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Anteprima Costa Toscana


 



Una radiografia dei “nuovi vini”…


 


Non ho potuto partecipare a fine maggio a questa interessante manifestazione in Toscana, in quanto impegnato in Sicilia , ma vi riporto il report dellamico e collega Lorenzo Colombo, che ho reperito sul sito per il quale scrive : Vinealia.


Spero di potere esserci nelle prossime edizioni.


Buona lettura


Roberto Gatti


 


 


Edizione 2007. Siamo nuovamente a Lucca, per la settima edizione di ANTEPRIMA, la manifestazione, organizzata dallAssociazione Grandi Cru della Costa Toscana, le date sono quelle dellanno precedente, 27 e 28 maggio, cambiano i giorni della settimana, domenica e luned anzich i classici sabato e domenica, non ci sembrata una buona idea, domenica pomeriggio non erano infatti molti i giornalisti seduti a degustare, e luned mattino erano ancor meno; la maggior parte infatti ha preferito concentrare la maggior parte degli assaggi nella sola mattinata di domenica.


Diversa anche limpostazione delle degustazioni, per la prima volta infatti oltre alle classiche prove di botte, si sono potuti assaggiare seduti ed in tutta tranquillit i vini effettivamente in commercio, e per di pi alla cieca; ottima occasione che naturalmente noi di vinealia non ci siamo lasciati sfuggire, e quindi sotto con i 79 vini, tutti ovviamente degustati, lasciando alla fine gli assaggi en primeur (altri 78 vini) dei quali, per motivi di tempo, abbiamo assaggiato solamente pochi campioni (23) e soprattutto in modo palese.


Per quanto riguarda lassociazione Grandi Cru della Costa Toscana, i motivi della sua nascita, i suoi scopi e finalit vi rimandiamo allarticolo scritto lanno scorso, qui evidenziamo solamente il fatto che a fronte di nove aziende uscite, ne sono entrate 16 nuove, portando il totale degli associati a quasi 80, con una produzione che supera ormai i 6,5 milioni di bottiglie.


Come vedrete poi dalla cronaca delle degustazioni, alcune di queste aziende appena entrate si sono subito fatte notare per la qualit dei vini presentati.


Per quanto riguarda alcune considerazioni generali sui vini degustati dobbiamo dire che la provincia che pi ci ha entusiasmato quella di Livorno, che ha presentato 16 campioni: 10 Doc Bolgheri, di cui 7 Superiori, 3 Igt Toscana e 3 Doc Val di Cornia, non era disponibile il Bolgheri Sassicaia, pur presente nella lista; ben 13 di questi vini sono stati valutati con un punteggio superiore agli 85 punti, e uno ha superato i 90, fornendoci quindi una prestazione di grande uniformit e di qualit globalmente pi che positiva.


Molto interessante anche la batteria dei vini della provincia di Grosseto, 23 campioni la maggior parte dei quali presentati come Igt Maremma Toscana (14), 5 erano Doc Morellino di Scansano, di cui uno Riserva e 4 appartenevano alla Doc Montecucco; valutazioni abbastanza omogenee con qualche vertice che ha lambito i 90 punti.


Risultati abbastanza omogenei anche per i 16 campioni della provincia di Lucca, 10 Igt Toscana e 6 Doc Colline Lucchesi, qui non si raggiungono punteggi altissimi, se non in un caso, mentre in un altro la valutazione non raggiunge gli 80 punti.


Solamente due i vini della provincia di Massa, di cui uno veramente interessante e curioso, si tratta del Massaretta 2004 dellazienda Cima, prodotto appunto con uve Massaretta, unantica variet locale famosa nella prima met del 900 per la sua capacit di macchiare, data la sua intensit colorante, i banconi di marmo delle osterie della zona; questo vitigno, riscoperto e riproposto utilizzando le moderne tecniche enologiche ha fornito, nellinterpretazione di Cima, un vino dal color rubino luminoso; pulito al naso, di media intensit olfattiva e con note di frutta speziata; di buona struttura in bocca e buona persistenza gustativa, con un piacevole finale amarognolo (85-86 punti).


