I presunti esperti della Rai fanno rabbrividire con le loro considerazioni. Eppure Sardella quello, per intederci, con il berretto ben saldo in testa continua a sentenziare come un oracolo. Sarebbe ora di far arieggiare quel cranio straboccante di sapere. Troppe parole al vento. Si cambi rotta
(17 Giugno 2006 TN 23 Anno 4)
di Mena Aloia
Sabato 10 giugno, ore 7 del mattino. In televisione, nel programma di Rai Due In famiglia arriva Luca Sardella con il suo immancabile berretto circondato da fiori di girasole. Inizia ad elogiare la indiscutibile bellezza di questa pianta, poi si sofferma sui semi del girasole ed inizia un altro elogio: quello allolio di semi di girasole. I pregi di questolio sembrano davvero tanti, ricco di polifenoli, un toccasana per il colesterolo se si prendono due cucchiaini al mattino e due alla sera ed ancora, se lo misceliamo con una met di olio di oliva otterremo un ottimo condimento per linsalata. Perch lolio di oliva pu far male.
Avete letto bene, per Luca Sardella lolio doliva pu far male.
Non dato sapere a cosa faccia male, ma, ribadisco, pu far male.
Ecco un altro esperto che sa bene ci che dice, pienamente consapevole dei messaggi che lancia. Come non fidarsi, dopotutto stiamo parlando di un autore di diversi libri di cucina con una grande passione per il canto.
Un caso di cattiva informazione su cui certamente bisogna riflettere e che non si pu ignorare.
Su Panorama del 15 giugno c un intervento del prof. Umberto Veronesi che parla dei danni di una cattiva alimentazione. Peggio dello smog il titolo e in esso si legge che una cattiva alimentazione pu rilevarsi pi pericolosa delle polveri sottili. Ci che mangiamo ogni giorno conta di pi di ci che respiriamo..il 30 per cento di tutti i tumori causato da una dieta scorrettalinquinamento atmosferico, per fare un confronto, responsabile di una percentuale di tumori che va dall1 al 4 per cento.
Ora, mi chiedo, una cattiva alimentazione non anche causata da una cattiva informazione? E chi sono i responsabili di questa cattiva informazione? Quasi mai si pensa ai danni che alcune affermazioni, se pur fatte in buona fede, possono arrecare, si arrivati al paradosso di sentire e di leggere tutto ed il contrario di tutto.
La verit una meta sempre pi irraggiungibile ed anche quando sembra di aver raggiunto delle certezze come, nel caso specifico, che lolio extra vergine di oliva fa bene, ecco che arriva una controinformazione di pochi secondi, magari neanche voluta, che come un terremoto pu distruggere loperato di tanti uomini che mettono a disposizione la loro passione ed il loro sapere per una corretta informazione. E pensare che a volte basterebbe solo un po di attenzione. Non capisco perch un personaggio televisivo che sa di avere grande visibilit e sa di poter influenzare le scelte del pubblico a casa debba fare delle cos grandi e gravi affermazioni frutto, evidentemente, di una scarsa conoscenza della materia. E lessere originario della Puglia, pi precisamente di San Severo, come lui stesso ha ricordato nel corso della trasmissione, non fa certo curriculum. La regola doro informarsi prima di informare a Luca Sardella sconosciuta.
Una frase nellarticolo del prof. Veronesi quasi toccante: Non mi stancher mai di dirlo Il punto che difficilmente si stancheranno anche i falsi esperti di dire la loro sempre e comunque, poco importa se e quanto si conosce.
( Fonte : Teatronaturale del 17/06/06 )
Considerazioni
Prendo lo spunto da quanto riportato sopra per dire che, da troppo tempo ormai e sempre piu spesso, assistiamo in TV a trasmissioni televisive, reportage, visite in aziende vinicole e non, condotte da personaggi che solo a sentirli parlare viene da rabbrividire . Non perch non siano simpatici, a volte fanno pure ridere, ma perch non sono preparati nelle varie materie di cui si occupano. Allora che tipo di informazione stiamo fornendo allutente-cittadino, che avrebbe tutto il diritto di essere aggiornato da persone preparate, ognuno nella sua materia specifica e vi posso garantire che in giro per il web se ne trovano tanti, ma troppo spesso ignorati dalle Tv e dai giornali di settore. Allora devo pensare che una questione di amicizie importanti, di conoscenze, di favoritismi come in tutti i settori ormai, ma cosi facendo andiamo a creare dei disservizi e mortifichiamo chi si impegna con costanza, si documenta e si prepara costantemente nella sua materia specifica, senza avere la pretesa di essere un tuttologo come ormai ne vediamo troppi in giro : in TV, sui giornali ed anche sul Web.
Roberto Gatti