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Cantina Tramin lancia il suo vino… Epokale

 

 

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Chiusa nel 1985, è diventata, assieme ad altre in zona, un circuito turistico molto rinomato tra chi ha voglia di conoscere questo mondo sotterraneo costruito su fatiche sovrumane (collezionando anche tantissimi lutti).

Dicevamo dei riusi. A 450 metri di profondità, con90 per cento di umidità, con 11 gradi costanti di temperatura e una pressione atmosferica pari a quella esterna, un tratto di questa miniera è diventata la cantina privilegiata di diverse bottiglie – circa 6000 al momento – della Cantina cooperativa Tramin che ha messo lì a “riposare” la sua nuova etichetta, l’Epokale, un Gewurztraminer di altri tempi o quantomeno, stando ai documenti, come si era soliti farlo fino a due secoli fa in zona, in modo abboccato, con un residuo zuccherino importante.

 

L’annata 2009, la prima ad essere messa in commercio ha un residuo di 107 grammi/litro. Per fare un paragone, si pensi che il vino più famoso della cooperativa di Termeno, il Gewurztraminer Nussbaumer, si ferma a 8g/l. Quindi un vino morbido ma pesante? Tutt’altro. L’Epokale colpisce proprio per la facilità di beva: di certo suadente e vellutato come sanno essere i grandi vini dolci, ma sorretto da acidità e freschezza di tutto rispetto. Le uve provengono da vigneti attigui a quelli del Nussbaumer, ma è una parcella particolare, vendemmiata più tardi e che risente di un microclima particolare, quello della Sella, una fascia collinare del massiccio della Mendola che ha belle escursioni termiche tra il giorno e la notte. Terreni calcarei e di porfido garantiscono eleganza e mineralità al vino.

 Video : http://mdst.it/03v726921/

Al naso evidenzia subito note rocciose accompagnate da sentori agrumati e di erbe di montagna; in bocca vien fuori la grinta del vino dolce con albicocca, lavanda, arancio e mandarino. Conclude con un ricordo fané di rosolio di rosa e menta.

Un vino pensato ma non costruito, frutto di un progetto, ma anche di un desiderio, quello di gareggiare con i grandi Gewurztrminer alsaziani e tedeschi. Un’opera dell’intelletto che non sovrasta la natura, ma che prova ad assecondarla per raggiungere un’idea.

Solo 1200 bottiglie per annata e un prezzo non abbordabilissimo – 70/80 euro circa, ma che è ampiamente giustificabile dalla rarità del prodotto.

 

 

 

( Fonte Avvinando )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.