Il punto su marketing inglese, svedese e norvegese. Occhio ai vini americani e australiani
ORVIETO – Al Palazzo dei Congressi di Orvieto, sabato 11 novembre, si è parlato di vino italiano, di mercati internazionali, di marketing e strategie di vendita del prodotto nel mondo.
Il Convegno a tema Il mercato internazionale del vino italiano visto dai protagonisti, organizzato da Unioncamere Umbria, per il secondo anno ad Orvieto, ha visto la presenza di nomi importanti nel panorama enologico italiano, Barbro Guaccero, wine marketing manager internazionale, David Gleave, direttore generale della Liberty Wine, Franco Maria Ricci, direttore di Duemila Vini e presidente dei sommellier laziali, lenologo Riccardo Cotarella. La tavola rotonda è stata coordinata da Lamberto Sposini, giornalista ed ex conduttore di Tg1 e Tg5, produttore e profondo conoscitore di vini. Presenti il sindaco di Orvieto Stefano Mocio e il presidente di Unioncamere Umbria, Adriano Garofoli.
I lavori si sono aperti con una riflessione di Lamberto Sposini sul mercato internazionale, che vede i vini italiani in sofferenza rispetto ai grandi produttori statunitensi o australiani. Non basta realizzare un prodotto di qualità, occorre poi saperlo piazzare sul mercato, ha affermato il popolare giornalista televisivo esperto di enologia, occorre misurarsi al più presto con questa realtà, ha poi aggiunto Sposini, da poco investito della carica di ambasciatore del vino italiano.
Ad introdurre i lavori congressuali Adriano Garofoli, presidente di Unioncamere Umbria. E in atto una fattiva collaborazione tra sistema camerale e regione Umbria in favore delle produzioni vinicole nazionali, in occasione della XXVI edizione del Banco di Assaggio dei Vini dItalia, il prestigioso concorso che si svolge nella nostra regione e che vede competere le produzioni di eccellenza del settore.
Losservazione del mercato si porta ad offrire agli operatori economici strumenti ed opportunità utili per la conduzione delle loro aziende e per valorizzarne i prodotti.
In questi anni i vini italiani hanno riscosso crescenti successi nei mercati mondiali, ha aggiunto Garofoli, ma proprio questo dato rende ancor più vigente la necessità di rafforzare, di accrescere, di rendere più stabile la nostra presenza sul mercato globale.
Garofoli ha parlato dei nuovi produttori di vino, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e Sud America, del loro affacciarsi sui mercati internazionali con prodotti a cui può essere contrapposta la grande qualità del vino italiano ma, afferma il presidente di Unioncamere Umbria, occorre partire dalla consapevolezza che ormai saper produrre vini di qualità non è più sufficiente, se a questo non si accompagna una efficace politica di marketing.
Solo una conoscenza più rigorosa e più puntuale del mercato è in grado di farci valorizzare quella preziosa combinazione di saperi e abilità delle nostre aziende, che è alla base del successo delle produzioni di qualità che il mondo intero ci invidia.
Il Sindaco Stefano Mocio ha voluto ringraziare Unioncamere per aver scelto, ancora una volta, la città di Orvieto per questo suo annuale incontro, scelta questa non solo formale dato che la nostra città vede al primo posto come produzione di ricchezza il settore eno-gastronomico.
Nella nostra realtà abbiamo importanti particolarità che vanno tutelate ma se queste diventano particolarismi allora finiscono per diventare deleterie in campo internazionale, lunica soluzione è la promozione di una nuova cultura su questi temi.
Lamberto Sposini ha aggiunto che proprio non rivalutando le particolarità a danno dei pericolosi particolarismi si perde il confronto che ci oppone, in campo internazionale, ai grandi produttori americani e australiani.
Importante appello ai produttori è arrivato dallenologo Riccardo Cotarella, abbiamo bisogno di una spinta di orgoglio, di fondare una nuova cultura intesa come scienza del sapere, di abbandonare vecchie idee e di confrontarsi con i nuovi mercati producendo ciò che il mercato ci chiede.
Due le relazioni che hanno delineato la situazione dei mercati internazionali, la prima di Barbro Guaccero, wine marketing e manager internazionale che da anni si occupa del mercato scandinavo, in particolare svedese e norvegese, e lintervento di David Gleave, direttore generale della Liberty Wine, noto importatore e distributore nel mercato inglese.
Ha chiuso i lavori lintervento di Carlo Liviantoni, Vice Presidente della Giunta regionale e Assessore alle Politiche Agricole.
( Fonte Atlantidemagazine )