Dal 17 al 29 aprile, Buchi. Magia degli spazi vuoti:
esistenza e coesistenza di dimensioni diverse. E lo spazio Vuoto diventa Pieno.
Vedere linsolito in ciò che è comunemente privo di ispirazione: il buco.
E il tema della mostra Buchi. Magia degli Spazi vuoti, in programma a Milano dal 17 al 29 aprile presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia. Un percorso visivo attorno al tema del buco visto come metafora positiva dei nostri tempi. Oltre quaranta immagini, tutte provenienti dagli archivi di Reuters/Contrasto – tra le maggiori agenzie fotografiche italiane – presenteranno il punto di contatto tra mondi differenti: un passaggio magico dove il buco è da considerare un pieno (di significato) anziché un vuoto. Come il buco dellEmmentaler Dop, lunico buco di cui fidarsi.
La mostra vuole dunque essere un viaggio allinterno di piccoli varchi magici capaci di far vedere le cose di tutti i giorni da un altro punto di vista, lo spioncino di una porta, il foro in una palizzata, locchiello di una giacca o di una ciambella. Divisa per aree tematiche, Buchi. Magia degli spazi vuoti si articolerà in 4 categorie rappresentate:
· Sguardi
Guardare, osservare, spiare, fissare, considerare, mirare, adocchiare, avvistare, contemplare, ammirare, sbirciare
Il mondo visto attraverso un buco, un varco, uno spioncino diventa un caleidoscopio di significati.
- Pietre che parlano
Concrezioni raccolte attorno a un foro, una corona minerale sul capo del vuoto per renderlo ancora più magnetico
- Magie rotonde
Avvolto nel suo mistero, il cerchio magico attrae le energie, inverte i poli magnetici, addomestica le fiamme, muta i sentimenti, incanta i serpenti.