La provincia di Pisa quella che globalmente ci ha pi deluso, a parte pochi casi di vini interessanti, la maggior parte erano prodotti con poca personalit, in questa batteria abbiamo notato in pi campioni dei sentori pungenti, di smalto e di acetone non proprio eleganti. 21 i vini in assaggio, 17 Igt Toscana, due Doc Montescudaio, un Doc Colli Etruria Centrale e un Docg Chianti; ben 6 vini non sono stati ritenuti degni degli 80 punti e su almeno un paio non ce la siamo sentita di esprimere un giudizio.



Unanalisi approfondita dei vitigni utilizzati molto ardua da stilare, essendoci uneterogeneit e una variabilit estrema da provincia a provincia e da produttore a produttore; se nel grossetano se la giocano pi o meno alla pari, in termine di numeri, il Sangiovese ed il Cabernet Sauvignon, in provincia di Livorno, dove la maggior parte dei prodotti arrivano dal bolgherese, il Sangiovese praticamente assente; ritorna invece prepotente nei vini lucchesi, dove si trova anche una notevole presenza di Syrah; grande variabilit invece nel pisano, con buona presenza di Sangiovese e sporadiche apparizioni dei classici vitigni toscani, Ciliegiolo e Colorino.


Ma vediamo ora alcuni commenti sui vini che abbiamo assaggiato, ovviamente forniremo solamente un sunto di quelli ritenuti pi interessanti, divisi per provincia e per tipologia; alcuni di questi prodotti erano gi stati da noi degustati in recenti occasioni, circa un mese fa eravamo infatti a Bolgheri per la presentazione delle nuove annate, potete leggere le recensioni nellarticolo Bolgherese: le nuove annate; mentre il 26 maggio eravamo a Cecina per unaltra manifestazione Costa Toscana Wine & Food di cui potete legegre in un altro articolo; interessante dunque poter fare il confronto con i giudizi espressi in varie occasioni, dove si possono riscontrare le variabili dovute alla soggettivit del degustatore, al suo stato danimo, alla sua condizione fisica e psicologica, alla sua freschezza o stanchezza, oltre ovviamente alla diversa bottiglia assaggiata.


Per rendere il pi obiettivo possibile il giudizio espresso, ricordandovi ancora una volta, ma non ci stancheremo mai di ripeterlo, che si tratta di valutazioni estremamente personali, abbiamo diviso gli assaggi in due tornate, domenica mattina e luned mattina, in modo da non stancare eccessivamente il palato; i primi vini assaggiati nella tornata di domenica mattina erano leggermente freschi come temperatura, e quindi a volte abbiamo evidenziato un impatto tannico un poco aggressivo.


Provincia di Grosseto, Igt Maremma Toscana: su tutti spicca lAvvoltore 2004, di Moris Farm, 75% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon e 5% Syrah, dal colore rubino violaceo; pulito ed elegante al naso, con leggere note vegetali dove riconosciamo il peperone; elegante anche in bocca, dove ritroviamo piacevolmente il peperone; questo vino lambisce i 90 punti (89 ).


Nectar Dei 2005, di Fattoria Nittardi, Cabernet Sauv., Merlot e Syrah la composizione, intenso il colore, ancora violaceo, nel bicchiere si muove lentamente, dando lidea di grande estratto; alcolico al naso, con sentori di frutta matura e leggera speziatura; notevoli in bocca sia il corpo che il tannino, vino muscoloso (85 ).


Poggio Bestiale 2005, di Fattoria di Magliano, 50% Merlot ed il rimanente suddiviso tra Cabernet Sauvignon e Franc; dal colore violaceo intenso; leggere note surmature al naso, speziato, sentori di cuoio e tabacco; in bocca notevoli la struttura, lalcolicit ed il tannino (85 punti).


Ampeleia 2004, dellomonima azienda, appena entrata nellassociazione, vino composto per il 70% da Cabernet Franc e Sangiovese, pi un 30% di uve non specificate, violaceo profondo il colore; naso pulito e di buona eleganza, sentori di frutta matura e prugna secca; di media struttura e dal tannino asciutto (85 punti).


Doc Montecucco Sangiovese: Poggio dOro 2004, di Le Calle, azienda che non conoscevamo, Sangiovese in purezza dallintenso colore rubino granato; pulito il naso, di media intensit, con note di confettura; pulito anche in bocca, dove entra con leggera aggressivit, asciutto il tannino e buona la persistenza (87 ).


