TOLENTINO – il primo Doc Terre di San Severino prodotto dallazienda della famiglia Meschini. Il nome del vino evoca la successione di Fibonacci.
Nasce 1,618 ed un vino esclusivo, irripetibile come la vendemmia che lo ha prodotto, come il progetto che lo ha generato. il primo Doc Terre di San Severino lultima, esclusiva denominazione delle Marche che esce dalle cantine di Colmone della Marca, lazienda della famiglia Meschini che si estende sotto il castello di Pitino uno degli angoli pi suggestivi della provincia di Macerata dove la terra ha la forza della natura, larmonia del bello, il profumo della storia, il fascino dell arte. E sono queste le prime caratteristiche di un rosso elegante e potente, equilibrato e con un bouquet che ricorda il bosco e il frutto destinato a diventare un vino esclusivo. Giovanni Meschini lo ha pensato come il testimone dei valori di questo territorio, Roberto Potentini, lenologo che ha fatto grandi i vini del maceratese, lo ha realizzato con il Montepulciano perch avesse un Dna assolutamente autoctono e sapesse parlare ai sensi con la certezza delle sue radici.
Non poteva che chiamarsi 1,618 un vino che non solo un prodotto, ma che prima di tutto unidea, unespressione di valori. Unoseicentodiciotto la successione di Fibonacci: la regola aurea, un rompicapo matematico che divenuto dal 300 in avanti unessenza filosofica. mistero e pensiero altissimo, rebus e evidente rappresentazione del Creato. Luomo vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci basato sulla successione di Fibonacci, i petali dei fiori, le spirali delle galassie, e perfino le spire delle conchiglie sono rette dalla successione di 1,618 che divenuta la regola aurea, o la proporzione divina. E a questa filosofia, a questa tensione a creare la proporzione divina si ispira il progetto di Colmone della Marca di offrire il vino dellarmonia universale.
1,618 una sorta di P greco del Creato, (i matematici lo designano semplicemente come il F – phi – nella successione alfabetica greca che indica i numeri) e 1,618 nel vino vuole diventare lespressione della massima esclusivit e della pi autentica territorialit.
Per questo la commercializzazione della prima, irripetibile raccolta di questo vino – lannata 2006 stata sulle colline di San Severino semplicemente eccezionale per condizioni pedoclimatiche come perfetta stata la maturazione delle uve che il frutto di una vendemmia aurea fatta en primeur con una iniziativa anchessa irripetibile. Giovanni Meschini ha commissionato ad un eclettico artista marchigiano di acquerellare mille stampe che verranno consegnate insieme ai certificati di propriet delle bottiglie di 1,618. Tanto le bottiglie come i certificati di propriet che le accompagnano sono tutti pezzi unici.
I certificati di propriet saranno acquistabili a partire dal prossimo primo dicembre direttamente presso la tenuta Colmone della Marca (o consultando il sito www.fattoriacolmone.it).
Unoccasione unica sia per chi si vuole assicurare un vino eccezionale, sia per i collezionisti di grandi bottiglie.
1,618 stato infatti prodotto in una tiratura limitatissima: solo mille magnum tutte numerate e acquistabili solo en primeur. Non saranno pi distribuite. Per avere una di queste bottiglie necessario acquistare il certificato di propriet che viene offerto a 70 euro e che d diritto tra 18 mesi a ritirare la magnum di 1,618 corrispondente al numero di emissione.
Chi oggi acquista il certificato di propriet, che unopera darte in s e che testimonia il possesso di unaltra opera darte, diviene lesclusivo possessore del vino dellarmonia universale che rester in custodia di Colmone della Marca sotto controllo notarile per tutto il tempo dellaffinamento.
Abbiamo pensato questo progetto en primeur spiega Giovanni Meschini perch volevamo celebrare degnamente una grande vendemmia e la nascita della Doc I Terreni di San Severino Moro con un evento esclusivo e irripetibile. Sono convinto che questi certificati diventeranno il regalo pi ambito per le prossime festivit. Sono un dono esclusivo che nasce dalla nostra passione e testimonia la passione di chi offre il vino dellarmonia universale alle persone care. Ma in questo progetto afferma ancora Giovanni Meschini un ex manager dellindustria del design ora convertito totalmente alla terra – abbiamo anche un altro obbiettivo: spingere gli appassionati del vino a venire a visitare Colmone della Marca. Per constatare come la nostra successione di Fibonacci lindissolubile rapporto tra il bello del Creato, il buono della terra, i sentimenti degli uomini. Una proporzione divina che si traduce in bottiglia, una regola aurea che regge il nostro operare in vigna e in cantina.
( Fonte Il Quotidiano )