Home DEGUSTAZIONI VINO CAMBIA IL RAPPORTO WINEMAKERS – GUIDE E STAMPA DI SETTORE ?

CAMBIA IL RAPPORTO WINEMAKERS – GUIDE E STAMPA DI SETTORE ?

Winemakers

Agosto 2007


Altri nemici in arrivo? Può darsi, ma fare lopinionista significa anche questo.

Il tema è scottante, certo, e di grande attualità.

Sempre di più arrivano telefonate accorate da parte di winemakers che si lamentano di perdere consulenze e attribuiscono la cosa al fatto che non ottengono più i premi che conquistavano in passato. Non da tutti, ovviamente. Non da quelli che negli anni hanno messo in piedi delle vere aziende di consulenza enologica, con tanto di laboratori e di dipendenti, e che non lavorano perciò come luomo Del Monte, quello della pubblicità, che arriva una volta lanno, assaggia la pera o lananas e dice se si poteva iniziare la raccolta.

Però di personaggi che lavorando pressoché da soli hanno decine di consulenze, ce ne sono parecchi: sono questi ultimi a subire i contraccolpi maggori del mondo enologico che cambia. Sono coloro che hanno fatto i maestri di grammatica negli anni Novanta, che hanno magari aiutato alcuni produttori neofiti ad ottenere vini quanto meno corretti, in unepoca oltretutto nella quale la concorrenza interna, e quella internazionale, erano assai meno agguerrite.


Ora quei produttori non sono più neofiti, la grammatica lhanno imparata e non hanno più bisogno di consulenze, per lo più obsolete e basate su rapporti personali più che sugli effettivi risultati qualitativi ed economici. Tutto questo inizia a essere molto evidente, come inizia a farsi largo limpressione che pagare a peso doro consulenze non più così utili, sia un peso insopportabile per la maggior parte delle cantine medio-piccole. Tantè vero che mai come in questi ultimi anni parecchi winemakers   enologi consulenti, potremmo dire in italiano   hanno cominciato a lavorare a progetto per aziende grandi, realizzando linee di qualità superiore o singoli vini di punta. Mutando, nei fatti, il senso e gli obiettivi del loro lavoro.

Il cerchio si chiude, però, se a questo si aggiunge che negli ultimi anni le varie guide dei vini, noi in testa, parlano sempre meno dei consulenti e sempre di più delle cantine, delle zone, dei vini; e si capisce come molti di quegli enologi stiano perdendo il loro ruolo passato di collegamento fra cantine e stampa specializzata. Ma questo che ho provato a tracciare è solo linizio di unanalisi che meriterebbe di essere più approfondita.

Ci risentiremo nei prossimi mesi su questi temi, statene certi.



 


( Fonte Gamberorosso-Daniele Cernilli)