Collemassari 2004, tipologia Riserva, di Collemassari, Sangiovese 80%. Ciliegiolo 10% e Cabernet Sauv. 10%, granato intenso il colore; frutta matura speziata e tabacco al naso; pulito ed asciutto in bocca, piacevolmente amarognolo, buona la Pai (86 punti).


Doc Morellino di Scansano: Laire 2004, di Bruni Paolo, altra azienda che non conoscevamo, Sangiovese 85%, Syrah 15%, violaceo il colore; pulito ed intenso il naso, con sentori di frutta matura speziata; grande struttura in bocca, tannino potente ma elegante, speziatura netta (pepe), legno abbastanza percepibile, lunga la persistenza (85-86 punti).


 


Provincia di Livorno, Doc Bolgheri: qui troviamo il vino che pi ci ha stupito, Borgeri 2006, prodotto da Giorgio Meletti Cavallari, giovane figlio di Piermario, padre del Grattamacco; azienda nata nel 2002 e che ci colpisce per la qualit raggiunta in cos poco tempo; il vino composto da 40% Cabernet Sauvignon, 40% Merlot e 20% Syrah, rubino brillante il colore; pulito il naso, con intense note di cioccolato fondente, frutta matura, naso che abbiamo trovato molto bello; pulito anche in bocca, con frutta leggermente speziata, certamente un vino di non estrema complessit, daltra parte molto giovane, ma di grandissima piacevolezza (90 ).


Grattamacco 2004, tipologia Superiore, di Podere Grattamacco, 65% Cabernet Sauv., 20% Merlot e 15% Sangiovese, dal colore granato non molto carico; elegante il naso, balsamico, mentolato; un poco magro in bocca, con tannino presente ma piacevole (89 ).


Varvara 2005, tipologia Superiore, di Castello di Bolgheri, Cabernet Sauvignon e Franc pi Merlot la composizione, dal colore granato non molto carico; naso poco intenso ma pulito; non molto strutturato ma di buona eleganza in bocca, con piacevoli note vegetali di peperone (89 ).


Sapaio 2004, tipologia Superiore, di Podere Sapaio, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot e Petit Verdot il blend, profondo il colore, ancora violaceo; di media intensit olfattiva, ampio ed elegante, frutta speziata, tabacco, cuoio, cioccolato; di buona struttura ed eleganza in bocca, asciutto e di buona persistenza (89 punti).


Tam 2004, tipologia Superiore, di Batzella, azienda della quale abbiamo recentemente scritto in merito alla degustazione dei vini di Bolgheri, piacevolissima riconferma, il vino un blend di Cabernet Sauvignon e Franc, granato luminoso il colore; elegante al naso, con note vegetali di peperone; elegante e piacevole in bocca, con evidenti note di peperone verde (88 ).


Argentiera 2004, tipologia Superiore, di Tenuta Argentiera, Cabernet Sauvignon, Franc e Merlot; dal colore granato luminoso; intenso al naso, con sentori di frutta matura speziata; buona la struttura in bocca dove ritroviamo la frutta matura speziata, piacevolmente amarognolo il finale (88 ).


Arnione 2004, tipologia Superiore, di Campo alla Sughera, altra riconferma, Cabernet Sauv. e Franc, Merlot e Petit Verdot, profondo il colore, con ricordi rubino; di buona intensit olfattiva, alcolico; buono il frutto in bocca, leggermente speziato, lunga la persistenza (87-88 punti).


Potremmo ovviamente continuare con i vini del bolgherese, veramente di ottima qualit, ma lesposizione diverrebbe troppo lunga, passiamo quindi all Igt Toscana, dove abbiamo scoperto, non lo conoscevamo, lOrma 2005, di Podere Orma, un blend di Cabernet Sauvignon 40%, Merlot 30% e Cabernet Franc 30%, dal colore granato molto intenso; molto pulito al naso, di buona intensit e con note di frutta rossa; buona la struttura, tannino molto piacevole e buona persistenza (89-90 punti).


Della Doc Val di Cornia Suvereto ci piace citare il IRennero, di Gualdo del Re, Merlot in purezza, dal colore violaceo cupo; di buona intensit olfattiva con sentori di tabacco; notevoli in bocca sia la struttura che il frutto, leggermente speziato, muscoloso (87–).


