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Ai paesaggi del Collio il ‘Premio al territorio’

E’ stato assegnato a uno dei terroir più famosi al mondo per la produzione di vini bianchi, il Collio, il 6° ‘Premio al territorio’.

 

 

A renderlo noto Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane. Il premio, conferito oggi, è stato assegnato all’unanimità a questo angolo di Friuli Venezia Giulia, “per essere stato protagonista e guida del rinascimento del vino italiano, per aver trasmesso ai propri vini lo spirito e il carattere che ha permesso di vivere e prosperare in un luogo duro e difficile, per la capacità e la decisione necessari per riconquistarne il primato”, come ha spiegato, riportando la motivazione del premio, il presidente Vinarius, Andrea Terraneo.

 

“È un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – ha affermato il presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, Robert Princic – perché premia la vocazione del nostro territorio. Nel Collio, infatti, a una predisposizione naturale dell’area, si aggiunge il fondamentale apporto dei nostri produttori che, con la loro cura meticolosa dei vigneti, tutelano l’ambiente e impreziosiscono i nostri paesaggi”.

 

I 1.400 ettari che costituiscono questa denominazione si trovano in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia, e devono la loro fama a vini bianchi capaci di migliorare negli anni: gli autoctoni Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia coltivati insieme agli internazionali Sauvignon, Chardonnay e Pinot Grigio, che qui cresce da più di 170 anni, senza dimenticare l’uvaggio Collio Bianco. Le ripide colline che lo caratterizzano, l’alto drenaggio e l’elevato contenuto in minerali del terreno, costituito da ‘Ponca’, un’alternanza di strati di marne e arenarie, conferiscono ai vini un notevole equilibrio tra sapidità, acidità e grado alcolico, capace di farli resistere e migliorare nel tempo. L’assegnazione di oggi è però solo il primo passo del ‘Premio al territorio’: seguirà, infatti, una visita studio dei soci Vinarius per conoscere meglio il Collio e, in autunno, la promozione nelle enoteche associate, con una settimana di degustazioni della denominazione nei locali di tutta Italia.

 

( Castello di Spessa resort )

Il Consorzio Tutela Vini Collio rappresenta le 180 aziende socie e le 220 aziende non socie impegnate nella promozione e valorizzazione della denominazione Collio, ed è uno dei consorzi più antichi d’Europa (una prima associazione enologica nacque nel Collio nel 1872), il terzo in Italia e il primo in Friuli Venezia Giulia, poiché fondato nel 1964. Nel suo oltre mezzo secolo di attività, ha operato nel segno della continuità ma anche dello studio e della ricerca, come dimostrato dalle diverse vicende storiche che negli anni hanno visto l’area all’avanguardia in campo enologico.

 

Nel 2003 viene istituito il Premio Collio, riconoscimento di respiro internazionale, nato per commemorare il fondatore e primo presidente del Consorzio, il conte Attems di Petzenstein, che ogni anno premia i migliori lavori nell’ambito di tesi di laurea, dottorati e articoli, che abbiano dato un valido contributo, sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura, dell’enologia e della valorizzazione del territorio.

 

Vinarius è l’associazione delle enoteche italiane che, ad oggi, conta su un centinaio di locali sul territorio nazionale e ne annovera anche una decina nei vari continenti, tutte impegnate nella promozione della cultura del vino italiano. Vino che diventa unico e inimitabile nel mondo anche grazie all’area in cui viene prodotto. Per questo, dal 2004 Vinarius organizza il ‘Premio al territorio’, che, con cadenza biennale, assegna un riconoscimento a una specifica area geografica. La scelta avviene non solo in virtù della sua vocazione vitivinicola. Tra i requisiti vi sono, infatti, anche l’esistenza di un paniere agroalimentare di particolare pregio, uno sviluppo del territorio sostenibile, una tradizione, una storia, un’accoglienza turistica di livello. Caratteristiche, queste, che il Collio ha dimostrato di possedere, così come lo avevano fatto precedentemente il Conegliano Valdobbiadene nel 2013, la Maremma Toscana nel 2011, il Marsala nel 2009, il Salento nel 2006 e la Valtellina nel 2004.

 

 

( Fonte adnkronos )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.