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LA MALVASIA DI CASORZO ( 1° Parte )

 


 


 


 


Nel  Piemonte, terra di particolare vocazione per  grandi vini,sin  dallimpero romano, si stanno affacciando piccole doc che stanno riscuotendo  l attenzione dei consumatori per la loro qualit e per la specifica  correlazione con il territorio.


Tra queste la  Malvasia di Casorzo, un vino definito dal profumo incantevole e dalla dolcezza raffinata.


Viene prodotto in varie tipologie : dolce, spumante e passito.


Vino doc dal 1968


Ripercorriamo questo   interessante e raro vino   in tutti gli aspetti


 


La  sua   storia


 


La  presenza in Monferrato  del vino Malvasia,come vino  importato,  si fa risalire  al sec XIII.


A seguito dal notevole impulso dei commerci  marittimi voluto dalle repubbliche marinare, presto si diffusero nel nord Italia  moscati e malvasie.,


Probabilmente dal porto greco di  “monenvasaia”   grazie a navigatori veneziani abili nei commerci  arrivarono  le  primi viti di malvaxia , erano dette anche  uve greche .


La diffusione fu notevole, tanto  che nel 1253 il  comune di  Vercelli  vieta  la vendita di vino  Malvaxia,   mentre altri comuni  -Susa –  Rivoli – a scopo protezionistico ne prevedono il sequestro.


Un altro documento di quegli anni   si trova citato  vino malvaticus, era la Malvasia a bacca  nera, prodotta a Cipro e commercializzata anche in Piemonte.


Nel 1468 nel comune di Mondonio si rileva la prima citazione di un vigneto di  Malvasia.


A  Torino   hanno  un certo successo i vini dolci e aromatici, ben accetti dall aristocrazia sabauda : arrivavano attraverso il porto di Genova  e  nel   1594 Carlo   Emanuele I  emette una nuova gabella per le malvasie, le taggie e altri  vini 


G.B. Croce nel famoso Dell eccellenza  e della diversit dei vini relativi al torinese  (1606 ) cita la Malvasia buona da mangiare e per fare un vino dolce che conserva il sapore delluva .


La troviamo  anche  nella  famosa enciclopedie  di Diderot ( 1751-  1776 ) e dall abate Milano  che nel 1838 cita espressamente e per la prima volta, a quanto risulta sinora  Malvasia di Casorzo.


 


Il vino  stato   usato nellastigiano  tra le prime sperimentazioni riguardo  alla produzione di vini spumanti rossi  nella prima met del secolo diciannovesimo. ( 1  )


 


 


Luva e il suo territorio


 


La Malvasia di Casorzo viene prodotta nei comuni di Casorzo, Vignale Monferrato, Altavilla, Ottiglio, Grazzano  Badoglio, Olivola e Grana


Sono  56 ettari per una produzione totale di vino di soli hl 3275 —   dati 1997


Un terroir particolare fatto di terreni collinari in cui predominano  argille e calcari, su un altezza media di   200 metri s.l.m  e con un   clima  temperato.


Il vigneto    allevato a  Guyot basso ed inserito in  un habitat  collinare con le coltivazioni di cerali e prati nei terreni non soleggiati e nei fondo valle. I boschi sono rari, ma ricchi di ciliegi selvatici.


Luva  Malvasia di Casorzo  presenta i seguenti   caratteri ampelografici:  foglia media, pentagonale, grappolo medio, cilindrico e  con ali, compatto – acino medio-, ellissoidale con buccia ricca di pruina di colore blu.


Mannini e Schneider scrivono su Vitigni del Piemonte : Malvasia di Casorzo: sinonimi: nessuno—-omonimi: il vitigno Malvasia coltivato a Casorzo ed iscritto come Malvasia di Casorzo ha una sua precisa fisionomia cultivarietale e non va confuso con altri vitigni Malvasia presenti in Piemonte ed in molte altre regioni italiane.


La  maturazione   media, la raccolta in genere avviene alla fine di Settembre.


E abbastanza resistente alle  malattie 


La Malvasia di Casorzo ben nota agli enologi per i   aromi   particolari, tutti  di  elevata finezza.


Per questi motivi negli anni 1993- 2000    furono  oggetto di attenti studi da parte dell Istituto Sperimentale di Enologica di Asti – prof Rocco Di Stefano e collaboratori    ( 2   )


Vennero ricercasti  i suoi specifici   quadri aromatici,    analizzando  i principali terpeni  della buccia e della polpa.


Il geraniolo risulto  il componente pi caratteristico mentre il linalolo  seppur presente       a livelli medio-bassi.


Buona la presenza del  diolo 1


Da  questi dati emerge la caratterizzazione sensoriale specifica e inconfondibile    della Malvasia di Casorzo che si presenta  comunque  aromi diversi  dal moscato Bianco di Canelli


 


I descrittori percepiti : fruttati e  floreali   in particolare  rosa,   pesca, albicocca,   miele e lampone.


Quasi tutti  sono di origine  primaria, ovvero gi contenuti nelluva.


 


La vinificazione  e  la cantina 


 


 


la raccolta avviene     in  cassette o bigonce.


Luva  arriva rapidamente alla  cantina  ; prioritario conservare  gli aromi di cui ricca la buccia.


Il disciplinare ammette lutilizzo di altre uva a bacca nera- freisa barbera e grignolino -se presenti nel vigneto sino al 10 %  massimo.


