Navigando in Internet ho conosciuto un enotecario di Napoli, il sig. Mauro Erro, al sito :
http://www.divinoinvigna.it
enoteca
via Sigmund Freud 33/35
Napoli – Italia
tel/fax: ( 39) 0813722670
email: divinoinvigna@libero.it
che nel descrivere un vino da lui degustato, mi ha coinvolto a tal punto da contattarlo e farmi inviare questaltra sua degustazione, che quasi poesia. Mauro si avvicinato al mondo del vino da poco tempo, ed il lui, ho ritrovato quellentusiasmo e quella passione, che mi animava nei primi tempi, e che mi accompagna da oltre 20 anni.
Buona lettura a voi tutti .
Roberto Gatti
Ripe del Falco 1991 Cir Rosso classico superiore riserva doc, Ippolito 1845
No, non di quelle bottiglie che dimenticate in cantina, rispuntano fuori dopo anni. tutto merito del produttore, della sua romantica e paziente attesa se avrete la possibilit di bere un vino a distanza di dieci e pi anni. Al momento, lultima annata commercializzata la 93. Io grazie al suggerimento di un amico ho aperto questa 91.
un vino ricco di suggestioni: lo verso nel bicchiere, ruotando questultimo un paio di volte osservo la velocit di scorrimento del vino sulle pareti di cristallo, e guardandone il colore mi fermo. Lo inclino, e poi lo porto al naso. Lo scosto, sorrido, mi fermo un attimo e mi ricompongo. Lo riporto al naso, annuso energicamente e decido di farne un sorso. Piccolo, lo tengo sulla lingua, poi lo porto sulle pareti della bocca, sotto le labbra, sulle gengive e infine, deglutisco. Di nuovo stessa operazione, ma leggermente pi veloce. Poi mi guardo attorno, gli altri commensali, e sto di nuovo sorridendo. Allora ne faccio un altro sorso, e chiudo gli occhi.
Un uomo alto, canuto, magro, esile direi, ma agile e impettito, di nerbo, elegantemente aristocratico, dai modi decisi ma suadenti ed affascinanti. La pelle sul viso e le mani tirata, tanto da vedere il sangue scorrere attraverso le vene e le ossa e i legamenti che si tendono ad ogni piccolo movimento, eppure dura e liscia, conciata dal tempo. Vecchio, ma per nulla stanco.
Apro gli occhi e guardo il vino.
Il colore di un granato non carico, n smorto, che illimpidendosi, degrada verso un arancio reso dal tempo luminoso e terso, quasi trasparente. Al naso etereo, sottile, frutto sotto spirito, ciliegia matura direi, poi le spezie, il cuoio, la liquirizia, la crosta di pane, anzi la crosta del tortano.
( Torta rustica napoletana al link: http://www.tortano.it/ ).
In bocca persistente, i tannini carezzevoli e ben presenti, leggermente astringente, di unacidit nerboruta. Di unaristocratica eleganza, mi ha ricordato per questo alcuni nebbiolo di La Morra o Verduno, Barolo Acclivi del Comm. Burlotto ad esempio, o la chiavennasca di un Valtellina superiore Sassella. Uneleganza non mostrata, non accattivante, ma di nobile fattura, nascosta, ma pregevole. Ed era solo un Cir.
Lamico Fabio Cimmino, che me lha suggerito, consiglia: Penso allora che possa ben sposarsi ad un pranzo domenicale di quelli dai tempi infinitamente lunghi, che si sa quando si inizia (tardi!) e non si sa mai quando finiscono. Di quelli che ci si dimentica della dieta e sulla cui tavola ritornano prepotentemente protagonisti assoluti piatti di una certa robustezza e consistenza..
Io ho seguito lindicazione. Fatelo anche voi.
Vino vero, nobile, dantan. Ricordatevene.
Gaglioppo 100%, un anno in barrique, poi lattesa in vetro. Prezzo in enoteca tra i quindici e i venti euro.
Sede a Cir Marina, via Tirone, 118. Tel. 0962.31106, fax 0962.31107. www.ippolito1845.it; Enologo: Franco Bernabei. Ettari: 100. Bottiglie prodotte: 1.000.000. Vitigni: gaglioppo e greco bianco.