Il concorso enologico londinese, tra i più prestigiosi e selettivi al mondo, ha decretato i vincitori tra centinaia di vini e produttori internazionali. Premi anche per Australia, Spagna, Italia, Austria, Georgia.
Pioggia di riconoscimenti alla 40esima edizione dell’International Wine Challenge, tra i concorsi enologici più prestigiosi e selettivi al mondo, che ogni anno premia i vini (categorie rosso, bianco, frizzante, dolce e liquoroso) e i winemaker da tutto il mondo che hanno ottenuto i punteggi più alti dopo una serie di degustazioni alla cieca da parte di una giuria internazionale di esperti.
La Francia, con 4 titoli sui 10 disponibili, è stato il paese più premiato, mentre l’Australia può vantare il migliore sparkling winemaker. Premiate anche Italia, Spagna, Austria e Georgia.
Per la Francia, il produttore della Borgogna Edouard Delaunay ha mantenuto il titolo di IWC Champion Red Wine con il suo Charmes-Chambertin Grand Cru 2021, mentre l’enologo Laurent Delaunay è stato nominato IWC Red Winemaker of the Year. Con un totale di 26 medaglie e nove trofei al suo attivo, Laurent Delaunay è l’enologo più premiato nella competizione di quest’anno.
Estelle Roy di La Chablisienne è stata invece insignita del premio IWC White Winemaker of the Year dopo una prestazione che ha visto l’azienda vinicola portare a casa 18 medaglie e tutti e tre i trofei assegnati a Chablis.
Per il terzo anno consecutivo, Rare Champagne è stato invece premiato come IWC Champion Sparkling Wine. Quest’anno, il prestigioso riconoscimento è andato al suo Millésime Magnum 2008.
Oltre 500 bianchi francesi hanno ricevuto medaglie, ma è stata la Maison Albert Bichot a portare a casa il French White Trophy per il suo Hospices de Beaune Cuvée Baudot Meursault 1er Cru Genevrières 2022. Il produttore ha vinto undici trofei, 33 medaglie d’oro, 21 d’argento e 6 di bronzo (e nessun vino è rimasto senza premi).
È AUSTRALIANO IL MIGLIOR SPARKLING WINEMAKER OF THE YEAR
L’Australia è stata la seconda nazione con le migliori prestazioni nella sfida di quest’anno, seconda solo alla Francia, ma il trionfo più grande è arrivato per le sue bollicine. Per la prima volta nella storia di IWC, un produttore australiano è stato nominato IWC Sparkling Winemaker of the Year. Ed Carr, capo enologo di House of Arras, ha portato a casa il prestigioso riconoscimento: è solamente la seconda volta che ad aggiudicarsi il premio è un produttore al di fuori dello Champagne.
Gli spumanti di House of Arras hanno vinto 12 medaglie, così come l’Australian Sparkling Trophy che è andato al suo Blanc de Blancs 2014.
Il premio IWC alla carriera è andato invece al critico enologico australiano James Halliday AM.
SORPRESA GEORGIA. “DOLCE” SUCCESSO PER L’ITALIA. SI CONSOLIDA L’AUSTRIA
La crescente qualità del vino georgiano è evidente nei risultati di quest’anno, con il paese che ha vinto più medaglie d’oro che in passato, nonché il primo premio per il vino bianco.
Per una prima volta storica per la Georgia, il titolo di migliore IWC White Wine è andato a un vino macerato sulle bucce del produttore della Cachezia Vazisubani Estate grazie al suo Kisi Qvevri 2021.
L’Italia è arrivata quinta nella sfida per le medaglie, ma è stato un suo vino dolce a conquistare il primo posto, quello del produttore toscano Tenuta di Capezzana, che ha ottenuto il successo nella categoria IWC Sweet Wine con il Vinsanto di Carmignano Capezzana Riserva 2016, già vincitore nel nel 2022, 2021 e 2019.
Lo sherry spagnolo si conferma invece nella categoria vini liquorosi: per il quarto anno consecutivo, Jerez ha conquistato il titolo di campione IWC Fortified Wine grazie a Bodegas Espinosa De Los Monteros e il suo Palo Cortado VOR.
Sergio Martínez di Lustau è stato premiato invece come IWC Fortified Winemaker of the Year, titolo vinto cinque volte in precedenza.
Nella sfida di quest’anno, Lustau ha portato a casa più medaglie di qualsiasi altro con 8 ori, 15 argenti e 3 bronzi.
Serie di vittorie consecutive confermata anche per l’Austria grazie al produttore del Burgenland Hans Tschida che si è affermato per la decima volta come IWC Sweet Winemaker of the Year, con i suoi vini dolci che quest’anno hanno ricevuto 9 ori, 7 argenti, 3 bronzi e un altro trofeo.
( Fonte Vinonews24 )
LE 15 MEDAGLIE D’ORO ITALIANE
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Vinsanto di Carmignano Capezzana Riserva, 2016
Prodotto da Tenuta Di Capezzana
Da Tuscany,Italy
Fatto con Trebbiano, San Colombano
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Vernaccia di Oristano Riserva, 2006
Prodotto da Silvio Carta
Da Sardinia,Italy
Fatto con Vernaccia di Oristano
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La Loggia del Cavaliere Taurasi Riserva, 2016
Prodotto da Tenuta Cavalier Pepe
Da Campania,Italy
Fatto con Aglianico
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Pinot Grigio Friuli Colli Orientali, 2023
Prodotto da Aganis
Da Friuli-Venezia Giulia,Italy
Fatto con Pinot Grigio
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La Cappuccina San Brizio Soave, 2022
Prodotto da La Cappuccina
Da Veneto,Italy
Fatto con Garganega
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Paò, 2022
Prodotto da Casalfarneto
Da Marche,Italy
Fatto con Verdicchio
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Berlucchi 61 Franciacorta Nature, 2017
Prodotto da Guido Berlucchi
Da Lombardy,Italy
Fatto con Chardonnay, Pinot Nero
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Mon Satèn Brut, 2019
Prodotto da Villa Franciacorta
Da Lombardy,Italy
Fatto con Chardonnay
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Boke’ Brut, 2019
Prodotto da Villa Franciacorta
Da Lombardy,Italy
Fatto con Pinot Nero
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Foscarino, 2021
Prodotto da Inama Azienda Agricola
Da Veneto,Italy
Fatto con Garganega
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Aransat, 2022
Prodotto da Borgo Savaian di Stefano Bastiani
Da Vino d’Italia,Italy
Fatto con Friulano, Blend
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Barolo D.O.C.G. Luigi Bosca, 2020
Prodotto da Bosca
Da Piedmont,Italy
Fatto con Nebbiolo
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Bottega Vinai Lagrein Trentino, 2021
Prodotto da CAVIT
Da Trentino-Alto Adige,Italy
Fatto con Lagrein
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Cartizze dry, Valdobbiadene Superiore di Cartizze, 2023
Prodotto da Bisol1542
Da Veneto,Italy
Fatto con Glera
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Etichetta Nera, 2023
Prodotto da Cantine Lunae Bosoni
Da Liguria,Italy
Fatto con Vermentino