La resa massima nel vigneto   fissata in  110 quintali  per  ettaro  di coltura specializzata


La  vinificazione della Malvasia ha una procedura particolare, abbiamo sentito il parere  dellenologo  Agostino Berruti.


Luva  viene innanzitutto  pigiadiraspata, quindi passa  nei recipienti di fermentazione.


, in genere sono moderni vinificatori in acciaio inox.


Il processo  breve, dura soltanto  dura  4-5  giorni con sviluppo di alcol sino a 4-  5 gradi


In tal modo si ottiene un colore rosato intenso.


A questo punto il prodotto si refrigera, previa centrifugazione  e filtrazione.


Un parte del mosto circa il 30 % non resta a contatto con vinacce e non fermenta, pertanto viene subito separato dalla massa.


Questo per salvaguardare al  massimo gli aromi primari dell uva.


In primavera le due tipologie  di vino vengono messe insieme, previa fermentazione in autoclave del mosto rimasto dolce sino a 5 alcol.


 Resta  un tenore zuccherino di circa 80- 100 gr / lt circa.


In seguito il vino viene stabilizzato, microfiltrato e imbottigliato  a partire dalla primavera.


In tal modo   solo la  met degli zuccheri del mosto evolvono in alcol, gli aromi primari non subiscono modiche e conservano la loro inconfondibile freschezza.


Nel contempo si  ottiene un prodotto piacevole  alla vista e dal sapore dolce e molto  armonico.


 


 


 


 


LA MALVASIA DI CASORZO PASSITO


 


 


 


E un vino particolare ricco di aromi e di sapori particolari e di buona evoluzione 


(4-5 anni )  


Per ottenere il necessario appassimento delluva   possiamo distinguere  due tecniche, precisando che secondo il  disciplinare di produzione la resa in  uva per  ettaro   non deve superare i 60 q.li  dopo appassimento e la  resa vino il  50% in volume   con un massimo di hl 30 x ettaro.


  A-  Sulla pianta


A maturazione avvenuta,si lascia luva sulla pianta per un periodo variabile- da  due settimane  a 30 giorni.


Ma i rischi sono enormi. A parte i danni per uccelli o altri parassiti, sono le possibili avverse condizioni climatiche il rischio maggiore.


B-  In fruttaio


Luva  appena raccolta  viene conservata su graticci o  appesa, oppure  sistemata in apposite   cassette. Lappassimento  pu avvenire  essere in ambiente aperto o chiuso. Per un periodo variabile che pu durare anche  4-5 mesi. Le complesse reazioni e relative  modifiche della composizione nellintero acino


 Si assiste ad una concentrazione di zuccheri,  per   diminuzione di peso legata  alla disidratazione.


Il peso cala in genere del 25-35 %. Per una buona riuscita del fenomeno incide  innanzitutto  la temperatura del locale, lumidit che deve essere bassa, la ventilazione, la variet duva, lo spessore della buccia e il contenuto in pruina. Tale pratica  pone   grossi problemi: linsorgere di malattie, muffa grigia in particolare, i tempi lunghi, locali ampi, capitali immobilizzati, molta  manodopera.


Pratiche complesse, costose che richiedono molto  lavoro e  soprattutto molta passione


Non risultano inoltre impianti per appassimento artificiale delle uva con utilizzo di  celle di condizionamento.


I viticoltori di  Casorzo ritengono infatti che i  profumi ottenuti con tali tecnologia siano di livello inferiore. In particolare se la temperatura viene mantenuta su alti livelli  possibile un degrado dei quadri  aromatici.


Ecco la  testimonianza di alcuni viticoltori produttori di malvasia passita ( Giulio Accornero    – Vignale Monferrato Cantamessa Giorgio Casorzo, Natta Dario di Grazzano Badoglio    : Proponiamo la Malvasia passita nelle risposta di antiche tradizioni del nostro territorio. Si tratta di un vitigno da secoli  adattato a questa lavorazione.


Raccogliamo a maturazione fisiologica, lappassimento avviene in cassette di legno e dura circa 4- 5 mesi. Di giorno al sole, di notte al coperto, non condizioniamo umidit e temperatura. Luva riduce il peso del 50 % e oltre,il babo sfiora alcune annate i 32-33.


Un torchio meccanico a vite estrae con difficolt  un succo che fermenta in piccoli  fusti in legno  con lieviti naturali, per circa 9-10 mesi.


Alcuni produttori prima della torchiatura, pigiano a rulli.


  In genere  si imbottiglia  lestate successiva alla vendemmia, in formato piccolo, 0,375  oppure 0,500 cc..


Alcuni produttori prolungano la conservazione nel legno per ancora 12 mesi.


 


 


 


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IL VINO IN TAVOLA


 


 


 


 


Conservare sempre la bottiglia in posizione orizzontale ad una  temperatura non superiore ai 20, il vino rimarr fragrante per 2-3 anni.


La Malvasia di Casorzo va servita a 10 -12  gradi  utilizzando  bicchieri tulipe o iso  e  abbinandola a dolci di vario genere, in particolare  crostate di  frutta, mousse,  bonet,  pasticceria fine.  


Per il tipo passito    vanno meglio  i dolci  base di mandorla oppure i classici cantuccini  magari pucciati nel bicchierino, ma   puo   anche  adattarsi  a dolci al cioccolato   o per   affogare una crema gelato e perch no,  una macedonia di frutta.


 


 


 


 


                                                                                  Lorenzo  Tablino


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.