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Giovanna e le sue vigne, a 26 anni è la signora del vino vibonese

La giovane imprenditrice è alla guida di Cantine Artese, azienda da 30mila bottiglie d’anno che ha puntato sui vitigni autoctoni: primo tra tutti lo zibibbo

 

La giovane Giovanna Artese

 

Il risveglio del settore agroalimentare vibonese, trainato dai prodotti di punta che da tempo hanno scavalcato i confini regionali, interessa anche l’ambito enologico che oggi riscopre tutte le potenzialità di un territorio storicamente vocato alla coltivazione della vite, ma che non ha mai visto svilupparsi una vera e propria filiera produttiva.

Le eccezioni per fortuna non mancano e, tra queste, vi sono esperienze emblematiche di un’inedita volontà di affermazione e riscatto. Come quella di Cantine Artese, azienda insediata tra Zambrone e Porto Salvo, e guidata – dettaglio non da poco a queste latitudini – da una giovane imprenditrice, Giovanna Artese, 26 anni, che, affiancata nella vita e nell’impresa da Leonardo Monterosso, ha le idee molto chiare sull’importanza non solo economica del suo lavoro.

 

 

«Ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo – dice – guardando mio padre lavorare in cantina. Durante gli anni ho poi cominciato ad avvicinarmi in maniera sempre più convinta ad un ambito che racchiude diversi aspetti oltre alla viticoltura: il territorio, la natura e tutto ciò che c’è intorno. Per questo ho studiato e ho acquisito una formazione professionale in tutto ciò che è il vino e, oggi, cerco di portare avanti questa realtà con entusiasmo e tanta voglia di fare».

Sette ettari di vigneti adagiati sulle colline di Madama di Zambrone, di fronte a quel mare della Costa degli Dei da cui i vini traggono sfumature, profumi e intensità uniche. Cinque le tipologie dell’offerta della giovane cantina che produce circa 30mila bottiglie l’anno. Tutte rispecchiano le caratteristiche e l’antica tradizione vinicola del territorio.

 

Calabrese, gaglioppo, magliocco, mantonico ma soprattutto zibibbo – vitigno autoctono per eccellenza (un tempo negletto) che oggi conosce una nuova primavera e che si fregia del marchio Igt – le uve che qui si producono e che vengono poi vinificate a Porto Salvo. «Lo zibibbo ha caratteristiche aromatiche uniche – spiega Giovanna Artese -.

I profumi che avvertiamo nell’uva mentre la mangiamo li ritroviamo poi distintamente nel vino e questo permette allo zibibbo di distinguersi da ogni altra tipologia di vino bianco. Oggi vogliamo dare il nostro contributo per far risplendere questo vitigno e dargli l’importanza che merita».

 

 

Non solo vino nella proposta di Cantine Artese, ma anche riscoperta del territorio attraverso visite guidate e degustazioni direttamente in vigna che riscuotono sempre maggior interesse da parte di numerosi appassionati. «Ci sono sempre più persone e ragazzi interessati ad un turismo esperienziale – conclude la giovane imprenditrice -. Questo coinvolge soprattutto il mondo dell’enogastronomia, che poi è il vero punto di forza del nostro territorio».

 

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( Fonte il Vibonese )