La minaccia dei dazi di Trump incombe sull’export del vino italiano

Il Presidente degli Stati Uniti ci ha ormai abituato a questi exploit, ma non c’è molto da scherzare, il mercato americano è il primo in ordine di quantitativi di vino italiano importato.

 

Il mercato americano assorbe vino italiano per un valore complessivo di circa 1,5 miliardi, con un aumento del 4% nel solo 2018, un record assoluto.

 

 

Secondo una analisi della Coldiretti, dopo l’annuncio shock del Presidente Usa Donald Trump, di applicare dazi alle esportazioni europee per un ammontare di 11 miliardi di dollari, che riguarderebbero oltre al vino, anche olio di oliva, formaggi ecc., per ritorsione contro l’Europa che sta aiutando l’Airbus, dopo i gravi incidenti della Boing con il 737 Max, la quale è entrata in crisi commerciale.
Secondo la Coldiretti la prima denominazione a risentirne sarebbe quella degli spumanti italiani, con il prosecco in testa, i quali hanno registrato aumenti di valore enormi, posizionandosi a 333 milioni con un aumento pari al 13%.

 

Nella lista nera ufficiale dell’amministrazione Trump, sono elencati, tra gli altri, gli spumanti ed il marsala tra i vini, seguiti dal formaggio pecorino, dagli agrumi, uva da tavola, marmellate, acqua, succhi di frutta ed i superalcolici.
Stiamo parlando di ben 4,2 miliardi di merci esportate, su un totale di 42,4, ovvero il 10% delle nostre esportazioni, sempre secondo una attenta analisi Coldiretti su dati divulgati dall’Istat.

 

 

 

La politica dovrà farsi carico di questi problemi, che andrebbero ad impattare in maniera negativa sulle nostre esportazioni, senza andare ad uno scontro frontale, ma mediando e cercando soluzioni utili all’intero comparto agroalimentare. In ordine di volumi di export, gli Usa sono posizionati al terzo posto, dopo Germania e Francia seguiti dalla Gran Bretagna.