Home Comunicati Stampa Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva si posiziona nella prima categoria della classifica...

Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva si posiziona nella prima categoria della classifica Liv-ex 2019 dei vini più costosi del mondo

Reputazione storica, nuovo focus sul valore e distribuzione selettiva
segnano il processo evolutivo di Biondi-Santi,
a quasi tre anni dall’acquisizione del Gruppo EPI

 

Milano, 02 settembre 2019 – Essere inseriti nella fascia più alta della Liv-ex Classification con un prezzo di 3.583 sterline a cassa da 12 bottiglie, è motivo di orgoglio per Biondi-Santi. Un risultato che per l’Amministratore Delegato, Giampiero Bertolini, suona come una prima conferma al progetto di crescita intrapreso da Biondi-Santi con il Gruppo francese EPI di Christopher Descours, volto a esprimere appieno il potenziale dell’azienda attraverso l’unicità del suo vino e il patrimonio storico custodito nella cantina di Tenuta del Greppo di Montalcino.

Giampiero Bertolini amministratore delegato Biondi Santi

Liv-Ex Classification è la classifica che ogni due anni indicizza i vini più pregiati dei mondo in cinque differenti classi esclusivamente in base al prezzo medio di scambio sulla piattaforma di trading Liv-ex (London International Vintners Exchange). Finalizzato a rendere il mercato del vino pregiato più trasparente, efficiente e sicuro Liv-ex è oggi punto di riferimento consolidato per i wine merchant di tutto il mondo.

Liv-ex Classification 2019 include complessivamente 349 vini di 9 Paesi, ben 39 provenienti dall’Italia, di cui 30 sono new entry. Biondi-Santi Brunello di Montalcino Riserva si colloca nella fascia più alta, composta da soli 77 vini (erano 31 nel 2017) – quelli che costano più di 2.877 sterline a cassa di 12 bottiglie. Solo 3 vini italiani sono inclusi nella prima fascia.

Un risultato straordinario che ci riporta nel gotha dei vini migliori al mondo.” – dichiara Giampiero Bertolini, nominato CEO di Biondi Santi nel 2018 con una missione precisa, quella di elaborare una strategia coerente per accelerare lo sviluppo dell’azienda, mantenendone le peculiarità, la capacità di innovazione e l’eccellente qualità dei suoi vini, e prosegue “E’ stato ottenuto in poco tempo grazie a due aspetti importanti: in primis la coerenza che la famiglia Biondi Santi ha sempre avuto nel creare questa icona, che noi, come gruppo Epi, abbiamo ereditato.

Si parla ancora dei vini prodotti da Franco Biondi Santi, con coerenza e rigidità, per cui questo risultato è prima di tutto un riconoscimento al lavoro della famiglia. L’altro fattore è legato a un lavoro di distribuzione più selettivo, che in due anni ha rimesso il Brunello di Biondi Santi nelle mani di trader adeguati e di consumatori appassionati nel mondo.

Oggi è dove merita, tra i migliori vini del mondo, ed è giusto così, se si pensa che l’annata 1955 è considerata tra i 12 vini migliori del secolo scorso. Dobbiamo continuare a lavorare sul valore – conclude Giampiero Bertolini – sono convinto che sia la strategia vincente da portare avanti. Questo risultato è il segno tangibile che stiamo facendo bene”.

La partnership strategica avviata nel 2016 tra Biondi-Santi e EPI, oggi è definita e focalizzata a supportare la forte identità del marchio Biondi-Santi. EPI mira a far diventare Biondi-Santi il vino italiano più ricercato a livello internazionale e tra i 10 migliori vini al mondo. Il sostegno finanziario e strategico di EPI è giunto ora a una svolta naturale nella collaborazione.

Dal 2018 sono stati avviati importanti investimenti in cantina e nuovi progetti di ricerca nei vigneti con l’obiettivo di portare la filosofia di produzione e il concetto di qualità di viticoltori come Tancredi e Franco Biondi Santi a livelli ancora più elevati.

nella foto a sx Jacopo Biondi Santi-figlio di Franco Biondi Santi al centro nella foto- a dx Roberto Gatti- Foto Winetaste

Consiglio una lettura qui dove viene riportata una intervista a Franco Biondi Santi ed il report della degustazione dei vini in cantina

 

BIONDI-SANTI

Risalgono al 16° secolo le origini di Biondi-Santi, una delle aziende vitivinicole più rinomate d’Italia. Giunta alla settima generazione, la famiglia Biondi Santi, è nota per aver inventato il «Brunello di Montalcino» garantendo nel tempo l’eccellenza dei suoi vini, più volte onorati dai più prestigiosi riconoscimenti della critica internazionale più influente. Nella cantina di Tenuta Greppo ancora oggi sono custodite 2 bottiglie della prima annata di Brunello di Montalcino mai prodotta, quella del 1888.

EPI (Européenne de participations industrielles) 

Il Gruppo EPI, società di investimento indipendente, svolge un ruolo di azionista impegnandosi in prima linea con le aziende che seleziona, affiancandole nello sviluppo delle proprie operazioni e nella padronanza del loro know-how. La sua strategia si sviluppa attorno a due poli: da una parte gli investimenti nel settore del lusso, in particolare nel mondo del vino, con aziende di notorietà mondiale (Bonpoint, J.M. Weston, Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck, Biondi-Santi, Château La Verrerie); dall’altra parte con investimenti finanziari e immobiliari. I diversi team del Gruppo sono guidati dalla passione e dalla comune ambizione di realizzare il pieno potenziale dei loro progetti e stimolare il talento delle persone in essi riuniti.