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Le iniziative che scaldano il cuore

In 500 per dare un aiuto a Nonna Peppina

 

Hanno risposto da tutta Italia all’appello di Corelli per la cena di strada preparata da grandi chef a Villa Rospigliosi

 

LAMPORECCHIO. I bracieri ardono e il calore si sparge tutt’intorno. Il profumo del cibo si diffonde nell’aria, ovunque. Villa Rospigliosi di Lamporecchio, sabato sera, si è vestita a festa per accogliere oltre 500 persone. Un evento di beneficenza, “Street food per Nonna Peppina”, nato quasi per caso, circa un mese fa, dalla volontà del maestro della cucina circolare, Igles Corelli.

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Un servizio andato in onda in televisione, le lacrime che scendono copiose dagli occhi di un’anziana donna con alle spalle 95 primavere. E la voglia di fare qualcosa di concreto per lei, al più presto.

 

Così, in poco tempo, il pluristellato chef Corelli ha deciso di fare della sua “casa” – il ristorante Atman all’interno di Villa Rospigliosi – il fulcro di un grande evento benefico. «Non è stato difficile – racconta – ho chiamato degli amici, cuochi dal cuore immenso, che hanno accettato di mettere a disposizione, gratuitamente, la loro professionalità. E lo stesso hanno fatto i produttori, con vino e alimenti».

 

Il capolavoro architettonico del ’600 di Gian Lorenzo Bernini ha quindi aperto le porte alle centinaia di ospiti arrivati da ogni parte d’Italia. «Con l’occasione – prosegue Corelli – chiunque ha potuto visitare la villa. Grazie al profondo restauro attuato negli ultimi anni dalla proprietà, la Febo Srl, l’intera struttura appare, oggi, in tutto il suo splendore. Un vero incanto per gli occhi, in un connubio perfetto tra arte, cultura e alta cucina».

 

Diciotto le isole per le degustazioni (al costo di 5 euro l’una), preparate nella fucina culinaria di Atman da 20 chef. Mentre ad annaffiare le pietanze ci hanno pensato i vini pregiati, esposti in bella mostra. Durante il servizio, poi, la brigata di sala di Atman è stata affiancata da oltre 30 studenti dell’Istituto alberghiero Martini di Montecatini. All’aperto, invece, proprio di fronte all’entrata della villa, sei barbecue, arrivati da Bologna, si sono occupati della carne e del pesce.

 

«Siamo in tanti, è vero – spiega il maestro – ma in questa serata di festa l’unica vip è Nonna Peppina». Le immagini di Giuseppa Fattori, l’anziana terremotata che lascia, in lacrime, la sua casetta di legno a San Martino di Fiastra, in provincia di Macerata, hanno commosso l’Italia intera. Da qui la nascita del motto di Igles Corelli, leitmotiv dell’evento: “Se qualcuno deve stare per strada che sia il cibo, non un’anziana”. Ma in che modo la solidarietà, da Lamporecchio, raggiungerà Nonna Peppina? «Abbiamo deciso – conclude Corelli – di non consegnarle del denaro. Andremo a San Martino, faremo un inventario di ciò di cui ha bisogno e lo acquisteremo con il ricavato (che ha superato i 10.000 euro, ndr): che sia una stufa a pellet, un piumone o qualunque altro oggetto utile per superare il rigido inverno, ormai alle porte». In questo modo anche a Nonna Peppina resterà un ricordo tangibile di quella serata, destinata a lasciare il segno, a Lamporecchio.

 

 

( Fonte IL Tirreno )