Home News La Donna Volante

La Donna Volante






LA DONNA VOLANTE CHE PRODUCE VINO BIOLOGICO


Emma Clauser, una cantina che oggi fa due vini  tra i migliori della provincia di Trento.















 






Per decenni ha fatto l’impiegata provinciale.
Poi stata una tra le prime donne trentine a buttarsi con il paracadute da un aereo.
Quindi ha ottenuto la prima licenza femminile di pilota d’aereo in Trentino.
E a 50 anni ha deciso di fare l’enologa, ha frequentato i corsi di S. Michele, ha fatto quattro anni di universit, ha messo in piedi una cantina e fa oggi due vini, un rosso e un nero, che sono tra i migliori che si fanno nella nostra provincia.
E il suo nome Emma Clauser.
A Lavis prendi per Pressano e arrivi ai Sorni.
E sulla sua casa trovi la scritta Azienda agricola biologica Molino dei Lessi.
Entriamo, una casa tra i vigneti, sulla strada del vino.
Qui sta nascendo una nuova cantina, ma tutta in itinere ancora, pur tra i vigneti.
Una fisarmonica, un piano a coda.
Ma andiamo via, vogliamo la campagna, l’uva, il vino sul territorio.
E allora lei ci conduce l, dove nata la sua cantina. E percorriamo la strada del vino che tra Pressano conduce a Verla di Giovo. Vigneti su chine scoscese.
Poi Verla e gi tra le pergole. Dall’altro lato della valle schianta gli occhi la ferita del porfido. Una porcheria paesaggistica. Emma ha potato le sue viti ieri, poi la schiena l’ha tradita.
Una curva ora ed ecco il mulino, in un cul de sac di valletta che inizia con la cascata del Rio Molini e prosegue per poco. Una serie di costruzioni vicino alla cascata e vigneti attorno, Riesling. Un angolo bello di Trentino, tetti con lastre di porfido.
Un angolo perduto, forse non indispensabile del mondo. Ma tranquillo, regolato, quieto e bello. Maso Lessi.

