Food&Wine Italia Awards: ecco i vincitori della prima edizione

Da qualche parte bisogna pur cominciare, si dice. E la prima edizione dei Food & Wine Italia Awards, avvenuta il 19 febbraio nella Sala Joule della Cariplo Factory di Milano, fa già ben sperare per il futuro. Al di là della premiazione in sé – condita da clip video che in molti casi hanno svelato il lato più umano di chef, barman, pizzaioli – la serata ha insistito molto su temi decisamente attuali: sostenibilità, responsabilità sociale, ma anche talento e creatività, doti fondamentali per realizzare progetti vincenti.

 

Sul palco si sono susseguiti molti giovani, poiché la maggior parte delle premiazioni era proprio dedicata esclusivamente agli under 35. Volete scoprire chi ha vinto? Continuate a leggere.

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    Best Chef under 35 (in collaborazione con Monograno Felicetti): il vincitore è Davide Caranchini di Materia (Cernobbio, CO). Gli altri finalisti erano Francesco Capuzzo Dolcetta di Marzapane a Roma e Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo (Strongoli, KR).

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    Best Pastry Chef under 35: tornato dal Giappone, si aggiudica il premio Fabrizio Fiorani, ora al Duomo di Ragusa con Ciccio Sultano. In gara con lui anche Manuel Costardi (Ristorante Christian e Manuel, Vercelli) e Gloria De Negri (XDolce Locanda, Verona).

    Best Pizza Chef under 35: a conquistare il podio è Pier Daniele Seu (Seu Pizza Illuminati, Roma). Nella stessa categoria i finalisti erano Luca Pezzetta (Osteria di Birra del Borgo, Roma) e Ciro Oliva (Concettina ai Tre Santi, Napoli).

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    Best Maître under 35 (in collaborazione con Intrecci): ha vinto Alfredo Buonanno, braccio destro di Giuseppe Iannotti al Kresios di Telese Terme (BN). In gara c’erano anche Lukas Gerges del St. Hubertus di San Cassiano (BZ) e Alessia Taffarel del Contraste di Milano.

    Best Sommelier under 35 (in collaborazione con Damilano): a vincere per la categoria sommelier è stato Gianni Sinesi del Reale di Castel di Sangro (AQ). Gli altri finalisti erano Manuele Meneghini di Lido 84 (Gardone Riviera, BS) e Alberto Piras de Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano).

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    Best Bartender under 35 (in collaborazione con Bonaventura Maschio): per i bartender si è aggiudicato il premio Nico Salvatori di Oltre a Bologna. In gara c’erano anche Solomiya Grytsyshyn del Chorus Cafè di Roma e Leonardo Todisco del Rita & Cocktails di Milano.

RICONOSCIMENTI

Nel corso della serata sono stati molti altri i riconoscimenti conferiti a diverse realtà italiane. Tasca d’Almerita si è distinta per la Responsabilità sociale nel vino con il progetto SOStainFunky Tomato, modello che costruisce una comunità consapevole intorno alla filiera agricola, ha ricevuto il riconoscimento per la Responsabilità sociale nel cibo. Tornando alle viti, il premio per l’Innovazione nel vino è andato a Guala Closures e Vigneti Massa per il progetto Nestgate connected closures. Riconoscimento analogo nella gastronomia, Innovazione nel cibo, per Seeds & Chips.

 

Il riconoscimento per l’Interior Design è andato a Maurizio Lai per lo splendido ristorante di Milano, IYO Aalto. Il premio per il packaging – elemento sempre più importante – è per nju comunicazione di Eboli, una bella realtà che lavora mettendo in comunicazione elementi culturali tradizionali e segni grafici moderni. Infine è stato assegnato un riconoscimento a Stefano Basello del ristorante Il Fogolar in provincia di Udine con il premio Storie di Territorio e Sostenibilità: lo chef ha recuperato la corteccia degli alberi dei boschi, devastati nel 2018 dalla tempesta Vaia, trasformandola in farina e realizzando il pane del bosco.