 


Provincia di Lucca, Igt Toscana: sopra tutti mettiamo il Nero della Spinosa 2004, di Colleverde, Syrah in purezza, dal colore rubino violaceo; alcolico al naso, con frutta leggermente macerata e leggera speziatura; intenso e molto pulito in bocca, dal buon frutto, non estremamente complesso ma piacevolissimo (86-87 punti).


I Pampini 2004, di Fattoria di Fubbiano, ricordiamo questo vino come il pi interessante nella manifestazione dello scorso anno, Sangiovese 95% e Teroldego 5%, dal colore granato; elegante al naso, con note di cuoio e tabacco; elegante anche in bocca, note balsamiche, non molto strutturato e di media persistenza (85 ).


Cercatoja Rosso 2003, di Fattoria del Buonamico, 40% Sangiovese, 305 Cabernet Sauvignon, 20% Merlot e 10% Syrah, granato il colore; intenso al naso, fruttato e vegetale; frutta speziata in bocca, pepe, abbastanza lungo (84 ).


Con 84 punti citiamo il Cabernet 2004 di Fattoria Montechiari e lEsse 2004 di Fattoria La Torre.


Doc Colline Lucchesi: Fabbrica di San Martino 2005, dellomonimo produttore, vino dalla complessa composizione, Sangiovese, Syrah, Merlot, Canaiolo e Malvasia Nera, dal colore rubino granato; di buona intensit olfattiva, con note di frutta macerata; piacevole speziatura in bocca ed altrettanto piacevole nota amarognola, buono il tannino (84-85 punti).


Tenuta di Valgiano 2004, dellomonimo produttore, Sangiovese 60%, Syrah 20% e Merlot 20%, rubino granato il colore; alcolico al naso, frutta matura, amarena; notevole struttura in bocca, alcolico, buono il tannino, discreta leleganza e buona la Pai (84 punti).


 


Infine la provincia di Pisa, dove abbiamo trovato interessanti entrambi i vini della Doc Montescudaio: Rosso delle Miniere 2004, di Fattoria Sorbaiano, Sangiovese 60%, Cabernet Sauvignon 30% e Malvasia Nera 10%, rubino violaceo cupo il colore; pulito al naso, con note di frutta matura e leggera ciliegia sotto spirito; intenso e strutturato in bocca, con buon frutto (85 punti).


La Regola 2004, di Podere La Regola, Cabernet Sauvignon 85% e Merlot 15%, da colore granato carico; di media intensit olfattiva, con sentori di frutta speziata; pulito in bocca, di media struttura e dal piacevole tannino ( 84-85 punti).


Igt Toscana: iniziamo dal Caiarossa 2004, dellomonima azienda, complesso blend di Merlot 33%, Cabernet Sauv. e Franc 33%, Sangiovese 22%, Petit Verdot 6% e Alicante, rubino violaceo profondo il colore; intenso ed alcolico al naso, con sentori di prugna secca; intenso in bocca, con alcol notevole, buon frutto e tannino asciutto (84 )


Beccacciaia 2004, di Pakravan Papi, Merlot in purezza, granato intenso e luminoso il colore; di media intensit olfattiva, con note di caff, tabacco e cuoio; legna abbastanza percepibile in bocca (84 punti).


Olmata 2004, di Pagani De Marchi, Sangiovese 40%, Cabernet Sauv. 30% e Merlot 30%, da colore violaceo; un poco pungente al naso, con sentori di smalto e frutta matura; pulito in bocca e con un buon frutto (84 punti).


Chiudiamo infine con il Dulcamara 2004, di I Giusti e Zanza, un classico taglio bordolese, 70% Cabernet Sauvignon e 30% Merlot, dal colore violaceo profondo; al naso presenta frutta matura speziata, prugna secca, cannella, amarene sotto spirito; in bocca alcolico e di buona struttura, il frutto un po troppo maturo (84–).


