schivo, schietto, diretto, forse anche burbero all’apparenza, ma se riuscivi ad entrare in sintonia con lui, ti trovavi di fronte un’altra persona. Un aneddoto sulla mia conoscenza con Gianni : mi sono avvicinato con discrezione e molto tatto, chiedendogli se fosse vera la storia che avevo letto in una intervista sul rapporto con il nonno.

Gianni è partito da zero nei primi anni ’80, il nonno aveva qualche ettaro di vigneto e Gianni iniziò la sua avventura chiedendo al nonno se gli avesse ceduto le sue uve, ottenendo una risposta affermativa, ma con l’indicazione ( da parte del nonno ) di quanto costassero quelle uve.

Gianni leggermente infastidito ( eufemismo ) disse al nonno : ” ma come, fai pagare le uve a tuo nipote ? ma ti sembra una bella cosa ? ” ed il nonno abruzzese testardo come il nipote : ” certo, se le vuoi me le paghi, altrimenti ti rivolgi ad altri “. La storia prosegui’ per diversi anni.

Viene a mancare il nonno, ( ricordiamoci che prima o poi tutti i nonni vengono a mancare ndr ) , e in un mobile viene ritrovato un sacchetto di soldi in contanti con all’interno un biglietto, nel quale era scritto : ” questi soldi sono di Gianni, ma cosi’ ha capito che ogni cosa ha un prezzo e ce la dobbiamo guadagnare ” !

Gianni negli anni è diventato uno dei piu’ grandi ed affermati produttori vitivinicoli d’Abruzzo e d’Italia, con oltre 300 ha di vigneti sparsi nelle quattro province abruzzesi ! Una grande e bella lezione di vita !

Da quel momento Gianni mi ha chiamato in disparte con se e mi ha accompagnato per tutto il castello, lasciando gli altri convenuti al loro buffet ! Ti ricordo con affetto e simpatia caro Gianni, io ammiro ed adoro le persone vere , genuine ed autentiche come Te ! Riposa in pace ovunque Tu sia !

Roberto Gatti

 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.