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La ristorazione italiana risponde a Sarkozy

 


 


 


A Gusto in Scena nasce un’idea: Marcello Coronini lancia una nuova filosofia della cucina italiana…e risponde alla provocazione di Nicolas Sarkozy di chiedere che la cucina francese venga riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanit.


 


 


 


 


 


 


 


La Francia patrimonio della cucina con riconoscimento Unesco? Sarebbe come sostenere che L’Italia e la Spagna sono paesi le cui cucine non vanno prese in considerazione.


 


Non scherziamo! Marcello Coronini nel dibattito spontaneo al termine del congresso Chef in Concerto, durante Gusto in Scena, ha “lanciato” un nuovo messaggio: la cucina italiana necessita di una sua precisa identit che unisca la cos detta tradizionale e quella che alimenta con una costante ricerca l’innovazione. Ha proposto quindi un’idea che riassume i contenuti di numerosi interventi dei diversi relatori.


 


Proporre come modello identificativo della cucina italiana le materia prima italiana di qualit di cui il nostro paese particolarmente ricco. “L’Italia ha una ristorazione di grande valore di cui parla tutto il mondo, ma le manca una forte identit, che hanno sicuramente i francesi e in parte gli spagnoli. Ascoltando i pareri dei diversi relatori ci siamo convinti che sia l’unico modo per affermare una identit della cucina italiana sia porre al centro della scena il prodotto di qualit italiano.


 


Oggi la ricerca di materia prima considerata determinante sia dai cuochi che eseguono una cucina “tradizionale”, sia da chi sviluppa una cucina creativa e di ricerca. Va detto quindi che tradizione e innovazione sono molto pi vicine di quanto si pensi. La tradizionale oggi si avvale di tutte le moderne tecnologie mutuate dalla cucina innovativa e ambedue, parliamo ovviamente di chi fa bene e con piacere il proprio mestiere , utilizzano solo prodotti di grande qualit, spesso provenienti dal territorio. La ricerca di materie prime di valore, anzitutto italiane, quindi il legame fra queste due modi diversi di interpretare il gusto”. A Gusto in Scena molte sono state le testimonianze di chef che hanno sposato questa nuova idea.


 


Fra tutti Alfonso Jaccarino, uno dei nomi pi noti della ristorazione italiana. “In passato il lavoro del ristoratore era un ripiego, oggi invece divenuta una vocazione. Tutti i giovani relatori di Gusto in Scena, che ho seguito dal primo all’ultimo giorno, hanno saputo dimostrare grande sicurezza e preparazione. Dobbiamo essere orgogliosi della nostra cucina che la pi apprezzata a livello internazionale e che vede nella mediterraneit il suo punto di forza. In momenti difficili come questi abbiamo la responsabilit di difendere l’immagine del nostro Paese mostrando il meglio”. Lo stesso Massimo Bottura ha giustamente vantato la sua ricerca del prodotto italiano di eccezionale qualit e ha raccontato come abitua la sua bambina a distinguere i diversi gusti.


 


Educare i giovani al piacere del gusto il modo per creare il piacere dell’assaggio e dello stare a tavola. “Abbiamo grandissimi cuochi e dobbiamo difendere il territorio perch il mondo sta andando sempre pi verso una massiccia globalizzazione” Herbert Hintner si detto fiero di poter fare una cucina basata sulla qualit del prodotto di territorio e ha invitato i presenti a difendere l’italianit “oggi in otto ore si pu essere dall’altra parte del mondo e la gente non vuole mangiare ovunque le stesse cose.


 


Dobbiamo saper rispondere alla globalizzazione difendendo di pi la nostra cucina e dedicare pi tempo al cliente, spiegando la nostra cultura. Quando si riesce a trasmettere la storia e l’emozione di un piatto abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”. A fare da cornice a questa “rivoluzione” Gusto in Scena, evento che nel format Chef in Concerto ha visto il confronto fra Italia e Spagna alla ricerca del futuro della ristorazione.


 


Ad alternarsi sul palco Gualtiero Marchesi, Riccardo Da Pr, Martin Berasategui, Marco Bistarelli, Josep Roca, Marco Bortolini, Marco Bistarelli, Josep Roca, Marco Bortolini, Jordi Butron, Juan Mar Arzak, Chicco Cerea, Nando Jubany, Pietro Leemann, Manel Puigevert, Gaetano Trovato, Maurizio Serva, Norbert Niederkofler, Paolo Teverini, Alfonso Caputo, Corrado Fasolato, Pedro Subijana Mauro Uliassi, Pietro d’Agostino, Herbert Hintner, Piero Zanini e Alfonso Jaccarino Al congresso si sono affiancati i Magnifici Vini di Mare, Montagna, Pianura e Collina, banco d’assaggio con oltre 90 aziende di tutta Italia, e Seduzioni di Gola, dedicato agli sfizi gastronomici.


 


Gusto in Scena ha visto la presenza di 400 congressisti e la partecipazione di circa 2000 visitatori che hanno sfidato il maltempo. Una conferma di come l’intuizione di Marcello Coronini, che per la prima volta ha visto il mondo della ristorazione confrontarsi con quello dell’enologia, sia risultata vincente. Non resta che dare appuntamento alla prossima edizione!


 


Sono a disposizione le foto dell’evento.


 


Informazioni per il pubblico


www.gustoinscena.it – info@gustoinscena.it


 tel 02-29404086


 


Informazioni per la stampa


stampa@gustoinscena.it


 


 


 


 


 


 


 

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.