VICENZA. Un centinaio di persone hanno preso di mira ieri a colpi di pomodori e uova la sede dell’azienda vitivinicola dell’ex presidente della Popolare di Vicenza Gianni Zonin.
La manifestazione era organizzata dal gruppo «Bidonare prima i vicentini» e dai centri sociali del Nordest. Ed è la prima volta che una manifestazione arriva alle proprietà di Zonin. L’appuntamento dei manifestanti era nella piazza del comune di Gambellara (Vicenza). Alle 15 è partito il corteo che ha sfilato per le vie del centro dietro lo striscione «Salvate le persone non le banche», con manifesti e slogan («Zonin fora il taccuin«) contro l’ex patron della banca e le maschere di Anonymous. A sfilare anche gli azionisti della Banca Popolare di Vicenza, che hanno visto ridotto del 90% il valore delle proprie azioni. Durante il tragitto sono stati lanciati anche dei fumogeni. Il corteo è poi arrivato davanti la sede dell’azienda vitivinicola ed è iniziato il lancio di pomodori e uova da parte dei manifestanti. Qui ci sono stati momenti di tensione con gli agenti in tenuta antisommossa, che sono intervenuti con una carica. I tafferugli non sono durati molto, ma si registra però un ferito: Francesco Pavin, uno degli organizzatori della manifestazione, che è stato soccorso dai sanitari presenti alla manifestazione e portato all’ospedale. «La manifestazione è stata indetta per denunciare la truffa ai danni di 117 mila vicentini che hanno perso tutti i loro risparmi – fanno sapere gli organizzatori – L’ex presidente della banca è uscito dal cda con una liquidazione milionaria e principale responsabile del crack. I tre quarti dell’attuale cda sono ancora persone legate a Zonin ed al suo impero». L’appuntamento di ieri a Gambellara era stato annunciato nei giorni scorsi. In alcune filiali della Banca Popolare di Vicenza erano apparsi infatti i manifesti con uno Zonin sorridente e un bicchiere di vino in mano e la frase «Vi ho mangiato i risparmi, mi date un milione di euro e votate pure la mia impunità! Siete fantastici!». Durante il corteo c’è spazio anche per la la musica di Luca Bassanese, che ha cantato la sua nuova canzone contro «chi ha truffato i vicentini». Il sit-in si è concluso alle 17.
( fonte mattinopadova )
Annotazioni a margine
In un paese ” normale ” queste cose non potrebbero succedere , nel qual caso, i responsabili sarebbero puniti duramente e dovrebbero rispondere dei danni creati !
Dovrebbero, se fossimo in un paese ” normale “
RG