Home News In alcune nazioni l’assenza di acqua nel vino va certificata

In alcune nazioni l’assenza di acqua nel vino va certificata

L’Uruguay ha notificato al World Trade Organization (WTO), Organizzazione Mondiale del Commercio , un provvedimento con il quale , a partire dal 01 Giugno 2019, richiede l’obbligo di un certificato per i vini importati che attesti l’assenza di acqua aggiunta.

 

 

Pure l’Argentina ha notificato, sempre al WTO, una proposta di legge che fissa al 2,8 % il limite di acqua aggiunta ai vini, ammesso per legge dall’Istituto Nazionale di Viticoltura. Ovviamente per chi non rispetta tale limite sono previste sanzioni.

 

La Commissione europea è intervenuta sollevando non pochi dubbi in merito, all’Uruguay si è chiarito che la legislazione europea esclude l’aggiunta di acqua al vino, salvo se necessaria per esigenze tecniche particolari. E’ stato chiesto un chiarimento specifico sulla applicazione della norma, dal momento che la legislazione europea non fissa alcun limite nel caso l’aggiunta di acqua fosse necessaria per esigenze tecniche particolari.

 

 

All’Argentina si è sottolineato il fatto che la legislazione europea e lo standard OIV non autorizzano l’aggiunta di acqua, se non per particolari esigenze tecniche  e in che modo gli operatori dovrebbero certificare il limite.