PALERMO – La loro ‘febbre’ del sabato sera il metanolo, aggiunto al vino o ad altri alcolici. La miscela pare che abbia un effetto allucinogeno. La droga dei poveri la consumano in Sicilia immigrati dell’Est europeo, romeni, polacchi, e soltanto nel 2007 ha fatto quattro morti (sono complessivamente 13 quelli accertati dal 2004). Da ieri una trentenne rumena rischia di aggiungersi a queste vittime: in coma al Buccheri La Ferla di Palermo, in condizione disperate. La donna, una badante che vive nel capoluogo siciliano, arrivata al pronto soccorso dicendo di avere mal di pancia e di aver bevuto grappa. A casa i carabinieri hanno sequestrato bottiglie di alcolici per sottoporle agli esami di laboratorio. Il Buccheri La Ferla, dove giunta dopo un primo ricovero al Policlinico di Palermo, centro di riferimento regionale per la tossicologia. L’ultimo bollettino di stasera d come stabili le sue condizioni, che i sanitari giudicano comunque “molto gravi”. L’aggiunta del metanolo agli alcolici una pratica non nuova tra gli immigrati dell’Est. Ne sanno qualcosa le sette procure siciliane (Catania, Caltanissetta, Trapani e Palermo, Nicosia, Gela e Marsala) che indagano sui 13 morti. Ma in un caso, avvenuto a Gela e che ha provocato la morte di un romeno di 31 anni, l’intossicazione stata provocata dall’ingestione di un detergente che conteneva l’80% di metanolo. Dei quattro decessi di quest’anno, tre sono avvenuti al Civico di Palermo, e hanno riguardato donne, due poco pi che ventenni e l’altra di 41 anni. Quest’ultima, una romena, morta una settimana fa, il 24 marzo. Era a servizio presso una famiglia di Gibellina, nel Trapanese, si sentita male mentre lavorava. Poco prima la figlia l’aveva vista bere. Tra gli altri casi, lo scorso anno, ad agosto, due immigrati romeni, Joseph Nayart, 46 anni, e Campus Yonuth, di 24, braccianti nelle serre del Vittoriese, sono morti dopo aver bevuto alcolici adulterati con il metanolo. Nel novembre del 2006 la procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte di un polacco, Robert Pioro, 44 anni, lasciato da qualcuno davanti alla porta d’ingresso del pronto soccorso del Guzzardi di Vittoria, con un’emorragia cerebrale. Le analisi hanno accertato l’ingestione di metanolo. LE DONNE PIU’ A RISCHIO Chiamato lo spirito del legno il metanolo un vero e proprio veleno per l’organismo umano. Il caso della donna in coma all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo perch avvelenata da metanolo, evoca lo scandalo che 21 anni fa colp il settore vinicolo italiano. “Bastano 15 ml di metanolo, pari ad un cucchiaino da t – ha spiegato il farmacologo Luciano Caprino – per rendere cieca una persona. Una bottiglia di whisky adulterata con un solo bicchiere di metanolo puro in grado di uccidere. Utilizzato per aumentare il grado alcolico di un liquore, per non ha lo stesso effetto inebriante dell’etanolo che invece non tossico”. E a farne le spese nel modo peggiore sono le donne che hanno maggiore difficolt a metabolizzare l’alcol in generale. E gli effetti di questa sostanza economica, che viene utilizzata per usi industriali come solvente o antigelo e che per sapore e odore impossibile da distinguere dall’etanolo, sono terribili: “la morte – ha spiegato Caprino – arriva a causa della depressione del sistema respiratorio. Il coma molto veloce”. |