La regione è stata eletta “Region of the Year” alla London Wine Fair, superando California e Sudafrica. Un riconoscimento internazionale che premia paesaggi, vini autoctoni e ospitalità
Il Piemonte è prima di tutto un paesaggio abitato dalla vite, plasmato da mani che lavorano con rispetto. Lo dimostrano la passione per i vitigni autoctoni, la profondità di Barolo e Barbaresco, l’eleganza delle bollicine Alta Langa, la dolcezza dell’Asti, il quotidiano splendore di Barbera, Dolcetto, Gattinara, l’identità forte del Gavi e del sempre più citato Timorasso.
A riconoscere questa identità enologica e culturale è stato la WTA, la piattaforma globale nata per valorizzare le eccellenze del turismo del vino. Più di un premio: i WTA offrono una campagna di marketing internazionale di un anno e mezzo, che promuove territori, produttori, prodotti e protagonisti del settore attraverso oltre 42 paesi. Il progetto, oltre a essere una vetrina, è anche uno strumento di rete, visibilità e cooperazione, pensato per dare forza a piccole realtà e grandi imprese, creando connessioni e opportunità in un settore sempre più competitivo.
Ed è così che il Piemonte è stato premiato come “Region of the Year” ai Wine Travel Awards 2025, battendo realtà come la California e il Sudafrica. La premiazione è andata in scena nei giorni scorsi alla London Wine Fair, e ha visto la regione piemontese riconosciuta per la sua unicità enoturistica, votata da pubblico e giuria internazionale.
Il vino piemontese è una colonna portante dell’export italiano: nel solo 2024 ha contribuito con 1,1 miliardi di euro al totale nazionale di 8,1 miliardi. Ma a rendere speciale questa terra non sono solo i numeri: è l’insieme di colline patrimonio Unesco, ospitalità sincera e una gastronomia che è stata valutata “di vertice”.
( Fonte Lavocedialba.it )