 


Passiamo ora alle prove di botte, ossia agli assaggi dei vini ovviamente non pronti, dellannata 2006; come dicevamo allinizio, solamente poche degustazioni, per questioni di tempo, e soprattutto non alla cieca, il che rende pi discutibile la valutazione fornita, essendoci la possibilit di lasciarsi influenzare dal nome, anche se come sempre cerchiamo di rimanere il pi obiettivi possibile; menzioniamo solamente i prodotti ritenuti pi interessanti senza fare considerazioni sui vitigni utilizzati e sui colori dei vini, ricordiamoci che sono ancora in fase di evoluzione.


Non avendo assaggiato molti prodotti non ce la sentiamo di trarre conclusioni globali sullannata, riportiamo quindi quello che ci stato fornito dallassociazione in merito allandamento climatico e alle loro ipotesi su quello che sar in grado di fornire nel tempo lannata 2006, ricordando che, trattandosi di una zona molto vasta, previsioni globali sono sempre azzardate.


Inverno generoso in fatto di pioggia, primavera fresca che ha rallentato il germogliamento. Giugno e luglio con temperature elevate che hanno fatto temere unannata simile a quella del 2003. Agosto tendenzialmente fresco, con soleggiamento ottimale e buoni sbalzi termici giorno- notte, con conseguente ottimale fissaggio degli aromi. Settembre caldo con buone escursioni termiche e qualche pioggia. Maturazione ottimale con uve sane e bucce ricche di colore. Sostanzialmente lannata 2006 potrebbe fornire vini qualitativamente superiori sia al 2004 che al 2005. Caratteristiche climatiche leggermente diverse per la provincia di Lucca, dove viene comunque prevista una grande annata.


Le degustazioni:


Provincia di Grossetto: Igt Maremma Toscana Cupinero, di Col di Bacche, naso poco intenso ma di grande pulizia; bel frutto speziato in bocca (87-88 punti).


Morellino di Scansano Capatosta, di Poggio Argentiera, notevole il frutto al naso, marasca e prugna matura; intenso e di notevole struttura in bocca, leggermente marmellatoso ma con buon tannino (85 ).


Igt Maremma Toscana Avvoltore, di Moris Farm; elegante e discreto il naso, con sentori di frutta speziata; pulito in bocca, dove ritroviamo la frutta speziata e note di pepe (85 ).


Provincia di Livorno: Doc Bolgheri Superiore Grattamacco, di Podere Grattamacco, prugna secca al naso, con note speziate di chiodi di garofano, naso veramente notevole; buono il corpo, notevole il frutto in bocca, tannino presente ma non fastidioso (88 ).



Doc Bolgheri Superiore Arnione, di Campo alla Sughera, frutta matura e marmellata al naso, con leggere note speziate, anche in questo caso il naso ci molto piaciuto; gi morbido in bocca, seppur con tannino presente (88 punti).


Doc Bolgheri Superiore Sapaio, di Podere Sapaio, dal naso non molto intenso ma pulito e di buona eleganza, note di frutta rossa matura; buon frutto con accenni di liquirizia in bocca (88 punti).


Doc Bolgheri Superiore Tam, di Batzella, ancora vinoso al naso, non molto intenso ma di buona eleganza; intenso in bocca, dal notevole frutto e con tannino elegante (87-88 punti).


Provincia di Lucca: Igt Toscana Cercatoja Rosso, di Fattoria del Buonamico, dal bel naso, pulito, con sentori di frutta fresca, un poco alcolico; frutta rossa in bocca, di non grande struttura ma di notevole pulizia (85-86 punti).


Provincia di Pisa: Doc Montescudaio La Regola, di Podere La Regola, di media intensit olfattiva, con bel frutto maturo; buono il frutto anche in bocca (85 ).


Igt Toscana Nambrot, di Tenuta di Ghizzano, molto pulito il naso, con note di frutta matura speziata; notevole il frutto in bocca con tannini morbidi ed asciutti, non molto strutturato (85 ).


Igt Toscana Dulcamara, di I Giusti e Zanza, di buona intensit olfattiva, frutta matura, amarena e prugna; notevole limpatto in bocca, con finale leggermente amarognolo (84 ).


Doc Colli dellEtruria Centrale Vignaalta, di Badia di Morrona, naso non molto intenso ma piacevole; del frutto in bocca, con tannino leggermente aggressivo (84 punti).


( Fonte Vinealia – Lorenzo Colombo )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.