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La vigna a quota 1350 si allarga da 2.500 a 20mila metri quadri

Evidentemente riuscito l’esperimento avviato nel 2012 Ma gli ambientalisti insorgono: «È una vera bestemmia»

 

 

CORTINA. Di record in record. Il vigneto di Cortina, tra i più alti d’Europa, si moltiplica di 8 volte. Passa da 2500 mq a 20 mila. Il che significa che lascia lo stadio dell’autoconsumo per approdare alla commercializzazione. Stiamo parlando di “Vigna 1350 Cortina” che, dai tempi dell’impianto del 2012, ha superato positivamente le prime verifiche, ma soprattutto le prove delle grandi nevicate. Pienamente soddisfatti, dunque, i pionieri di questa avventura, Fabrizio Zardini, Francesco Anaclerio e Federico Menardi Comin. Così soddisfatti che hanno trovato adesioni da parte di altri operatori, tra cui un vignaiolo trevigiano, insieme al quale hanno costituito la società “Vigna major”. Un nome, un programma. L’imprenditore trevigiano ha portato a Cortina i suoi diritti d’impianto, per cui la superfice coltivata arriverà a 2 ettari, superando dunque la dimensione del cosiddetto autoconsumo. Subito, a Valdobbiadene e dintorni, terra del Prosecco, c’è chi si è allarmato, temendo una delocalizzazione ai piedi delle Dolomiti, Niente di tutto questo. Il Centro di ricerca dei vivai cooperativi di Rauscedo ha individuato, tenendo conto della situazione bioclimatica del sito, quattro varietà: Palava, Manzoni bianco, Petit Rouge e Andrè. «Secondo gli esperti ci vogliono circa una decina d’anni per avere la certezza che la produzione abbia una prospettiva, ma evidentemente le prime verifiche devono essere state positive», riconosce Gianfrancesco Demenego, presidente delle Regole, «se ci è stata chiesta l’opportunità di disporre di più terreno per questa sperimentazione, perché tale al momento è».

 

Una richiesta che è stata soddisfatta senza alcun problema della storica comunità delle famiglie ampezzane, sempre molto rigorosa nelle autorizzazioni, specie quando c’è di mezzo l’innovazione. Per Demenego il progetto è serio; non certo, insomma, un’avventura a scopo mediatico.

 

« La sperimentazione ha ormai tre anni e già nei prossimi verificheremo la qualità del vino e, quindi, se val bene proseguire con un investimento che non dev’essere indifferente».

 

Chi invece ha qualche dubbio è Cesare Lasen, naturalista di fama internazionale, ai vertici della Fondazione Dolomiti.

 

«E’ una bestemmia», reagisce appena sente parlare di un vigneto a quota 1350, « posso capire il significato di una sperimentazione, quindi di una coltivazione limitata e destinata esclusivamente all’autoconsumo, ma quando si prospetta un’estensione viticola di 2 ettari in quelle condizioni ambientali, posso permettermi – si chiede Lasen – qualche interrogativo di naturale culturale? Che senso ha, ad esempio, portare la vite ai piedi delle Tofane o del Cristallo. Si sa, storicamente, che la vite non ha fruttato ad una quota più alta di Fonzaso ed Arsiè. Tutti siamo a conoscenza delle polemiche relative al prosecco in Valbelluna. Possiamo chiederci se Cortina, per vivere bene, ha bisogno, oltre che dei campionati mondiali di sci, anche del vigneto da primati». Ma c’è un altro particolare che inquieta: l’eventuale uso di diserbanti. «A Cortina sarebbe sicuramente un problema», riconosce Lasen. L’esperto usa però il condizionale. E fa bene. Rassicura, infatti, Demenego: «E’ evidente che le Regole si sono raccomandate, e vigileranno in tal senso, perché il divieto di diserbanti sia assoluto. Michele a Pozzo, direttore del parco delle Dolomiti d’Ampezzo, condivide la perplessità di Lasen. «Non ho nulla contro sperimentazione e innovazione, purchè siano portate avanti dentro taluni limiti. L’approccio, per così dire filosofico di Lasen, mi interroga, portandomi alla conclusione che Cortina non ha bisogno di operazioni-immagine.

 

 

( Fonte http://corrierealpi.gelocal.it/ )

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Giudice degustatore ai Concorsi Enologici Mondiali più prestigiosi tra i quali:

» Il Concours Mondial de Bruxelles che ad oggi ha raggiunto un numero di campioni esaminati di circa n. 9.080, dove partecipo da 13 edizioni ( da 9 in qualità di Presidente );

>>Commissario al Berliner Wine Trophy di Berlino

>>Presidente di Giuria al Concorso Excellence Awards di Bucarest

>>Giudice accreditato al Shanghai International Wine Challenge

ed ai maggiori concorsi italiani.