Home Arrabbiature La commissione europea renda riconoscibili i prodotti del’agroalimentare

La commissione europea renda riconoscibili i prodotti del’agroalimentare

Cosi’ si è espresso il Ministro Gian Marco Centinaio , nel suo intervento alla Commissione Agrifish di Lussemburgo :

“La sostenibilità ambientale deve essere conseguita parallelamente alla sostenibilità economica. I maggiori vincoli ambientali dell’architettura verde sono inevitabilmente associati a maggiori costi per i produttori.

il Ministro Agricoltura e Turismo Gian Marco Centinaio

Questi costi non potranno essere compensati con gli incentivi di una Pac il cui budget viene sistematicamente messo sotto attacco. La commissione non può più permettersi di ignorare la richiesta sempre più pressante da pare degli agricoltori e dei cittadini contribuenti di rendere riconoscibili i prodotti agroalimentari ottenuti nel rispetto di regole più rigorose attraverso un’armonizzazione a livello comunitario dei diversi sistemi di etichettatura

 

Questo consentirebbe, infatti, da un lato di valorizzare le produzioni agricole comunitarie e dall’altro di migliorare la trasparenza verso il consumatore con la possibilità di un riconoscimento della qualità intrinseca dei vari prodotti”.

 

Annotazioni a margine

 

Credo sia quanto mai utile ed indispensabile, da parte nostra consumatori ed acquirenti di prodotti alimentari, leggere attentamente tutte le etichette di ciò che andiamo a posare nel carrello della spesa. Questo anche quando ci sembra di essere sicuri della provenienza dell’articolo acquistato.

 

E’ di pochi giorni fa, in un supermercato di una grande catena distributiva a livello nazionale ed internazionale, leggere in una etichetta a caratteri cubitali ben leggibili : ” Aglio origine Italia “, mentre nella etichetta piccola apposta sui bulbi dell’aglio leggere in caratteri piccoli : ” Aglio origine Spagna “.

 

 

Trovo sia questa una forma subdola di disinformare il consumatore, una cattiva informazione, un cooptare la buona fede dei clienti, che magari anziani con la vista appannata, oppure giovani e distratti non vanno a leggere anche la seconda etichetta scritta in piccolo.

 

Di questi casi credo ce ne siano molti sui banchi degli ipermercati italiani, per cui prendiamoci cinque minuti in piu’ di tempo e salvaguardiamo la nostra salute e l’economia degli agricoltori italiani.