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La guerra dell’uva: il ricordo 60 anni dopo i morti di San Donaci

Saranno passati 60 anni esatti, dal quel pomeriggio di sangue: San Donaci il 9 settembre ricorderà in piazza i tre morti della guerra del vino. Mario Calò, Luciano Valentini e una ragazza, Antonia Calignano

 

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SAN DONACI – Saranno passati 60 anni esatti, dal quel pomeriggio di sangue: San Donaci il 9 settembre ricorderà in piazza i tre morti della guerra del vino. Mario Calò, Luciano Valentini e una ragazza, Antonia Calignano. Tutti e tre giovanissimi, tutti e tre disarmati, tutti e tre caduti sotto il piombo della polizia del governo monocolore Dc di Adone Zoli, che in quegli anni sparava ad altezza d’uomo.

 

Fu il momento culminante di una forte reazione popolare che ebbe l’epicentro in quattro comuni della fascia sud del Brindisino: Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e San Donaci, ma investì anche la provincia di Lecce. La causa, la forte speculazione sui prezzi dell’uva da vino, dopo una annata disastrosa per la produzione vitivinicola, che scatenò la rabbia dei coloni sommersi dai debiti.

 

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La miccia, quel pomeriggio del 9 settembre 1957, fu l’arresto da parte di una colonna mobile della Pubblica sicurezza di una donna, Fiorentina Fai, che dalla finestra di casa aveva apostrofato gli agenti in tenuta di guerra chiamandoli “vagabondi”, mentre facevano ingresso nel paese. Immediatamente la camionetta su cui era stata caricata la Fai fu circondata dalla gente che ne reclamava l’immediata liberazione. Volarono sassi, zoccoli, i poliziotti reagirono aprendo il fuoco a caso, ma con traiettorie che fecero tre vittime.

 

Era una lotta per il pane e il lavoro, sfociò nel dramma ed ebbe un seguito nei tribunali, dove si perseguirono i dirigenti politici della protesta in difesa di prezzi equi per l’uva. Come il segretario della sezione del Partito comunista italiano di San Pietro Vernotico, Carmine Blasi, che passò mesi alla macchia, dormendo nelle campagne e sfamato da compagni e parenti che riuscivano a raggiungerlo.

 

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I funerali delle tre vittime dei fatti di San Donaci-2

 

Nel sessantesimo anniversario di quei fatti, il Comune di San Donaci il 9 e il 10 settembre 2017 li ricorderà con vari eventi. Il primo appuntamento sarà sabato 9 settembre dalle 19 presso la sede della Cantina Sociale in via Mesagne, aperto dai saluti del presidente della stessa cantina Marco Pagano, degli assessori Gianluca Zurlo e Agnese Baldassarre, curatori delle manifestazioni, del sindaco Domenico Fina, del consigliere regionale Giuseppe Romano e del prefetto di Brindisi, Valerio Valenti.

 

Seguirà la proiezione del un video-documentario, “San Donaci ‘57”, del regista brindisino Simone Salvemini, con un dibattito cui parteciperanno uno degli autori del libro inchiesta “La guerra del vino”, Alfredo Polito (l’altra è Valentina Pennetta), Vito Antonio Leuzzi direttore dell’Istituto pugliese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, gli assessori regionali al Lavoro e alla Cultura, Sebastiano Leo e Loredana Capone, il senatore Dario Stefano. Seguirà uno spettacolo musicale.

 

Il 10 settembre, domenica, la commemorazione si trasferirà in piazza Pio XII, dove si svolgerà lo spettacolo teatrale “Sangue di quella terra” della compagnia Ura, regia di Fabrizio Saccomanno, seguito da una nuova proiezione del video-documentario di Salvemini e dallo spettacolo “In vino veritas”.

 

 

(Fonte brindisireport )