Il biodinamico, lo scetticismo
Emma parla: Mi sto avvicinando al biodinamico da 3-4 anni dice.
La osserviamo. Ma quando si incomincia a parlare di influenza dei pianeti mi fermo. Sono steineriani ed io non ci credo. Seppelliscono il letame in un corno di vacca, lo tirano fuori in primavera e con tre etti concimano un ettaro di terra, dopo averlo dinamizzato nell’acqua.
E la guardiamo meglio, Emma.
Un piccolo luogo questo, assolutamente pulito, tra le vigne che calano a picco in spazi ristretti verso il rio (c’erano gamberi un tempo, ma torneranno).
Un angolo di bellezza e pace, muri a secco, tanti rifatti da Emma e dal suo uomo.
Pulizia, pietra e legno. Entriamo e sono tre minuscole stalle. ora cantine. Barrique , casse di legno per le bottiglie e una delle stalle finisce in una grotta, naturale, che corre dentro la montagna.
Dolce Emma, comunica tranquillit in questo luogo ameno. Esci da due microstalle-microcantine, e percorri pochi metri in discesa sul porfido, un’altra minicantina e, prima, il luogo dove si fa il vino.
Emma parla: Io travaso, se posso, con la luna. Luna calante.
Quiete, l’angolo della quiete e in questa piccola cantina c’ un deumidificatore e le barrique di Cabernet Sauvignon.
Il mulino del 1.600.
Usciamo nel vigneto, piccolissimo, sostenuto da muri a secco, impervio. In primavera nel vigneto, facendo il biologico e non diserbando, facciamo visite botaniche, ci sono mille variet di erbe.
Come il Trentino potrebbe essere. Anche. La valle di Cembra un territorio che va gi a picco verso il suo rio.
Guarda questa gente come lavora. Si pensi che ci vogliano 1.400 ore di lavoro per ettaro, contro le 200 che ci vogliono in un vigneto della pianura, le 50 ore in Australia.
E qui Emma recita una poesia, di una sola, breve, strofa: Agricoltura eroica.
Ma la globalizzazione cocacolizzer tutto e questa terra sar abbandonata e basta.
E allora. Emma Clauser, 59 anni, marito Enzo, figlia Caterina, direttore d’orchestra a Stoccarda.
Lei nata nel Torinese ma solo perch di madre piemontese, in effetti donna di Malosco, valle di Non. Si sposta a Trento con la famiglia nel 1959 e poi vive l. Impiegata provinciale dai 18 anni e sino al 1982. Quindi baby pensionata.
Gi strana, da giovane.
A 18 anni i primi lanci col paracadute. Volare costava e non avevo soldi. Buttarsi costava molto meno e cos potevo volare. Fu la prima donna trentina ad ottenere il brevetto di pilota d’aereo nel 1970 Emma. Poi pass al volo a vela. Il mio istruttore mor in volo e lo sostitu un tipo che poi divenne mio marito.
Lui Enzo Centofante.
E ora stappa un vino Emma Clauser. Sull’etichetta c’ scritto Molino dei Lessi, Podere Valtini, bianco 2004.
Met Riesling e met Incrocio Manzoni (incrocio tra Riesling e Pinot Bianco). Qualche migliaio di ore di volo sino al 2.000 – dice lei – ma poi mi pensionai ed iniziai a fare enologia. Ci eravamo trasferiti ai Sorni nel 1982: una vecchia torretta dell’anno mille con un poco di terreno. C’era un minuscolo vigneto e l’orto. Ci appassionammo alla campagna.
dolce Emma.
Ed una donna che non ha mai pensato banale.
Volevo coltivare la terra. Chiesi a quelli dell’Istituto agrario di S. Michele se potevo frequentare i loro corsi, mi dissero di s. Frequentavo le lezioni tecniche e mi appassionai, volevo fare da sola sulla mia campagna.
Emma Clauser incontr un gruppo di tecnici speciali dell’Esat.
Dopo l’orario di lavoro incontravano gli agricoltori. Per cercare di ridurre i trattamenti chimici, incominciare ad abituare i giovani a mettere meno veleni.
Quei tecnici si chiamavano Mescalchini, Varner, Pellegrini, Luisa Mattedi.
E io in casa iniziai a fare il vino per gli amici, imparando qualcosa anche dai contadini che abitavano qui vicino. Ma poi capii che fare vino cosa difficile.
Non era pi una ragazzina, era gi pensionata.
Ma Emma Clauser donna diversa.
Iniziai a frequentare dei corsi a S. Michele. Poi decisi, 4 anni di universit, un semestre in Germania, a Geisenheim. Emma. Emma. Dicci cos’ i vino. Pi di tutto amo la campagna, il contatto con la pianta.
La prima vinificazione fu nel 1996, uno Chardonnay. Oggi Emma Clauser vinifica solo 5.000 bottiglie di vino: 3.000 di Cabernet Sauvignon, 1.000 di Riesling e 1.000 di Lagrein.
In bottiglieria sono vendute a 13-18 euro ma lei in cantina riceve meno della met. Il che vuol dire che lavora tutto l’anno per la gloria, per guadagnare l’insufficiente. Emma Clauser lavora per l’amore che porta alla campagna, alle piante, all’uva, al vino.
Fate i conti, numero di bottiglie per euro.
Bazzecole.
La sua una azienda agricola biologica.
Facile dirlo.
Ma vicino a te spargono veleni e valgono anche per i tuoi vigneti.
I nostri vigneti confinano col bosco, la strada e solo in piccola parte con un vicino che irrora a mano.
Quanta terra hai Emma?
Un ettaro, diecimila metri quadri in tutto: : 2.500 al mulino, 5.000 ai Sorni e 1.800 al Maso Rosabel, altra zona dei Sorni. Quota 400 metri, qui e l.
Capito? Un ettaro, un ettaro di qualit assoluta.
Cos’ il vino per te, Emma?
Mi piace farlo e vedere come diventa. Intervenendo al minimo. Parto da un prodotto bellissimo, l’uva e il problema non rovinare questa bellezza. Vinifico con pressa pneumatica, mi riparo dall’ossigeno in maniera sommaria. Con le solforose lavoro al minimo.
bella quando parla cos Emma Clauser perch ha gli occhi di vigna, il sorriso di grappolo.
Non guadagna, non fa i soldi Emma, ma produce qualit assoluta.
La gente viene ed ha la percezione che lavoriamo in un altro modo, il cliente capisce, diventa amico. Non funzionale alla vendita, tutto questo molto costoso dal punto di vista del tempo.
Tedeschi, milanesi, bolognesi, microcommercio non business .
Terre argillose, Werfeniano Stappa ancora, un Cabernet 2002.
Profumo forte, tannico. Barbaro, maschio.
E Mario Pojer vola: Annata difficile, bellissimo naso, Alpi. In bocca tannino molto maturo, un bel finale e anche questo minerale. Se il biologico vuol dire qualcosa forse questo.
In cantina Emma che fa il vino: Sono la top manager e la schiava.
E ancora: Siamo al limite Nord del Cabernet per qui abbiamo terre rosse, argillose, del periodo Werfeniano. E piante magre, 10 grappoli, un chilo per pianta.
Ora Cabernet 2003, pi raffinato, quello era luce, questo sole dice Mario. Poche migliaia di bottiglie, molte spese. Solo per fare qualche metro di muro a secco sono migliaia di euro.
E viene il Cabernet del 2001 e del 2000 e il Riesling del 2003, del 2002.
Per diletto. Il vino un ossimoro, una cosa viva. Il vino non mai stato donna. Ma Emma Clauser lo ha fatto donna perch si trovata tra le mani un’arte, quella di trasformare la bellezza di un grappolo d’uva nell’arroganza virulenta di un vino.
Lei, che era impiegata.
Lei, che si buttava nel vento a testa in gi.
Il Trentino terra piccola e, forse, modesta.
Ma trovi slanci assoluti a volte, smeraldi.
Emma Clauser, una scommessa vinta con l’infinito.


 


( Fonte L Adige )


 







 




 

Website | + posts

Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.