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I vini del fascismo da vietare

Ancora una volta in Italia vengono messe in vendita bottiglie di vino con etichette che inneggiano al nazismo e al fascismo.

 

 

E ancora una volta diventa un caso europeo. E’ stata una coppia norvegese, in vacanza a Rimini, a trovare in un negozio bottiglie prodotte da una cantina di Udine, Lunardelli, con l’immagine di Benito Mussolini, di Adolf Hitler e di una svastica.

“Non pensavo che ci fosse mercato per questo tipo di prodotti in Italia”, ha detto il turista novergese Paret Håvard al giornale di lingua inglese The Local. L’anno scorso un turista americano aveva denunciato un caso analogo dopo aver messo piede in un supermercato di Verona. Era intervenuto il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi. Bottiglie del genere si trovano comunque in molte città d’Italia, anche a Roma, in viale Eritrea, ad esempio, prodotte da cantine diverse.

 

La difesa dell’azienda Lunardelli è che queste bottiglie fanno parte di una serie dedicata a personaggi storici, che comprende anche Che Guevara, Winston Churchill, Karl Marx e Napoleone Bonaparte. Il settimanale The Drink Business annota che online si possono acquistare ”Der Prosecco Vom Führer” a € 9,90, un “Grappa Del Duce” al costo di € 12 e un “Napoleone I” Pinot Grigio a € 8,00.

 

Per due volte, in passato, le bottiglie sono state confiscate. Ma poi i giudici le hanno restituite all’azienda consentendo la vendita, ritenendo che si tratti di una operazione storica e culturale.

Esiste però la legge contro la ricostruzione del partito fascista che punisce con la reclusione fino a 4 anni chiunque

pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.

Perché ignorarla?

 

( Fonte divini.corriere.it )