Vino, il caro bottiglia sta uccidendo il settore ed allora adottiamo Il Prezzo sorgente in etichetta .
Un articolo-denuncia della Coldiretti di Ascoli-Piceno dove giustamente si sostiene come non sia ulteriormente tollerabile che alcuni ristoratori addirittura quintuplichino il prezzo allorigine. Vale a dire una bottiglia di vino pagata in cantina 2 euro viene servita al tavolo a 10 euro ( ed oltre !! ) ed allora propongo, come gi avevo fatto alcuni anni fa, di smascherare queste esagerazioni, come ? Semplice, basta che tutti i produttori indichino in etichetta il prezzo di uscita del vino dalla cantina e cosi ogni intermediario posto tra il produttore e noi consumatori si dar una calmierata, per una benefica ripresa dei consumi. Quando c aria di crisi ognuno deve fare la sua parte e non pretendere di scaricare sempre sul consumatore finale ogni aumento insensato o giustificato che sia !
ASCOLI PICENO – Coldiretti Ascoli denuncia i rincari ingiustificati e chiede letichetta dorigine anche per lo sfuso
Il caro-vino sta mettendo in ginocchio lintero settore, ora di finirla. A denunciarlo la Coldiretti Ascoli Piceno, dopo che alcuni produttori hanno segnalato casi di rincari record dalla cantina al… ristorante. Un problema esaminato nel corso del consiglio di zona svoltosi a Offida, con la partecipazione del presidente Marco Maroni, del direttore Anacleto Malara, e degli imprenditori di un territorio tradizionalmente vocato alla vitivinicoltura.
Alcuni produttori ci hanno raccontato di vendere bottiglie di Falerio e Rosso Piceno ai ristoranti, soprattutto quelli degli stabilimenti balneari, al prezzo di due euro spiega il presidente Maroni – ma nel tragitto dal cartone alla tavola il prezzo quintuplica magicamente, arrivando a 10 euro o addirittura oltre. Una situazione che danneggia le imprese e i consumatori. I primi vendono di meno, poich il caro-prezzi diminuisce i consumi, mentre i secondi finiscono per pagare una cifra ingiustificata.
Per chi non vuole spendere, oppure non consuma una bottiglia intera, c sempre la soluzione del vino in caraffa, ma anche qui la situazione tuttaltro che soddisfacente. La definizione di vino della casa in un ristorante il pi delle volte assolutamente senza senso sottolinea il direttore di Coldiretti Ascoli, Malara -, e non si capisce perch non si debbano dare indicazioni sulla provenienza di quanto si serve in tavola, facendo conoscere le produzioni locali e valorizzando le aziende e il territorio.
E per questo che lanciamo la proposta di una carta del vino sfuso dalla quale il consumatore possa innanzitutto capire se il vino prodotto nei dintorni oppure arriva da fuori, ma anche sapere qualcosa di pi sulle caratteristiche di quanto va a versare nel bicchiere.
( Fonte Il Quotidiano.it di Ascoli Piceno )