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Degustazioni Amira – Fiano Campano 2005 (non Docg)

Un’altra bella degustazione ” alla cieca ” organizzata e condotta dall’amico Diodato Buonora, fiduciario dell’ Associazione Amira-sez. di Paestum, che porto alla vs attenzione, augurandovi buona lettura.


Roberto Gatti


” Il Fiano campano 2005 (non Docg) è stato il tema dellultima degustazione al buio dellAmira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum. Sono stati presi in considerazione i Fiano prodotti in Campania che non sono a Docg (Denominazione dOrigine Controllata e Garantita) ottenuti nellavellinese.


 


 


Il Fiano in Campania, oltre che ad Avellino, è molto diffuso nel Cilento e lo troviamo anche nel Sannio ed in provincia di Caserta. È uno dei vitigni autoctoni più antichi dItalia dal momento che le sue origini si fanno risalire addirittura ai Fenici. 14 i Fiano campano 2005, non Docg che sono passati sotto lesame attento di 13 degustatori AMIRA (Aiello, Buonora, Calabrese, Cavallaro, Daniele, Falanga, Grippo, Lembo B., Napoleone, Rotondi, Sangiovanni, Taurone e Vicinanza).


 


I campioni degustati nei saloni del Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.


 


 


1° vino classificato: Le Cinque Pietre 2005, Fiano Roccamonfina Igt, Telaro, Galluccio (CE). Un grande vino prodotto da unazienda che si fa apprezzare sempre di più. Della Telaro avevo sempre apprezzato la Falanghina vendemmia tardiva che, come ho avuto modo di scrivere altre volte, fa letteralmente perdere la testa. Nellassaggiare questo Fiano, ho trovato molte similitudini con la suddetta Falanghina, soprattutto nel gusto. Anche questo vino sembrava frutto di una vendemmia tardiva e dava limpressione di essere assemblato, come la falanghina, con una piccola percentuale di Sauvignon che è risaputo dà una grande piacevolezza al naso e al gusto.


 


Queste supposizioni sono state intuite prima di scoprire letichetta. Comunque, il vino è risultato eccellente in tutti i parametri visivi. Al naso ha avuto ottimo allintensità e alla finezza e buono alla persistenza. Sentori percepiti: mela, frutta esotica e miele. Al gusto: buono allintensità ed ottimo in tutti gli altri parametri. Un fiano che è stato premiato con 4 stelle dalla Guida Vini Buoni dItalia del Touring Club. Complimenti. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 80/100 ottimo.


 


2° vino classificato: Sirios 2005, Fiano Campania Igt, Colli Irpini Montesolae, Montefusco (AV). Buono anche questo Sirios che nonostante sia prodotto in provincia di Avellino non porta la Docg, denominazione che aveva fino a qualche tempo fa. Più maschio o se preferite meno ruffiano del precedente, ma ugualmente un bel prodotto. Così in degustazione: esame visivo eccellente; esame olfattivo buono-ottimo con sentori di frutta bianca matura; esame gustativo: ottimo in tutti i parametri. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 79/100 buono.


 


3° vino classificato: Kratos 2005, Fiano Paestum Igt, Maffini, Castellabate (SA). I bianchi di Luigi Maffini non tradiscono mai. Il Kratos è da sempre un campione di razza, probabilmente è il bianco cilentano per eccellenza, secondo solo al Pietraincatenata, unaltra chicca dellazienda Maffini che questanno è stata premiata con i tre bicchieri dal Gambero Rosso e la corona dalla guida Vini Buoni del Touring Club. In degustazione oltre alla solita eccellenza allesame visivo, che è stata data a tutti i vini, è risultato ottimo/buono sia al naso che al palato. I sentori olfattivi percepiti ricordavano la frutta gialla matura. Un vino da abbinare a piatti di pesce di una certa importanza come ad esempio un dentice con una salsetta leggermente speziata. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 78/100 buono.


 


4° vino classificato: Fiano 2005, Paestum Igt, Alfonso Rotolo, Rutino (SA). Alfonso Rotolo è uno dei produttori più genuini del Cilento. I suoi vini sono sempre una garanzia, non tradiscono mai. Alfonso, viticoltore da diverse generazioni, ha fatto del vino una delle ragioni più importanti della sua vita. Questanno ha avuto anche la soddisfazione di avere la corona dalla guida Vini Buoni con il suo Valentina, un fiano che ha avuto parzialmente un passaggio in legno. Questo fiano, che per poco ha sfiorato il podio, potrebbe essere labbinamento ideale con la famosa mozzarella di Paestum. In degustazione, dopo leccellente vista, ha leggermente tradito al naso, risultando solo buono, ma ha sfondato al gusto riuscendo ad avere ottimo in tutti i parametri meno che allintensità. Lazienda è da seguire con interesse. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 76/100 buono.


 


5° vino classificato ex aequo: Fiano 2005, Fiano Paestum Igt, Andrea Pagano, San Marzano sul Sarno (SA). Se in una degustazione si valutasse unicamente il rapporto qualità-prezzo, lazienda Andrea Pagano risulterebbe sempre prima. Questo Fiano, che è arrivato a ridosso dei primi, costa in enoteca poco più di 4 euro; un vero monito per tutte quelle aziende che vogliono commercializzare vini scadenti a prezzi da follia. Il Fiano di Pagano non ha assolutamente deluso ed ha mostrato che chi lha concepito, sa il fatto suo. Eccellente allesame visivo. Ottimo/buono al naso con sentori piacevoli di frutta esotica e buono/ottimo al gusto. Chapeau dicono i francesi. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 74/100 buono.


 


5° vino classificato ex aequo: Saracé 2005, Fiano Paestum Igt, Polito, Agropoli (SA). Un vino corretto molto simile al precedente, prodotto da unazienda che da pochissimi anni ha iniziato a vinificare alle porte del Cilento. Il vino è risultato piacevole e beverino. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 74/100 buono.


 


7° vino classificato ex aequo: Vignolella 2005, Fiano Paestum Igt, Vinagri-Barone, Rutino (SA). Vino corretto, senza infamia e senza lode. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 70/100 buono.


 


7° vino classificato ex aequo: Fiano 2005, Sannio Doc, Fattoria La Rivolta, Torrecuso (BN). Anche questo vino non è dispiaciuto, anche se non ha entusiasmato. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 70/100 buono.


 


9° vino classificato: Gradualis 2005, Fiano Sannio Doc, Torre Gaia, Dugenta (BN). Buono in tutto. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 66/100 buono.